🔴 “Chi me lo fa fare di restare a Milano?”: BOOM DIMISSIONI dei DIPENDENTI COMUNALI

"Con lo stesso stipendio qua ero in condivisione a 500 euro per una stanzetta in periferia, mentre a Firenze con la stessa cifra abito in una casa da sola"

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Credits hoigole IG - Palazzo Marino

Già si era alzato l’allarme per i tranvieri. Pare ora che il malessere si diffonda in ogni settore dell’amministrazione comunale. L’allarme lanciato da un sindacato di categoria.

“Chi me lo fa fare di restare a Milano?”: BOOM DIMISSIONI dei DIPENDENTI COMUNALI

# Boom di dimissioni dei dipendenti pubblici, anche neoassunti: scappano da Milano per andare a lavorare altrove

hoigole IG – Palazzo Marino

Il Comune di Milano e gli altri enti pubblici della città rischiano di rimanere senza dipendenti in molti ruoli chiave. L’allarme è stato lanciato dal sindacato Usi che ha raccolto alcune testimonianze di dimissioni di neoassunti a Palazzo Marino e non solo, un fenomeno che si protrae da qualche anno e che non accenna ad arrestarsi: “Sono molte decine i neoassunti coi numerosi concorsi che si sono succeduti dal 2017 ad oggi che stanno presentando le dimissioni dopo aver vinto concorsi in altre città. Un fenomeno che sta assumendo contorni e cifre preoccupanti, lasciando scoperte molte posizioni”.  

Una dirigente di Palazzo Marino ha raccontato come sia rimasta senza “funzionarie già formate”. Il personale della giustizia cerca di tornare verso le regioni d’origine, chiedendo il trasferimento in altri uffici giudiziari, lo stesso sta accadendo anche all’Ispettorato del Lavoro con la conseguenza di pericolosi vuoti di organico.

# Prezzi della città alla stelle e stipendi poco competitivi le cause principali della fuga

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Quali sono le principali cause di questa fuga? Il costo della vita troppo elevato a Milano rispetto a molti altri luoghi d’Italia e stipendi migliori offerti dalle amministrazioni pubbliche di altre città per la stessa posizione lavorativa ricoperta.

Tra le testimonianze raccolte dal sindacato, come riportato da Milano Post, c’è quella di una 26enne laureata in Giurisprudenza e ormai ex dipendente del Comune che ha scelto di trasferirsi nel capoluogo toscano: “Chi me lo fa fare di restare a Milano? Con lo stesso stipendio qua ero in condivisione a 500 euro per una stanzetta in periferia, mentre a Firenze con la stessa cifra abito in una casa da sola. In 10 minuti a piedi sono in centro”.

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Un altro giovane ha invece spiegato di essersi dimesso dopo aver ottenuto un posto di lavoro tramite un concorso al ministero dell’Interno perché offre “400 euro nette in più al mese per la stessa qualifica”.

# La soluzione proposta dal sindacato

I delegati sindacali hanno proposto una soluzione all’amministrazione milanese per arginare le dimissioni di massa dei dipendenti pubblici: concorsi meno selettivi e più aderenti alle vere necessità del Comune.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.