Dal secondo ANELLO agli ultimi RENDERING: MILAN e INTER fino all’ULTIMO STADIO

In un solo articolo tutti i progetti e le suggestioni per gli impianti delle due squadre milanesi

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Urbanfile -- Restyling San Siro

Dalla costruzione del secondo anello di San Siro, ai progetti di riqualificazione e costruzione di nuovi stadi per le due società milanesi fino alle ultime suggestioni, con uno sguardo agli esempi provenienti di altre città.

Dal secondo ANELLO agli ultimi RENDERING: MILAN e INTER fino all’ULTIMO STADIO

# Le rampe elicoidali nella costruzione del secondo anello di San Siro

Credits: @Milàn l’era inscì Urbanfile Flicker
San Siro anni ’70

Il secondo anello allo stadio di calcio di San Siro del 1955 è stato progettato dall’architetto Armando Rocca. Ideò una serie di rampe elicoidali esterne appoggiate sulla vecchia struttura, in modo da conferirgli l’immagine di un vero e proprio stadio. Difatti questi sono stati i motivi per cui la Soprintendenza recentemente si è espressa per la salvaguarda con il vincolo culturale per questo anello, a partire dal 2025 quando saranno raggiunti i settanta anni della sua esistenza.     

# La “forzatura” del terzo anello

Credits: Andrea Cherchi – Stadio San Siro

In tale veste ormai storica e in seguito con l’aggiunta del terzo anello e la relativa copertura finiti nel 1990, il Meazza – progettato da Enrico Hoffer, Cesare Ragazzi e l’ingegner Leo Filzi – si è meritato l’appellativo di La Scala del Calcio. Tuttavia, non avendo previsto gli effetti conseguenti al sopralzo, il risultato ottenuto è stata una forzatura che ha creato un piuttosto discutibile “fuori scala” non solo sull’intorno, problemi irrisolti di acustica e al terreno di gioco a causa della limitata circolazione dell’aria, problemi che si sono aggravati negli anni per l’aumento sia concerti che della frequenza del numero di partite giocate, nazionali ed europee.

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# Il progetto per lo stadio dell’Inter alla Bovisa

Stadio Bovisa Boeri

In seguito, sono state a proposte più soluzioni sul tema di nuovo stadio, in condivisione, in uso esclusivo di proprietà o per la ristrutturazione del Meazza sempre in condivisione oppure per una sola squadra. Nel 2008 Boeri Studio ha verificato la fattibilità di costruire per la società calcistica F.C. Internazionale un nuovo stadio di proprietà valutando quattro aree di Milano simili, Rho-Pero, Rozzano, Sesto San Giovanni e Bovisa, dove su quest’ultima ha elaborato uno specifico progetto. Certamente caratterizzato da una pregevole immagine innovativa, lo stadio dell’Inter a Bovisa è stato ideato per un moderno utilizzo continuo di molteplici attività, con spazi commerciali e strutture ricettive complementari, in un’area dotata di buoni collegamenti infrastrutturali e viabilistici. La proposta, inserita in un masterplan disegnato da OMA per la Bovisa su una superficie di 727.000mq, includeva all’interno della nuova struttura sportiva sufficienti parcheggi sia per i pullman che per le auto. Il solo limite di questo efficace progetto è quello di aver incluso eccessive volumetrie aggiuntive per incrementare ulteriormente gli incassi.                                  

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# La proposta dell’impianto per il Milan al Portello

ppan.it – Stadio Portello Milan

Nel 2014 Barbara Berlusconi, terzogenita di Silvio e all’epoca manager di vertice del Milan, promosse il progetto, elaborato da ARUP Milano, per un impianto sportivo al Portello contornato da delle strutture di servizi, nei pressi della nuova Casa Milan, perché ospitasse solo le gare dei rossoneri, lasciando all’Inter la gestione del Meazza. Aggiudicatosi il bando della Fondazione Fiera relativo alla riqualificazione di alcuni padiglioni del Portello e l’ottenimento di terreni inutilizzati vicini, la società preferì rinunciare all’operazione per non aver considerato di dover bonificare quei pertinenti terreni e per altri costi aggiuntivi, oltre che per la intensa protesta degli abitanti contro l’ipotesi di uno stadio costruito nel mezzo del quartiere.

