🔴 Il NUOVO SEGRETARIO del PD? Prende quota il nome di SALA

A gennaio il congresso è chiamato a decidere il sostituto di Letta. Sarà il sindaco di Milano il nono segretario del Pd negli ultimi quindici anni?

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Beppe Sala IG

Dopo la disfatta alle ultime elezioni politiche il Partito Democratico si prepara all’ennesimo cambio al vertice del segretario. Non è una novità: sono stati 8 negli ultimi 15 anni. Il dimissionario Enrico Letta traghetterà il partito verso il congresso di gennaio che dovrà decidere il suo sostituto. E già circola una rosa di nomi. Tra cui questo. 

🔴 Il NUOVO SEGRETARIO del PD? Prende quota il nome di SALA

# Impazza il toto nomi per il nuovo segretario del Pd

Strategia Pd

La strategia per molti fallimentare del Partito Democratico che ha portato alla sonora sconfitta di tutto il centrosinistra, ha fatto saltare la prima testa: Enrico Letta. Il segretario ha comunicato le proprie dimissioni e guiderà il partito fino al prossimo congresso di gennaio.

È partita quindi la ricerca del sostituto, il nono negli ultimi 15 anni. Tra i nomi in lizza per guidare il partito in prima fila c’è il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, già tra i papabili a prendere il posto del precedente segretario Nicola Zingaretti. La sinistra del partito guarda invece a Beppe Provenzano, Ministro per il Sud e la coesione territoriale durante il governo Conte II, mentre Elly Schlein, secondo indiscrezioni sarebbe la preferita di Letta oltre che tra gli outsider insieme al sindaco di Pesaro Matteo Ricci e quello di Firenze Dario Nardella.

# La sorpresa Beppe Sala

Beppe Sala IG

La notizia bomba viene però lanciata dal sito Dagospia. Tra le candidature che stanno prendendo quota negli ultimi giorni, anche se in sordina, ci sarebbe quella di Beppe Sala. Nell’ultimo periodo il primo cittadino di Milano aveva già inserito nella sua comunicazione temi di politica nazionale e internazionale, dando suggerimenti e indicazioni sia al Partito Democratico che al governo in carica, in alcune occasioni prendendo posizioni nette e in contrasto con le decisioni di Palazzo Chigi.

A motivazione di questa scelta ci sarebbe la tenuta della sinistra nella città da lui governata e la capacità del sindaco di fare breccia su un pubblico più ampio rispetto a quello tradizionale della sinistra. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.