STRADA della FORRA, l’ “ottava meraviglia del mondo” secondo Churchill

Si tratta di un vero e gioiello incastonato tra le rocce scavate nel canyon del torrente Brasa

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Credits: gardamusei (IG)

Con il Lago di Garda a far da cornice, scopriamo insieme una strada a prova di claustrofobia, così bella da aver affascinato persino Churchill che la definì l’ “ottava meraviglia del mondo”. 

STRADA della FORRA, l’ “ottava meraviglia del mondo” secondo Churchill

 

Se ripenso alla me di una decina di anni fa, non avrei mai pensato che da quella ragazza con uno spiccato disgusto per ogni tipologia di percorso naturalistico, fango sulle scarpe, cappellini improbabili, e zaino in spalla un giorno avrebbe avuto una lista di posti da vedere e in cui addentrarsi. Valli da esplorare, laghi in cui fare il bagno, camminate da percorrere col solo scopo di arrivare in cima alla vetta. Fortunatamente, col senno di poi, quella ragazzina ha cambiato idea, e adesso sono qui a proporvi più e più luoghi dalla mia lista, per esorcizzare ancora una volta quel senso di impotenza nel poter a stento uscire di casa. Passerà. 

Credits: zona_lago (IG)

T. S. Eliot diceva che “quello che conta è il percorso del viaggio, non l’arrivo” e il posto che vi propongo oggi, sembra essere in linea con questo pensiero. Perché non è un campo, o una montagna, né un fiume di cui voglio parlarvi oggi. La cornice è una magnifica vista sul Lago di Garda, precisamente la sponda lombarda, e lo spettacolo è… Una strada. 

# La Strada della Forra

La Strada della Forra, Inaugurata nel 1013, fu definita da Winston Churchill come l’ottava meraviglia del mondo e, a ben vedere, è semplice capirne il perché. Si tratta di un vero e gioiello incastonato tra le rocce scavate nel canyon del torrente Brasa. Il percorso inizia a 65 metri sul lungolago e arriva a 423 metri, nel paese di Pieve di Tremosine. Percorrendo questa strada si ha la netta sensazione di entrare fino al cuore della montagna tra il tunnel profondo e la roccia a strapiombo. Un’esperienza unica che permette anche di godere della vista più alta possibile del lago.

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Credits: gardalanding (IG)

La strada, lunga sei chilometri e illuminata anche di notte, inizia a Pieve, scende rapidamente verso il lago, passa per il Brasa e incontra la statale Gardesana all’altezza di Porto di Tremosine.  Da qui prosegue, costeggiando il lago fino a Campione per poi procedere verso Limone e Riva del Garda. 

Credits: marinomara5 (IG)

# Provinciale in Scena

Che il vostro viaggio sia in auto o in moto, le strade strette e a volte prive di protezione, è consigliabile la massima attenzione alla guida. A meno che non siate James Bond: nel film del 2008 “007 – Quantum of Solace”, Daniel Craig si cimenta a bordo della sua Aston martin in un inseguimento mozzafiato proprio qui, lungo la Strada della Forra. Ma il cinema non è il solo posto in cui è possibile ritrovare questo posto: sembra infatti che la Strada Provinciale 38—questo il nome meno romantico della Strada della Forra—sia una delle location preferite per gli spot di automobili.

Credits: IlDolomiti.it

# La Storia 

Fino agli inizi del Novecento, l’unico modo per raggiungere l’altopiano di Tremosine dal lago era utilizzando un ripido sentiero. Nel 1913, allora, il parroco del paese chiese e ottenne la costruzione di una strada che fosse più agevole, e che di fatto eliminava l’isolamento dei piccoli borghi di Tremosine. Fino ad allora, infatti, gli abitanti erano costretti a difficoltà e disagi per raggiungere il porto per gli approvvigionamenti. I lavori furono affidati ad Arturo Cozzaglio, geologo e ingegnere, il quale realizzò il suo progetto stradale destinato a diventare leggendario per il suo paesaggio meraviglioso.

Credits: detojan (IG)

La Strada di fatto entra proprio—non solo metaforicamente—nella pancia della montagna, insinuandosi lungo la spaccatura creata naturalmente dal torrente Brasa—e benedetta dalla Madonnina collocata al suo interno. Percorrere la SP38 è un’esperienza surreale tra buio e luce, talmente bella da farvi dimenticare completamente della meta da raggiungere, per godere appieno della vista sul Lago di Garda e sullo scenario roccioso intorno.

Credits: TremosineSulGarda.it

Fonte: PaesiOnline

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GIADA GRASSO 

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Giada Grasso
Classe 1987, nasco a Catania, vivo a Venezia, e parlo toscano. Per riscattare una parlantina alquanto solida, mi laureo in Comunicazione e mi specializzo in Scienze del Linguaggio. Mi piace viaggiare, anche e soprattutto con la mente, e spaziare tra i più disparati interessi: canto, continuo a studiare lingue che mi stimolino, programmo, leggo libri di neuroscienze e sociologia, medito nel tempo libero, fotografo quando trovo la luce colpire gli oggetti nel modo giusto, pettino una gatta che non vuole saperne di essere acconciata.