TAXI INTROVABILI? La PROPOSTA del COMUNE di MILANO

Uno spiraglio di luce per la mobilità di Milano

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Coda in attesa di un taxi alla Stazione Termini di Roma - @romafaschifo

A Milano si fatica a trovare un taxi disponibile in particolare in certe fasce orarie, condizioni meteo o periodi dell’anno. Il quadro della situazione in base a uno studio di Palazzo Marino e la proposta sul tavolo. Foto Cover: Coda in attesa di un taxi alla Stazione Termini di Roma – @romafaschifo

TAXI INTROVABILI? La PROPOSTA del COMUNE di MILANO

# L’Assessore alla Mobilità Arianna Censi: servono 1.000 licenze taxi in più

ph. Affaritaliani – aula consiliare Palazzo Marino

A Milano c’è un problema taxi? Al netto delle esperienze personali di milanesi e turisti, in alcuni casi vengono addirittura rifiutate le corse perché troppo brevi e poco remunerative (qui il nostro racconto), i numeri raccolti da Palazzo Marino dicono che l’offerta è sensibilmente inferiore alla domanda. La situazione non è cambiata di molto nemmeno con i recenti cambiamenti introdotti, come la rimodulazione dei turni. Si attende ancora l’effetto, che sarà limitato, dello strumento delle collaborazioni familiari previsto da un bando scaduto il 30 giugno e che porterà a un incremento di ore di servizio pari all’attività media di circa 100 taxi.

Per questo al termine della riunione della commissione di monitoraggio con i sindacati di categoria di quache giorno fa, l’Assessore alla Mobilità Arianna Censi ha annunciato che farà richiesta alla giunta di ulteriori 1.000 licenze:Ho detto mille per allinearmi su una linea, ma poi la trattativa definirà il numero esatto”. 

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# Le chiamate inevase nei weekend notturni non scendono mai sotto il 40% sul totale

Credits uritaxi – Taxi Milano

In base ai dati illustrati dallo studio del Comune, nel periodo compreso tra il 14 aprile e il 22 giugno 2023, la rimodulazione dei turni ha prodotto un incremento di auto bianche in alcune fasce orarie dei giorni feriali – tra mezzanotte e l’una, tra le 6 e le 7 (con poco più di 450) e alle 20 – ma allo stesso tempo un calo tra le 15 e le 16 (con un picco di meno 572). Questo aumento di tassisti in turno, come dichiarato dalla delegazione di Palazzo Marino durante l’incontro con i tassisti, “non sembra essere associato a un aumento dei tassisti in servizio“.

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A conferma di questo c’è il dato dei passaggi sotto le telecamere di Area C, con maggiore diminuizione tra le 21 e le 4 e un miglioramento tra le 5 e le 9 del mattino. Sempre secondo lo studio del Comune di Milano il numero di chiamate inevase durante le ore notturne del weekend non scende mai sotto il 40% del totale, nei giorni feriali è invece la fascia 18-20 quella più sguarnita.  

# Anche la capitale ha gli stessi problemi, forse peggiori

Milano si trova, purtroppo, in “buona compagnia”. Selvaggia Lucarelli riporta alcune segnalazioni di utenti che a Milano non riescono a trovare un taxi in pieno centro nonostante le decine di chiamate durante l’arco della giornata e quelle degli utenti dei taxi di Roma obbligati a pagare solo in contante e con tariffe maggiorate rispetto a quelle fisse previste ad esempio per le tratte aeroportuali. Il blog Roma fa Schifo immortala la lunga fila di persone fuori dalla stazione Termini in attesa invano di un mezzo bianco.

Aldo Cazzullo taxi

Il giornalista Aldo Cazzullo racconta sul Corriere, in risposta alle lamentale di alcuni lettori romani, di come solo in 3 giorni su 15 in cui necessitava del taxi per spostarsi dalla periferia al centro sia riuscito a usufruire del servizio.

# Come risolvere la situazione

Credits Andrea Cherchi – Taxi Milano

Il servizio taxi, insieme al trasporto pubblico e alla mobilità in sharing è uno dei pilastri fondamentali per garantire a chiunque la possibilità di scegliere su quale mezzo spostarsi in città. A Milano è solo il primo che zoppica e sono tanti anni che si prova, invano, di migliorare la situazione anche se abbiamo visto essere comune in tutta Italia.

Un maggior numero di licenze può essere la soluzione? Forse, potrebbe permettere anche ad altri utenti oggi costretti ad usare l’auto privata a utilizzare il servizio, magari con sconti per gli abbonati Atm, facendo al contempo crescere gli introiti per i tassisti. Consentire a piattaforme come Uber di lavorare più liberamente come all’estero potendo competere con tariffe vantaggiose? Sicuramente un’altra strada possibile. Migliorare la viabilità della città costruendo piste ciclabili solo dove non creano disagio al traffico? Un’altra delle soluzioni da valutare. Più probabile un mix di queste iniziative, nella delicata sfida di mantenere un giusto equilibrio tra la protezione della categoria dei tassisti e il diritto dei cittadini a godere di un servizio pubblico efficiente.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.