L’ULTIMO BALLO dell’OLD

Chiude la discoteca storica di Milano: ripercorriamo i suoi ricordi più significativi

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Con il nuovo anno in diverse parti d’Italia si usa buttare via le cose vecchie. Per una volta anche Milano segue questa tradizione. A finire nel cestino è l’Old Fashion. Gli ultimi balli saranno proprio a gennaio 2024. Chiude così una discoteca che ha segnato la storia della città attraverso i suoi concerti e le sue serate più di successo. 

L’ULTIMO BALLO dell’OLD

20 gennaio 2024. L’ultima serata dell’Old Fashion. Almeno nella sua storica sede in Triennale, proprietaria dell’immobile, che nel 2019 aveva comunicato ai gestori del locale che non avrebbe rinnovato il contratto d’affitto. Non si sa ancora né che cosa prenderà il posto del locale né se e dove aprirà cambiando sede. Arriva così al capolinea una storia iniziata oltre 70 anni fa. 

# Gli Happy Days dell’Old: Mike Bongiorno, i Camaleonti e Jimi Hendrix

La storia dell’Old (come viene chiamato dai milanesi) ha inizio durante l’occupazione nazista quando era un circolo ricreativo per gli ufficiali tedeschi. Nel primo dopoguerra il locale prende il nome di Trianon e richiama i patiti di rock’n’roll, mentre nella sala adiacente si può assistere ai programmi trasmessi dalla tv tra cui i quiz di Mike Bongiorno. La presenza di schermi verrà ripresa alla fine del secolo per la trasmissione delle partite di Champions, negli anni in cui spadroneggiavano le due milanesi. Ma torniamo indietro. Negli anni Sessanta iniziano ad apparire personaggi di grido, come Patty Pravo, Fred Bongusto o i Camaleonti. Non mancano le star internazionali: epico il concerto di Jimi Hendrix del 23 Giugno 1968 davanti a oltre 4mila persone.

# Le mitiche Serate Internazionali del mercoledì

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A fine anni Sessanta il locale prende il nome di “Wanted Saloon“ con una scenografia da Saloon del Far West. Ma questa gestione si rivela fallimentare. Con il nuovo decennio arriva il nome che lo ha reso celebre: Old Fashion. Il nome deriva dal drink a base di Whiskey e soda molto in voga in quegli anni. Assume la formula di ristorante & dancing con una programmazione che varia a seconda della serata. 

Ma il periodo di maggior successo è quello che arriva con la ristrutturazione del 1995 che, dopo tre anni di lavori, porta il locale a diventare gigante, con due ampie sale al coperto e la possibilità di usare il vasto giardino della Triennale, compresi gli spazi dove oggi si trova il bar estivo. Soprattutto d’estate il locale spopola, con picchi di 30mila presenze. Prosegue la formula del ristorante & dancing: solo il mercoledì il locale diventa solo dancing per dare spazio alla serata di maggior successo, forse dell’intera storia del locale, le “Serate Internazionali” che dal 1997 al 2005 diventano il punto di riferimento degli universitari milanesi (e non solo). Nella serata organizzata dalle associazioni Erasmus il locale ospita ogni settimana una nazione diversa che “trasforma” l’Old con musica e buffet tipici, oltre a spettacoli e film in lingua originale.

# Il ridimensionamento del 2006 e gli ultimi anni difficili

Ph. @oldfashionmilano
IG

Il tramonto del locale ha inizio con il ridimensionamento degli spazi del 2006, quando il locale perde buona parte del giardino esterno. Nello stesso anno il locale ottiene il riconoscimento di “negozio di rilevanza storica” dal comune di Milano e dalla Regione Lombardia. Gli ultimi anni si fanno sempre più complicati con le chiusure pandemiche e con alcuni fatti di cronaca che ne hanno annebbiato l’immagine. Sembra che proprio questi fatti di cronaca, tra cui un accoltellamento e una violenza sessuale, siano alla base della decisione della Triennale di non rinnovare l’affitto. 

Continua la lettura con: Le discoteche del pomeriggio: la fotogallery degli anni ’80 e ’90

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.