La FEBBRE degli AFFITTI a MILANO: in 12 mesi una CRESCITA RECORD. Le 3 cause principali

Affitto o mutuo, Milano o hinterland: i dilemmi dei milanesi

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Credits Andrea Cherchi - Skyline di Milano

Da anni Milano si aggiudica il titolo di regina degli affitti con una media di 19 euro al metro quadro. E se con il Covid si è vista una leggera flessione, con l’effetto del blocco degli sfratti, la preferenza per affitti brevi, e l’offerta sempre più ridotta, il prezzo per vivere nella City torna a farsi prepotente. In 12 mesi gli affitti hanno visto rincari record che portano Milano a consolidare il primato di città più cara d’Italia.

La FEBBRE degli AFFITTI a MILANO: in 12 mesi una CRESCITA RECORD. Le 3 cause principali

# Affitti raddoppiati negli ultimi 10 anni

Credits: pinterest.it, wiki

Si sa, ormai da anni, Milano è la città italiana con gli affitti più cari. Solo tra il 2010 e il 2020 i prezzi dei canoni d’affitto sono quasi raddoppiati. Il grande sviluppo della città, la crescita della popolazione e la riqualificazione di molte aree urbane e quartieri, hanno portato i prezzi a oscillare tra i 14 e i 19 euro al metro quadro, contro gli 8,5 e 10 registrati nel 2010. E se con la pandemia e il conseguente lockdown si è andati incontro ad una fase di stallo, ad oggi l’impennata ha ripreso il suo corso.

# Negli ultimi 12 mesi un rialzo record: +11%

Sono i dati di studi realizzati dai portali di annunci Immobiliare.it e Idealista.it ad evidenziare l’ascesa dei prezzi degli affitti nel Paese. Le protagoniste sono le zone più dinamiche, colpite maggiormente dalle conseguenze del Covid, come Milano dove i canoni d’affitto in città hanno subito un incremento dell’11% negli ultimi 12 mesi e un “aumento del 5% su base annuale”. Queste le spiegazioni degli esperti. 

#1 Il rientro post Lockdown

credits: idealista

Innanzitutto, con il ritorno alla quasi totale normalità, Milano vede finalmente la via d’uscita da una fase di stallo causata dal Covid. Infatti, se con il lockdown e le seguenti limitazioni molti lavoratori e studenti fuorisede si sono visti costretti a lasciare l’appartamento in affitto iniziando a svolgere tutte le attività in smartworking o diventando pendolari, ad oggi invece, che sia per obbligo o per scelta, molti di questi sono tornati in città in cerca d’affitto. 

#2 L’effetto boomerang del blocco degli sfratti

Al ritorno di una forte domanda si aggiunge anche il malcontento dei proprietari per i quasi due anni di blocco degli sfratti. Questi, sebbene giustificati dall’emergenza sociale, hanno lasciato il segno sugli affittuari e molti non sono più disposti a cedere la casa in affitto per tutti gli otto anni di durata standard del contratto oltre a dover caricare sull’affitto il maggior rischio e le spese più alte per gli sfratti bloccati.

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#3 Minore offerta di affitti a lungo termine 

Per queste regioni, aumentano i proprietari che reputano l’affitto temporaneo come più vantaggioso oppure preferisce mettere direttamente in vendita la casa, ma senza scendere a compromessi. Molti proprietari, infatti, sono tornati ad affittare per brevi periodi, turistici e d’affari, o di durata limitata come per lavoratori in trasferta e studenti lasciando poco margine per gli altri acquirenti.  Così, chi è alla ricerca di un affitto a lungo termine, o desideroso di comprare una casa a Milano, si vede costretto o a rinunciare per l’offerta ridotta e con prezzi poco accessibili, oppure tenta di non demordere e la prende come una sfida.

# Affitto o mutuo, Milano o hinterland: i dilemmi dei milanesi

 
Mappa Città metropolitana

Molti, infatti, rinuncerebbero volentieri all’affitto e non scartano a priori l’idea di comprare casa. L’Agenzia delle Entrate segnala che le compravendite nel Paese sono cresciute del 24% sul 2019 (anno su cui è più corretto fare il confronto, perché nel 2020 non si sono fatte vendite per almeno quattro mesi causa pandemia). Ma non lo stesso per Milano città dove, invece, la crescita è stata solo del 2,6%, il dato più basso tra le grandi città italiane, mentre nel resto della provincia l’aumento è stato del 21,4%. Non c’è da stupirsi, la preferenza per andare fuori Milano risulta spontanea confrontando i prezzi delle case proposte in periferia, magari anche da sistemare, e le case nuove nell’hinterland ben servito.

Per chi invece è tenace e vuole restare in città si trova difronte due opzioni: il mutuo o l’affitto. Spesso però non è una vera scelta, per chi non ha risparmi propri o una famiglia alle spalle su cui fare affidamento, si vede costretto a cercare affitto. Anche perché il prezzo di vendita rende difficile ottenere mutui agevolati e disponibili per gli under 36 e sul medio periodo le prospettive non sono buone, i tassi dei finanziamenti appaiono destinati a salire. E se da un lato affittare pare l’unica soluzione, qualche margine d’azione in più ce l’ha chi invece dispone di almeno il 30% della somma per comprare. Per questi, cercare casa in affitto non ha nessun senso finanziario, conviene invece progettare di restare a Milano per una decina d’anni, sempre se la si trova.

Che dire, cercare casa a Milano città ormai è diventato uno sport per molti. E tra una ricerca competitiva e frustrante e dilemmi continui, c’è da chiedersi se ne valga davvero la pena e iniziare a considerare l’hinterland come un buon piano B.

Continua la Lettura con: AFFITTI a Milano: i canoni per quartiere e la ZONA più CONVENIENTE

SARA FERRI

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Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.