🛑 “NO alla divisione”: NaturaSì offrirà i tamponi GRATUITI ai dipendenti che non si vaccinano

"Di una cosa siamo certi: la libertà individuale. Cerchiamo di difenderla con tutte le nostre forze per non entrare nel meccanismo di lotta e di divisione tra le persone che questa situazione sta innescando."

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credits: newsby.it

L’azienda di prodotti bio NaturaSì, che vanta ben 300 punti vendita, ci ricorda che il rispetto è alla base di ogni relazione umana e sceglie di attenuare questo clima di lotte e schieramenti, tra chi si è vaccinato e chi non ha intenzione di farlo, con un invito a non giudicare e discriminare per le proprie scelte, offrendo tamponi gratis.

“NO alla divisione”: NaturaSì offrirà i tamponi GRATUITI ai dipendenti che non si vaccinano

# “Un luogo di lavoro sano e privo di discriminazioni”

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Tampone rapido obbligatorio ogni 72 ore per chi non è vaccinato, con costo di 25 euro che verrà scalato dallo stipendio del dipendente, ma il direttore di NaturaSì decide di opporsi.
L’annuncio è stato dato dal direttore Fabio Brescacin con una lettera inviata a 1700 dipendenti dove si afferma la volontà di coprire il costo dei tamponi per chi ha scelto di non vaccinarsi fino alla fine dello stato d’emergenza, vale a dire il 31 dicembre 2021. La scelta dell’azienda è quella di sostenere i propri lavoratori, assicurando un luogo di lavoro sano e privo di discriminazioni, permettendo a tutti di poter svolgere i propri compiti.

# La lettera inviata ai 1700 dipendenti

“Carissimi collaboratori, stiamo tutti vivendo una situazione difficile, per molti versi paradossale, innescatasi con la comparsa del virus. Non vogliamo come azienda prendere posizione in questa Babilonia di voci assordanti e contraddittorie, ora è molto difficile distinguere la verità dalla menzogna, la realtà dalla semplice opinione. Di una cosa siamo certi: la libertà individuale. Cerchiamo di difenderla con tutte le nostre forze per non entrare nel meccanismo di lotta e di divisione tra le persone che questa situazione sta innescando.”

La decisione dell’azienda, si spiega ancora, arriva “nel rispetto della libertà di ognuno e per evitare discriminazioni nell’ambito del lavoro“, così da “permettere a tutti di svolgere regolarmente i propri compiti in azienda”. Per chi sceglie “con coscienza e responsabilità” di non vaccinarsi, NaturaSì provvederà a “contribuire al costo dei tamponi richiesti dalla legge (fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31/12)”, in modo che lavoratori e lavoratrici di NaturaSì senza Green pass possano comunque recarsi al lavoro, nella misura in cui lo Stato non dovesse provvedere «alla spesa come per i vaccini”.

# Non tutti sono d’accordo

Credits: tviweb.it
Green Pass

Naturalmente una decisione di questo tipo, dove la divisione tra chi si vaccina e chi invece si astiene è piuttosto netta, non ha trovato unanimità ed ha scatenato la reazione di molti: chi loda l’azienda per la sua visione libera rispetto alla scelta di vaccinarsi o meno, chi invece, come Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto si dimostra preoccupato: “Il rischio è che alcuni interpretino questo atto come un supporto alla filosofia No-Vax, così afferma Il Giornale d’Italia.

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# A lezione di libertà

nicolaporro.it

L’azienda NaturaSì non è stata l’unica a portare un po’ di positività in un clima diventato ormai molto negativo. Anche il professore Paolo Gibilisco dell’università Sapienza di Roma ha scelto di esporsi pubblicamente e tenere una lezione all’aperto, mantenendo la distanza sociale, per dare la possibilità anche ai non vaccinati di seguire il suo corso e poter partecipare insieme ai propri compagni.

Continua a leggere con: 🛑 LETTERA degli STUDENTI del CONSERVATORIO di Milano contro il GREEN PASS

SELENE MANGIAROTTI

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Selene Mangiarotti
Aspirante traduttrice, cerco il mio posto nel mondo un articolo alla volta