La MAXI TRASFORMAZIONE della “GOCCIA”, il più grande bosco spontaneo di Milano

Ripercorriamo la sua storia e come verrà rivoluzionata nel prossimo futuro

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Politecnico - Renderging Goccia Bovisa

Da quando è stato dismessa l’officina del gas, la Goccia della Bovisa, il più grande bosco spontaneo di Milano, è diventata un’area degradata. Ora si prepara a rinascere grazie a un progetto di rigenerazione urbana di grande respiro. Ripercorriamo la sua storia e come verrà rivoluzionata nel prossimo futuro.

La MAXI TRASFORMAZIONE della “GOCCIA”, il più grande bosco spontaneo di Milano

# 33 ettari di bosco e ruderi dove un tempo sorgeva l’Union des Gaz

Goccia Bovisa

La Goccia della Bovisa, un’area abbandonata nella zona nord ovest della città di 33 ettari di bosco e ruderi a forma di goccia, si appresta a risorgere dalle sue ceneri. Un tempo qui sorgeva l’Union des Gaz con i suoi gasometri che consentivano ai milanesi di avere luce e acqua calda.

Gasometro

Avviate nel 1908, fino alla loro chiusura le officine erano in grado di produrre una grande quantità di gas ricavato dalla distillazione del carbon fossile, diventando uno degli impianti di produzione del gas più grandi d’Europa soppiantando il precedente impianto di Porta Ludovica. Il trasporto delle materie prime arriva per treno e per questo l’Union des Gaz fece costruire attorno all’area un sistema di binari a forma di goccia. Oggi di tutta la fabbrica dismessa nel 1994 rimangono solo degli scheletri immersi nella vegetazione.

# La Goccia della Bovisa diventerà un grande parco scientifico-tecnologico

parco della bovisa
Progetto riqualificazione Goccia della Bovisa

La Goccia diventerà un grande parco scientifico-tecnologico, con un grande parco che ruoterà attorno ai due gasometri recuperati, uno destinato ad ospitare lo “Smart city innovation hub“, l’altro la “Fabbrica dello sport“, ampliando l’attuale campus della Bovisa. Dentro il primo gasometro verranno ospitate circa 1.000 startup, oltre ad aziende come Luxottica e i suoi laboratori e una sede della “Fondazione per il futuro delle città” dell’architetto Stefano Boeri. 

Politecnico – Renderging Goccia Bovisa

I principali proprietari del futuro parco saranno il Comune e il Politecnico di Milano. Un parco che già oggi vanta oltre 420.000 mq e oltre 2000 piante.

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# I numeri del progetto con il nuovo masterplan

Politecnico – Rpbw – Masterplan Goccia-Bovisa

Il Masterplan Bovisa-Goccia firmato Renzo Piano, in collaborazione con il paesaggista Andrea Kipar per la parte del campus, è stato presentato ufficialmente il 25 novembre 2022 al Politecnico di Milano. Il progetto allarga i confini e completa quello del Politecnico per l’area dei gasometri e punta a ricucire la Goccia alla città e alla regione attraverso interventi sulla mobilità. Nel dettaglio prevede:

  • un’area verde pubblica di circa 40.000 mq che circonda i gasometri;
  • circa 1000 alberi che si uniranno ai 2000 cresciuti spontaneamente;
  • 2 residenze universitarie da circa 500 posti oltre alla riqualificazione di un edificio industriale storico per il food and beverage a servizio degli ospiti del Campus;
  • 3 edifici per aule e una sala ipogea per conferenze;
  • un edificio sperimentale a zero emissioni per il dipartimento di Energia, già nominato “la Piramide” e il cui nome ufficiale è En: Lab, alto circa 20 metri e rivestito da pannelli solari;
  • lo smart city innovation hub su un’area di 35.000 mq e 5 edifici;
  • la fabbrica dello sport con quattro piani dedicati a diverse discipline sportive e al benessere;
  • un Polo delle Scuole Civiche milanesi.

# Indipendenza energetica degli edifici e nuova mobilità anche per connettere le stazioni ferroviarie della zona

Politecnico – Rpbw – Interno campus Bovisa

Il progetto, che punta all’indipendenza energetica e all’azzeramento delle emissioni di CO2, con grandi alberi che si faranno spazio tra i nuovi volumi, avrà il livello a terra degli edifici del campus che sarà totalmente trasparente per far percepire la presenza della natura alle persone. In totale ci saranno 20 nuovi edifici di 4 piani, di 16 metri di altezza, per un totale di circa 105.000 mq.

Per quanto concerne la mobilità è previsto un grande asse ciclo pedonale a sud, tra i gasometri e il campus Lambruschini, che unirà le 2 stazioni di Bovisa e Villapizzone interessate da un rinnovo per poi essere interconnesse all’intero Campus

# Il cronoprogramma e il punto sui cantieri

Credits duepiedisbagliati – Urbanfile – Edificio En Lab aggiornamento cantieri gennaio 2023

I primi lavori sono già partiti nella primavera del 2022 con la costruzione dell‘edificio En:Lab e si trovano già ad uno stadio avanzato, come si vede nella foto in alto scattata nel mese di gennaio 2023. L’avvio dei cantieri per tutto il resto del progetto è previsto per la fine del 2023 e il completamento nel 2026.

Continua la lettura con: PIAZZALE LORETO diventa AGORÀ VERDE: il primo tassello della MAXI riqualificazione

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.