🛑 AGGRESSIONI sui MEZZI: la MONTAGNA della POLITICA partorisce un TOPOLINO

Riuscirà un tavolo tecnico ad arginare la nuova ondata di violenza sui mezzi pubblici?

0
Credits andreaslodewijkschmidt IG - Porta Venezia M1

Dopo la serie di violenze e vandalismi su bus e metrò le istituzioni intervengono: si passa da un Comitato e si arriva… a un Tavolo. Ecco l’obiettivo di questo nuovo soggetto. 

AGGRESSIONI sui MEZZI: la MONTAGNA della POLITICA partorisce un TOPOLINO

# Il protocollo di intesa per fermare le aggressioni sui mezzi pubblici 

Credits Arianna Censi FB – Firma protocollo Comune – Esercito

Prima pagina, venti notizie – ventuno ingiustizie e lo Stato che fa – si costerna, s’indigna, s’impegna – poi getta la spugna con gran dignità”. Una storia già scritta e già cantata da De André quella che è accaduta a Milano. Nelle ultime settimane in città si è registrata un’escalation di episodi di molestie, vandalismi e furti, avvenuti a bordo di tram, bus e metropolitane, a carico di conducenti e passeggeri.

Porta Venezia, Gorla, circolare 90/91, zona Navigli e piazza Ohm, sono solo alcuni siti cittadini dove hanno avuto luogo i fatti criminosi. Dopo che i sindacati hanno alzato la voce (“Le aggressioni al personale Atm non si contano più, non si può arrivare ad avere paura di uscire dalla cabina“, scriveva la Rsu in un volantino) è arrivata la prima risposta, pronta e decisa, delle istituzioni: un protocollo di intesa. Parafrasando Maria Antonietta, il popolo ha paura, gli si dia un Protocollo. Che di fatto ha sancito che i militari possono “viaggiare gratuitamente sulla rete del trasporto pubblico cittadino per garantire maggiore sicurezza e rispetto delle norme”. 

Ma questo tempestivo Protocollo non ha dato gli esiti sperati. La prefettura in una nota ha confermato la situazione effettivamente si stava facendo sempre più calda: mentre dal 2009 al 2019 è stato registrato un costante e cospicuo decremento delle aggressioni, negli ultimi due anni invece sono aumentati gli atti vandalici, soprattutto su bus, tram e filobus, e le liti anche violente fra i passeggeri o fra passeggeri e personale Atm.

# Il Comitato prefettizio per l’ordine e la sicurezza dà vita ad un tavolo tecnico. Riuscirà questo nuovo soggetto a frenare le violenze?

Credits andreaslodewijkschmidt IG – Porta Venezia M1

Per arginare il fenomeno le istituzioni cosa fanno questa volta? Creano un Tavolo tecnico. Un comitato (Comitato prefettizio per l’ordine e la sicurezza) che dà vita ad un tavolo (“Tavolo tecnico dedicato, coordinato dalla questura, a cui prenderanno parte rappresentanti dei carabinieri, della guardia di finanza, della polizia locale e della stessa security di Atm”).

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

La mission di questo Tavolo? Garantire il migliore coordinamento operativo e per una analisi più tempestiva e costante delle criticità. Riuscirà questo nuovo soggetto a frenare aggressioni, furti e atti vandalici sui mezzi? Lo scopriremo solo vivendo. Al massimo il Tavolo, generato ma non creato dal Comitato, potrà dare alla luce un nuovo attore, diciamo che potrebbe essere una Commissione. Figlia del Tavolo e nipote del Comitato. 

Continua la lettura con: Firmato un ACCORDO tra il Comune di Milano e le FORZE ARMATE 

LEONARDO MENEGHINO

Copyright milanocittastato.it

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteA Milano arrivano le DONNE VENEZIANE del CINQUECENTO
Articolo successivoFabrizia VACCARELLA: “la mia Milano sarà più emancipata dalle CLIENTELE POLITICHE”