Milano rallenta, sospesa fra una nota e l’altra della sua meravigliosa frenesia.
Il RALLENTAMENTO di MILANO
# La pandemia ha reso lo scenario cittadino un paesaggio lunare
Come un vento gelido del nord, la pandemia ha cristallizzato i sogni e i nostri passi. Ci chiude il petto, ci incurva la schiena. Viviamo dentro ad un brutto film, strattonati da idee ed ideali che sbagliano a doppiare i nostri pensieri. Milano rallenta.
Ci sono giorni in cui cammino in un paesaggio lunare. Vetrine spente, bar chiusi. I baracchini delle caldarroste fumano timidi bracieri.
Cerco di trovar poesia dentro ad un libro senza pagine. Cerco di ascoltare la melodia di un pianoforte senza tasti. Cerco di sedermi in un teatro dal sipario chiuso.
# Però Milano rallenta ma non si ferma, come una locomotiva che non si arrende mai
Però, a pensarci bene, Milano rallenta ma non si ferma. Come una locomotiva possente, dalla struttura antica e ben solida, di ferro, procede sui suoi binari senza arrendersi mai. Sbuffa vapore bianco come zucchero filato, borbotta disappunto verso i suoi cittadini arresi a dire: “Hei, non vedete quanto io sia vecchia eppure mai spenta? Tenete il passo e lo sguardo alto alle montagne là, ai margini della periferia”.
L’acqua dei Navigli attende la primavera, chiacchere e birra sotto le stelle. Le piazze soffrono di nostalgia. Non son capaci di star vuote. Mancano gli abbracci, le strette di mano che noi milanesi sappiamo dare, felici e vigorose.
Manco da Milano da ormai più di 16 anni… leggere queste parole, vedere queste foto… mi hanno fatto commuovere… sento gli occhi gonfi, il petto pesante… ma allo stesso tempo provo una meravigliosa, dolcissima nostalgia. Grazie per questo articolo. A 50 anni la smania di “avere” lascia il passo a qualcos’altro. Milano è ieri, Milano sarà sicuramente il domani. Godiamoci il ricordo… anche di questa bellissima descrizione di questo singolo momento. Drammatico ma allo stesso tempo unico. Milano, quanto mi manchi quando ti sento raccontare!
Manco da Milano da ormai più di 16 anni… leggere queste parole, vedere queste foto… mi hanno fatto commuovere… sento gli occhi gonfi, il petto pesante… ma allo stesso tempo provo una meravigliosa, dolcissima nostalgia.
Grazie per questo articolo. A 50 anni la smania di “avere” lascia il passo a qualcos’altro. Milano è ieri, Milano sarà sicuramente il domani. Godiamoci il ricordo… anche di questa bellissima descrizione di questo singolo momento. Drammatico ma allo stesso tempo unico.
Milano, quanto mi manchi quando ti sento raccontare!
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