Gli smemorati

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz svelando al mondo l’orrore dell’Olocausto


Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz svelando al mondo l’orrore dell’Olocausto. È diventata da allora la data simbolo della “giornata della memoria” per ricordare le vittime delle atrocità naziste.

Purtroppo la storia dell’umanità è costellata di violenza e persecuzioni contro le minoranze.
Persecuzioni religiose, come quelle contro i cristiani o quelle dei cristiani contro miscredenti o eretici, persecuzioni etniche, come lo sterminio degli indiani d’America o quello in Rwanda contro i Tutsi, o persecuzioni politiche, come il trattamento dei dissidenti nei regimi totalitari.
La storia insegna che la maggioranza non è immune dalla tentazione di discriminare la minoranza di turno che viene giudicata come un nemico o pericolo per gli altri.

Per non ricadere nella trappola della discriminazione, la vera evoluzione della civiltà passa attraverso la capacità di rispettare come dei pari chi è diverso e perfino chi dovesse avere torto.
Celebre la frase di Anna Frank dal suo diario “quello che è accaduto non può essere cancellato ma si può impedire che accada di nuovo”.

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