Nelle RSA gli ANZIANI ancora SENZA VISITA. L’appello dei familiari

Il nuovo appello dei familiari, dopo quello rimasto inascoltato a ottobre dello scorso anno rivolto al Ministro della Sanità e a Regione Lombardia. Ecco l'incredibile situazione

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Credits: cislpiemonte.it

Gli anziani delle RSA continuano a non poter ricevere visite dai propri cari anche se sono vaccinati. Il nuovo appello dei familiari, dopo quello rimasto inascoltato a ottobre dello scorso anno rivolto al Ministro della Sanità e a Regione Lombardia. Ecco la drammatica situazione in cui pare potrebbe aprirsi uno spiraglio.

Nelle RSA gli ANZIANI ancora SENZA VISITA. L’appello dei familiari

# Dal 2020 i familiari non possono abbracciare i propri cari ospitati nelle case di riposo

“Da fine Febbraio 2020 i nostri cari, ospiti di RSA-RSD, vivevano in una bolla che idealmente li stava proteggendo dal tanto temuto Covid 19. A novembre volevamo riabbracciarli in sicurezza e nessuno ci ha ascoltati. Tutt’oggi i nostri cari vivono in quella stessa bolla che, oltre a non averli mai protetti dal famigerato Covid 19, li ha isolati completamente dal mondo esterno e dagli affetti. La cronaca degli ultimi 15 mesi ci ha raccontato che sono centinaia le persone che, nonostante vivessero nell’isolamento più totale, sono stati contagiate e hanno perso la vita all’interno delle strutture che avrebbero dovuto proteggerle. Percentuali da brivido ci hanno raccontato come il virus sia entrato a prepotenza in tali strutture, a volte veicolato da scelte scellerate, a volte veicolato da ignari operatori. Chi non è deceduto è comunque stato contagiato. Chi è sopravvissuto ora è anche vaccinato.”

# Da Febbraio 2020 i contatti tra ospiti e parenti solo tramite interfono

credits: ilmessaggero.it

Da Febbraio 2020 solo gli operatori possono accedere alle strutture, parenti, amici, conoscenti, sono esclusi, obbligati a visite sporadiche, ridotti a contatti attraverso interfono stando all’esterno della struttura […] sulla strada o nei cortili […] dietro un vetro fumé chiuso ermeticamente. Siamo ridotti a elemosinare colloqui, videochiamate (ove possibili), i regali devono essere ispezionati, sanificati, quarantenati. […] Mai un colloquio intimo, tutto raccontato a tutti tramite altoparlanti e interfoni, mai la possibilità di una confidenza, senza che la stessa possa essere ascoltata da chiunque. Si parla di riaperture, di vaccini per tutti, di vacanze, di coprifuoco, e non si capisce perché persone che non hanno mai potuto violare alcuna restrizione, che non sono sottoposte a carcerazione non possano tornare a incontrare i loro cari, uscire per una visita medica senza poi essere messi in isolamento per dieci giorni […].

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# Il nuovo appello e la petizione su Change.org

Credits: Andrea Cherchi – Anziana alla finestra

Il nuovo appello e la petizione di un’associazione di familiari: “Si parla di persone che mentre noi stavamo allegramente in vacanza, durante l’estate 2020, quella del liberi tutti, hanno passato interminabili giornate all’interno di strutture che, nella maggior parte dei casi, per eccesso di cautela, gli hanno impedito qualsiasi tipo di socialità. Anche noi – racconta Lorenza Mainetti una delle persone che non ancora potuto riabbracciare il proprio familiare nella RSA – abbiamo creato un comitato, anche noi abbiamo creato l’ennesimo appello su change.org La speranza è che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e liberi le strutture dalla responsabilità, che pensano di avere sulle spalle, dopo le tristi vicende della primavera 2020.”

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“Nelle strutture ci sono persone fantastiche, che lavorano fra mille difficoltà e che noi riconosciamo essere anche loro vittime del sistema che le ha fagocitate. A loro va il nostro più sentito ringraziamento, a loro dobbiamo la riconoscenza per essersi presi cura dei ns cari. […] Il “rischio controllato” tanto raccontato dal Presidente Draghi non può non applicarsi alle persone più fragili, quelle che necessitano di essere accompagnate nella malattia o negli ultimi giorni della loro vita. Troppe persone sono morte sole o per solitudine, non possiamo più accettarlo. Abbiamo decine di testimonianze da portare, centinaia di articoli pubblicati a tema, un’infinità di appelli da Amnesty International. […]” Conclude Lorenza Mainetti: “Potrei continuare all’infinito ma concludo dicendo che tutto ciò è disumano.”

# Il governo sta lavorando per una riapertura delle RSA a maggio, ma senza nessuna data certa

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dichiarato a Rai Radio 1: “Stiamo lavorando a un emendamento che verrà inserito nel decreto Aperture che consentirà il ritorno delle visite dei parenti ai propri cari ospiti delle Rsa”. Il decreto dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane, con l’obiettivo di rendere accessibili le Rsa entro la fine di maggio, anche se al momento non è stata prevista alcuna data. Tra le proposte delle regioni c’è quella di prevedere che per le visite agli anziani “si consenta l’ingresso solo a visitatori o familiari in possesso di Certificazione Verde Covid-19”.

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