# La “Cattedrale” di Inter e Milan con l’abbattimento del Meazza

Rendering nuovo stadio San Siro, la Cattedrale di Popolus

Successivamente nel 2017 il sindaco Sala si dichiarava favorevole alla ristrutturazione del Meazza con ingressi separati delle due squadre, come era stadio ideato da Boeri Studio nel 2004È del 2019 un’altra ipotesi per un nuovo stadio da realizzarsi nell’area di proprietà comunale a San Siro, in condivisione tra i due club, che scelsero nel 2021 il progetto la “Cattedrale” previo l’abbattimento dell’impianto esistente. È stato elaborato dello studio americano Populous, specializzato in impianti sportivi nel mondo, dalla capienza di 65mila posti, rispetto ai 75mila del Meazza attuali, con un aumento di quelli executive e prevedendo anche la realizzazione di un distretto, per lo più commerciale e terziario.

Credits dpstadiomilano.it – Masterplan Nuovo stadio

A fine 2022, dopo nuovi rendering, il Consiglio comunale approvò la realizzazione del nuovo impianto sportivo a San Siro, richiedendo di aumentare la capienza a 70mila posti, di investire 40 milioni di euro nel quartiere attorno allo stadio, di aumentare il verde del 50% cento e la sostenibilità ambientale per il cantiere e per l’area. Erano obiettivi difficili da realizzarsi e in effetti da allora non sono stati più presentati ulteriori rendering o masterplan, permanendo sempre la forzatura di questa ipotesi per un nuovo stadio a San Siro.

Infatti, non si era considerato che non esiste al giorno d’oggi in Europa un nuovo stadio in condivisione tra due squadre, e che in occasioni come queste, anche nel privato, di solito si bandisce un concorso aperto internazionale di progettazione o si incarica un personaggio di indiscussa fama mondiale. Oltre a questo non si era tenuto nemmeno conto che accanto agli stadi dei maggiori club europei non c’è un centro commerciale (lo ha solo la Juve dal 2011 con uno stadio da 40mila spettatori) e che pure questi metodi per fare ricavi aggiuntivi sono ormai obsoleti. Altri aspetti riguardano infine la realizzazione di verde prevalentemente impermeabilizzato e per le criticità non risolte dato il tipo di cantiere. Il vincolo al Meazza posto dalla Soprintendenza sul secondo anello, non preventivato dalle parti in campo, ha vanificato definitivamente questa ipotesi.  

# Le proposte di ristrutturazione di Aceti e di J M Architecture

gazzetta.it – Galleria panoramica Aceti

Nel frattempo, l’opposizione all’abbattimento del Meazza, pur molto attiva, aveva adottato delle strategie poco attrattive, proponendo solo un suo uso in comune da parte dei due club, quando il Maracanà è l’unico stadio al mondo ristrutturato condiviso e caldeggiando, come alternativa all’abbattimento, lo studio di fattibilità” Galleria panoramica dello studio Aceti. Si ipotizzava il mantenimento del terzo anello, nonostante gli evidenti difetti che si sono manifestati durante l’utilizzo dovuti alla sua concezione, e la creazione in sommità di una galleria vetrata per varie attività, riducendo così la capienza dell’impianto.  Infatti, è stato nettamente rifiutato dalle due società e dall’amministrazione comunale. 

gazzetta.it – Restyling San Siro Mascheroni

Inizialmente era stato presentato dal Comitato Coordinamento San Siro anche l’interessante concept “Diamante”, di un buon livello internazionale, a firma di J M Architecture, che si caratterizzava per la rimozione del terzo anello, ma in quella fase progettuale non evidenziava alcuni aspetti necessari. Tipo un maggior impatto comunicativo, un approfondimento dello studio della nuova copertura e su come effettivamente si potesse prevedere di ristrutturare il Mezza mentre le due squadre continuerebbero a giocare, oltre a una capienza maggiore in seguito richiesta alle due società dall’amministrazione comunale. 

