PASSAPORTO Passepartout: con questo si VIAGGIA GRATIS in Lombardia

Non si dirà più "fare il portoghese"?

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Si diceva fare i portoghesi, intendendo viaggiare a scrocco, senza biglietto. Da qualche tempo esiste un’altra nazionalità che può viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici regionali e comunali della Lombardia. Ma lo può fare in modo legale. 

PASSAPORTO Passepartout: con questo si VIAGGIA GRATIS in Lombardia

# Chi erano i portoghesi senza biglietto

Ph. mykhailo_kolisnyk

L’espressione “fare i portoghesi” viene utilizzata per chi non paga il biglietto del trasporto pubblico. Ma da dove nasce questa usanza?

Sembra che derivi dal fatto che i cittadini di nazionalità portoghese erano soliti non pagare il biglietto sui tram a cavallo che circolavano a Lisbona nel XIX secolo. In quel periodo, i portoghesi erano generalmente considerati un popolo molto povero e quindi non erano in grado di permettersi il costo del biglietto. Ma c’è un’altra versione che porta dritto a Milano. 

L’espressione avrebbe origine nel XIX secolo a causa della presenza di molti immigrati portoghesi a Milano, i quali si rifiutavano di pagare il biglietto sul tram. Ora una decisione della politica regionale potrebbe modificare la nazionalità per descrivere chi viaggia senza biglietto. 

# Il passaporto che consente viaggi gratis in tutta la Lombardia

Credits simone.carcano IG – Treno Trenord in ritardo

I lusitani potrebbero non sentirsi più chiamati in causa quando qualcuno scavalcherà il tornello della metro o salirà sul tram senza biglietto.

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Per viaggiare sui treni di TRENORD e, a quanto pare, su tutti i mezzi pubblici della regione basta presentare un documento comprovante la nazionalità ucraina per essere esentati dal biglietto. 

Come possiamo leggere dalla pagina di TRENORD:

“Milano, 14 marzo 2022 – I cittadini ucraini, in fuga dalla guerra, possono viaggiare gratuitamente sui treni Trenord per raggiungere la propria destinazione in Lombardia o transitare verso altre regioni. Secondo quanto contenuto in una circolare a capitreno e personale d’assistenza in vigore dal 4 marzo 2022, il passaporto ucraino o altro documento di identità di queste persone sono riconosciuti quale concessione a viaggiare.
Trenord, inoltre, mette a disposizione i propri operatori di assistenza per favorire l’accoglienza nelle stazioni ferroviarie, secondo le indicazioni impartite da Prefetture e Protezione Civile.”

Sia ben chiaro, siamo solidali con tutte le vittime di una guerra, però può sorgere la domanda sul perché tale diritto debba essere garantito solo agli ucraini e non a tutti i popoli in fuga da una guerra. Non solo. Consentire il viaggio a tutti gli ucraini, esclusivamente in base alla nazionalità e non perché realmente rifugiati di guerra, può portare al paradosso di consentire il viaggio gratis anche a persone di cittadinanza ucraina che erano arrivate in Italia prima dello scoppio della guerra. Magari anche benestanti. 

Finirà che questa decisione porterà a sostituire i portoghesi con gli ucraini? 

Continua la lettura con: Il metodo rumeno per la sicurezza sulla metro

ANDREA URBANO

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Andrea Urbano
Nato a milano, ma milanese per scelta (per metà salentino). Sono appassionato a tutto quello che riguarda Milano: storia, cultura, dialetto e patrimonio artistico, progetti urbanistici, futuri socio econonomici, oltre a cinema, sport e viaggi. Lavoro nell'ufficio export di una multinazionale. Sono un grande tifoso del Milan. Alla ricerca di una modella. Quartiere: BOVISA