La manipolazione segreta delle leggi

"È la prima, basilare lezione del potere romano. Le leggi raramente si approvano per venire incontro alle esigenze vitali dei cittadini"

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Credits: @rudi renzi

“È la prima, basilare lezione del potere romano. Le leggi raramente si approvano per venire incontro alle esigenze vitali dei cittadini. Le leggi si fanno per favorire, garantire, promuovere, comporre interessi. Di una persona, di un gruppo, di un’azienda, di una categoria sociale, di un territorio.” (da “Io sono il potere. Confessioni di un capo di gabinetto”).

Chi è avvezzo alle cosiddette stanze del potere sa che quasi mai una legge nasce per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Qual è la conseguenza che ne dovremmo trarre?

Innanzitutto ogni persona con un minimo di realismo dovrebbe avere molto più distacco nel seguire le dinamiche politiche. Non c’è spazio per illusioni e ancor meno per un tifo da stadio. Anzi è proprio quello che viene più facilmente strumentalizzato da interessi lobbistici o particolari.

In secondo luogo bisogna capovolgere l’atteggiamento nei confronti dei nostri rappresentanti. Invece di avere una condizione deferente considerandoli come una espressione autorevole e illuminata dei nostri interessi bisogna trattarli come strumenti della volontà popolare, riportandoli sempre in una condizione di servizio e di attenzione rispetto a quelle che sono le esigenze dei cittadini.

Infine visto che è intrinseca nella politica “romana” l’esercizio del potere per interessi di parte, l’unica strada sensata per cui dovrebbero battersi i cittadini è di limitare al massimo questo potere che in quanto esercitato non nell’interesse generale diventa manipolazione e abuso di potere. Forse i cittadini dovrebbero prendere consapevolezza di dover diventare una lobby a se stante, formando un organo intermedio che prenda a riferimento gli interessi generali, senza parti. Come un tempo erano i tribuni della plebe.

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Aumentare la rappresentanza popolare con un organo intermedio, ridurre il potere centrale e portarlo più vicino ai cittadini attraverso forme di autonomia sono forse gli unici strumenti che potrebbero portare a un esercizio più bilanciato del potere legislativo.

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