# La suggestione delle ex area Falck di Sesto San Giovanni per uno stadio a tinte rossonere

Credits milano.corriere.it – Rendering Stadio Milan

Nell’estate del 2022 il club rossonero, cambiando di proprietà, ha manifestato di nuovo l’intenzione di costruirsi uno stadio in proprio, incaricando Norman Foster and  Partnes che ha presentato una mirabile proposta di un impianto nell’ex area Falk sul sito privato di Milano-Sesto, però inadatta per la dimensione del lotto, per la viabilità e per la necessità di bonificare il terreno che in precedenza aveva un uso industriale.                        

# Lo “stadio Bosco” di Boeri a La Maura

Stadio Bosco Boeri La Maura

Lo stadio bosco del 2023 è un discusso progetto di Stefano Boeri architetti, dove viene indicato che le due squadre rimangano entrambe a San Siro. Il Milan avrebbe il suo nuovo stadio – ricalcando il modello geniale del “bosco verticale” senza ottenerne però una vera connotazione – a La Maura in un area destinata ad attrezzature sportive e  all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, con i limiti di consumare suolo a verde e di essere lontano dalle fermate della metropolitana.       

E l’Inter starebbe in un Meazza riqualificato, con la trasformazione di piazzale Axum in un’area verde e in un parco pubblico, e avendo in parte parcheggi interrati. In entrambi i siti sarebbero state previste consistenti volumetrie aggiuntive,  come nei progetti precedenti di nuovi stadi a Milano.

# Il progetto del Milan a San Donato e l’ipotesi di quello dell’Inter a Rozzano

Rendering Stadio Milan San Donato

Un’altra successiva iniziativa ancora del Milan di realizzare un nuovo stadio, sarebbe su un’area di San Donato Milanese, compresa tra la stazione ferroviaria e l’autostrada A1, acquistando un terreno del San Francesco, dove Sportlifecity, prevedeva di costruire una cittadella dello sport. Tuttavia, risulta lontana dalle fermate della MM, e dal planivolumetrico dell’americano Studio Manica si nota che ingloberebbe pure imponenti volumi per attività accessorie, occuperebbe per i parcheggi parte del Parco Agricolo Sud, difficilmente autorizzabile, e dovrebbe pure ottenere la necessaria variante dall’amministrazione comunale.

Stadio Inter

E c’è inoltre un’ipotesi di uno stadio di proprietà dell’Inter in un’area privata di Rozzano presso la Cascina Nuova abbandonata, sita a sud di Milanofiori e della Tangenziale, e a est dell’A7. Luogo comodo da raggiungere in automobile, ma che avrebbe bisogno del prolungamento della metropolitana fino a Rozzano: pure questo progetto, forse in fase di revisione per aumentarne la capienza, è dello Studio Populous e sarebbero indicate pure alcune volumetrie accessorie e impatterebbe anch’esso su un’area attualmente verde.

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# Lo studio preliminare per il restyling di San Siro di Arco Associati 

Urbanfile.org — Restyling San Siro

A fine gennaio è stata presentata una nuova suggestione per ristrutturare il Meazza, ideata dallo studio Arco Associati che prevede una capienza di 75mila posti e l’innesto di un altro anello intermedio tra il primo e il secondo, riservato agli ospiti vip. Inoltre, per tre lati dell’impianto verrebbe posta una galleria commerciale contenente pure i varchi di ingresso e la copertura verrebbe ampliata per attutire l’inquinamento acustico, senza però precisarlo, e quella esistente che ha già creato problemi al terreno di gioco.                       

