La SCALA del POTERE

0

La prima alla Scala, indipendentemente dalle qualità artistiche del Macbeth, è stata commentata quest’anno per il suo significato simbolico.

”Ieri (alla Prima) erano presenti non solo i volti dell’industria, della finanza, del mondo della cultura e dello spettacolo, erano presenti tutti gli italiani“, ha dichiarato Diana Bracco, della omonima casa farmaceutica.
Improvvisamente o il popolo italiano si è ridotto a duemila persone oppure la Scala si è ingrandita a dismisura fino a diventare di 60 milioni di posti. Delle due ipotesi è più plausibile la prima.

L’affermazione della Bracco è in linea con i generali commenti rilasciati dai partecipanti e dai giornalisti che sanciscono la definita autoproclamazione dell’elite come popolo e quindi della trasformazione della democrazia in oligarchia.

La forma di atto più antidemocratico che può fare il potere è quello di mascherarsi da popolo, esautorando lo stesso di ogni sovranità.
Non a caso il fatto più rilevante celebrato dai media è stato l’applauso interminabile della platea della Scala a Mattarella.
Di fatto rieletto a suffragio universale Presidente della Repubblica.

Fair is foul, and foul is fair!
(le tre streghe nell’incipit del Macbeth)

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Continua la lettura con: La Druk Society

MILANO CITTÀ STATO

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

Leggi anche: La pandemia fa bene alle armi: aumentano le vendite (e pure le guerre)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteLe 7 parole delle LINGUE ITALIANE che starebbero benissimo nel MILANESE
Articolo successivoLa nuova DATA per la INAUGURAZIONE della M4: sarà la volta buona?