Il PRIMO TUNNEL SOTTOMARINO d’ITALIA: iniziano i LAVORI

Un'infrastruttura da record anche a livello europeo. Cosa prevede il progetto e quando è prevista la sua inaugurazione

0
Ingresso tunnel subportale dall'alto

Le prime lavorazioni preliminari erano partite a giugno 2023. Ora si inizia a fare sul serio per realizzare un’infrastruttura da record. Cosa prevede il progetto e quando è prevista l’inaugurazione del tunnel.

Il PRIMO TUNNEL SOTTOMARINO d’ITALIA: iniziano i LAVORI

# Il primo in Italia e quello con il diametro più grande in Europa

Ingresso tunnel subportale

Dopo l’avvio dei lavori preliminari del lotto A0 a giugno 2023, con attività di preparazione, interventi di bonifica bellica a terra delle aree interessate dagli scavi e di bonifica bellica subacquea delle calate portuali Concenter e Giaccone, ora si fa sul serio. I cantieri per la costruzione del Tunnel subportuale di Genova sono partiti ufficialmente lunedì 4 marzo 2024. Il primo step è la demolizione del grande capannone industriale CSM che consente di aprire alla città un’area di oltre 25.000 mq dove è previsto l’imbocco Ovest del tunnel e l’inizio degli scavi. Un’opera da record, si tratta infatti del primo tunnel sottomarino d’Italia e quello con il diametro di maggiore dimensione in Europa e ai primi posti nel mondo. 

# Un progetto sulle linee guide del masterplan a firma Renzo Piano 

Tunnel subportale

Il progetto è stato realizzato sulla base del masterplan di Genova redatto dallo Studio Renzo Piano, la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il contributo delle istituzioni locali. L’opera non incide infatti solo a livello trasportistico ma rientra in un più ampio piano di riqualificazione urbanistica che intende rafforzare la rete del verde urbano, ricucendo aree fortemente urbanizzate con tre nuovi parchi pubblici e percorsi ciclopedonali.

# Un tragitto di 3,4 km per un investimento pari a 1 miliardo di euro

Credits genova24 – Tunnel subportale

La realizzazione del tunnel subportuale prevede un investimento di 1 miliardo di euro. Il tracciato sarà lungo 3,4 km, su un intervento complessivo di 4,2 km, e nel punto più profondo scenderà di 45 metri: dal nodo di San Benigno, a ponente, arriva al Viale Brigate Partigiane nel quartiere Foce, a levante, passando al di sotto del bacino portuale.    L’infrastruttura è costituita da due gallerie principali separate, una per ogni direzione di marcia, del diametro esterno di scavo di circa 16 metri. Lo studio dei flussi di traffico prevede il transito a regime di 7.335 veicoli l’ora nelle ore di punta.

Il tunnel si collega al casello autostradale di Genova Aeroporto (A10) tramite la viabilità di Lungomare Canepa e la strada a scorrimento veloce Guido Rossa, al casello di Genova Ovest (A7) con la viabilità del nuovo nodo di San Benigno.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# I tre nuovi parchi: Parco della Lanterna, della Foce e delle Mura

Credits genova24 – Parco Genova

Oltre al tunnel sono previsti tre parchi urbani, in corrispondenza degli innesti del tunnel con la viabilità cittadina, per una superficie totale di circa 10mila ettari tra aree pedonali e verdi: uno vicino alla Lanterna, un altro nei pressi dell’ex via Madre di Dio e un altro ancora nella zona di viale Brigate Partigiane.

Parco della Lanterna

Le nuove aree verdi sono state pensate per integrarsi nel sistema paesaggistico genovese, “richiamando le sue caratteristiche e la storia del suo territorio, dei suoi giardini, parchi, piazze e del suo lungomare, a favore di una continuità strutturale dei sistemi verdi a difesa e sostegno della qualità ambientale e della biodiversità.”

# L’inaugurazione è programmata per agosto 2029

Ingresso tunnel subportale dall’alto

La durata dei cantieri è stata stimata in circa sei anni e mezzo, con l’apertura al traffico programmata per agosto 2029, e si prevedono 2 milioni e 425 mila metri cubi di materiale di scavo. Tra le ricadute positive dell’opera c’è il risparmio di oltre 1 milione di ore di viaggio ogni anno, con benefici anche ambientali, dovute alla ridotte emissioni inquinanti in aggiunta al fatto che i veicoli transiteranno nel sottosuolo, che si aggiungono a quelli prodotti dalle nuove aree verdi. L’infrastruttura è stata pensata per velocizzare l’attraversamento della città non più garantito in modo adeguato dalla strada sopraelevata realizzata nei primi anni ’60, a causa del costante aumento del traffico. Tra gli interventi correlati alla nuova infrastruttura, sempre a carico di Aspi, delle barriere fonoassorbenti in lungomare Canepa.

tunnel
Il progetto per potenziare l’offerta di mobilità tra Linate e la Fiera

Per i milanesi un’altra opera importante, insieme al Terzo Valico, per arrivare al mare e muoversi meglio nel capoluogo ligure. Milano invece rispolvererà mai i progetti di tunnel cittadini per ridurre l’inquinamento e il traffico in superficie? 

Leggi anche: I DUE TUNNEL per portare Milano fuori dal traffico

Continua la lettura: I 3 TUNNEL SOTTOMARINI per portare l’ITALIA in SARDEGNA: da MILANO a OLBIA in 6 ore senza toccare l’acqua

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteDal secondo ANELLO agli ultimi RENDERING: MILAN e INTER fino all’ULTIMO STADIO
Articolo successivoI 10 QUARTIERI con le CASE più COSTOSE d’ITALIA: il 90% sono a MILANO
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.