È dotata anche di un’area attrezzata a parco e ancora di due torri destinate a uffici o attività ricettive, ma non è chiaramente specificato come le squadre potrebbero continuare a giocare durante lo svolgimento dei lavori, dato che in Italia i tempi, come i costi, preventivati non sono mai rispettati: il fatto sarebbe forse possibile solo con un’affidabile organizzazione e l’ausilio di sofisticati software tridimensionali. Al di là delle valide intenzioni, questa proposta non appare realmente come una miglioria dello stato attuale. Anche il recente interessamento di We Build a questi rendering sembrerebbe solo una dichiarazione di intenti, non pensando di bandire una gara di appalto per un progetto di qualità e per i lavori occorrenti.

# Uno stadio nell’area di Porto di Mare?

Credits Urbanfile – Nuovo stadio a Porto di Mare

Data l’incertezza che ha contrassegnato queste vicende negli ultimi anni l’amministrazione Comunale potrebbe finalmente farsi protagonista e diventare la persuasiva e illuminata regista di due operazioni: promuovendo con determinazione la soluzione di un autorevole concorso internazionale o incaricando figure di indiscussa di fama mondiale (per esempio dei premio pritzker) sia per la ristrutturazione del Meazza che per la costruzione  di un nuovo stadio. In questo caso offrendo come localizzazione, con un’accordo di reciproca convenienza, l’area di Porto di Mare di proprietà del Comune di Milano, area già considerata dal Milan per costruirsi un proprio stadio nel 2017. Essendo un sito ben servito dalla metropolitana 3 gialla, dal passante ferroviario e dall’alta velocità a Rogoredo ed è in prossimità delle tangenziali, inoltre è lontana dalle case e accanto all’esistente Parco Cassinis.                                               

Questa idea appare più affascinante e meglio realizzabile delle ipotesi avanzate dai due club, sia dal lato architettonico sia urbanistico, per gli aspetti di viabilità, impatto ambientale e pure per le volumetrie accessorie non indispensabili: si eviterebbe così un ulteriore consumo del suolo, che è tuttora così alto in città e nell’hinterland in questi anni, e un modo superato di aumentare i ricavi delle due società.    

# Gli esempi di Bayern Monaco, Real Madrid e Juventus   

Esemplare è invece, l’Allianz Arena, progettata da Herzog & de Meuron, sede dell’FC Bayern Monaco che è visitata da ben cinque milioni di turisti all’anno per le sue due attrazioni: il tour dell’Allianz Arena e il Museo dell’FC Bayern. E pure il Real Madrid che, avendo il Comune di Madrid vietato la realizzazione di un albergo accanto allo stadio, sta costruendo con grande creatività e lungimiranza un futuristico terreno retrattile, per ospitare molteplici eventi e massimizzare in questo modo i ricavi. Nel caso più opportuno che rimanesse una sola squadra al Meazza, durante la ristrutturazione risulterebbe più semplice seguire l’esempio delle società torinesi, quando era in costruzione l’Allianz Stadium nel 2006. In quel caso con la chiusura del Delle Alpi, la Juventus ritornò nell’ex stadio Comunale, che era stato rinnovato e ribattezzato in Olimpico in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, rimanendoci fino al 2011 in condivisione con il Torino fino all’apertura del proprio nuovo stadio.

davidchipperfield.com – Area Santa Giulia

Milano merita davvero degli impianti sportivi di qualità, innovativi e simbolici, come lo è stato l’Arena Civica o ad esempio lo sono gli stadi a firma di Herzog & De Meuron a Monaco e a Pechino, il progetto di restyling del Camp Neu di Norman Foster del 2007, non realizzato per l’avvenuta sostituzione del presidente del Barcellona, e la futura Arena Santa Giulia il nuovo PalaItalia ideato da David Chipperfield, in modo che possano contribuire a rappresentare adeguatamente la leggenda delle due squadre milanesi.

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GUIDO ANGELINI

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Guido Angelini
Architetto per "vizio di famiglia", passione caratterizzata da una 'opportuna e reciproca autonomia, e con altre passioni per la natura, l'arte e le città, in particolare per Milano.