Addio alla STORICA PASTICCERIA di Città Studi

Per anni sono stato un cliente fisso della pasticceria in città studi

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Ph. @pasticceriamigliavacca IG

Vi è mai capitato di entrare in un locale o in un negozio e notare un adesivo che ci segnala di trovarci in un locale storico? Si tratta di un riconoscimento che il comune di Milano ha deciso, da qualche anno, di dare a quei luoghi che sono dei veri e propri pilastri della tradizione meneghina. Per ottenere questo riconoscimento, l’attività commerciale deve esistere da almeno cinquant’anni mantenendo intatto lo stile e l’architettura originale. Dei veri e propri conservatori di una tradizione in nome del sapore enogastronomico più autentico. Si conta che a Milano si trovino più di seicento “botteghe” iscritte al registro ufficiale, ma purtroppo c’è qualcuno che nei prossimi mesi chiuderà battenti e per quanto mi riguarda è un grosso dispiacere. Per anni sono stato un cliente fisso della pasticceria Migliavacca in via Ajaccio.

Addio alla STORICA PASTICCERIA di Città Studi

Pasticceria Migliavacca Ph. @cacciro IG

# Fondata nel 1920

La storia della pasticceria Migliavacca ha radici antiche che si perdono nel tempo. Fondata nel 1920 da Alberto e Maria Laura Migliavacca nel 1958, la pasticceria è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento per gli amanti della dolcezza.

I figli Alessandro e Luigi ne hanno poi preso la completa gestione. Dopo aver appreso le tecniche e i segreti di famiglia, hanno deciso di aprire la sua pasticceria nel cuore della città, con l’obiettivo di offrire dolci di alta qualità e tradizione.

La pasticceria Migliavacca si è affermata grazie alla maestria di Alessandro e Luigi nel creare dolci irresistibili. I suoi panettoni, le torte di compleanno e i biscotti artigianali erano famosi in tutta la regione. Ogni dolce era realizzato con ingredienti selezionati e con una cura artigianale che si poteva percepire al primo assaggio.

Negli anni successivi, la pasticceria è stata gestita dalla famiglia Migliavacca. I figli di Luigi, Alberto e Maria, hanno portato avanti l’eredità del padre, mantenendo intatta la tradizione e l’amore per la pasticceria.

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# Gli investimenti: il nuovo laboratorio

Negli ultimi anni, la pasticceria Migliavacca si è modernizzata, pur mantenendo intatte le ricette e le tecniche tradizionali. L’apertura di un laboratorio di produzione più grande ha permesso di soddisfare la crescente domanda dei clienti e di ampliare la gamma dei prodotti offerti.

Oggi, la pasticceria Migliavacca è ancora un punto di riferimento per gli amanti dei dolci. La qualità, l’attenzione per i dettagli e l’amore per la tradizione sono ancora i pilastri su cui si basa l’attività. Ogni dolce è realizzato con cura e passione, per offrire un’esperienza gustativa unica.

La storia della pasticceria Migliavacca è una testimonianza dell’importanza della tradizione e dell’artigianalità nella produzione di dolci. La passione e l’impegno della famiglia Migliavacca hanno reso questa pasticceria un vero e proprio tesoro culinario, apprezzato da generazioni di clienti.

Ph. @pasticceriamigliavacca IG

# La fine della storia

Le prime avvisaglie di un eventuale chiusura si sono fatte sentire già nel 2022 quando tra gli abitanti del quartiere Città Studi iniziava a circolare la notizia che la famosa pasticceria avrebbe chiuso quell’anno stesso. Incredulità e stupore hanno pervaso i clienti che non fidandosi si sono recati, soprattutto nei giorni di Natale, ordinando i soliti numerosi panettoni e pandori, mantenendo anche un certo timore a chiedere alle commesse se fosse vera o meno quello che molti dicevano in giro. Poi il 2022 è finito e dopo la Befana 2023, la pasticceria ha riaperto coi suoi soliti orari e i suoi unici dolciumi. Pericolo scampato? Erano solo dicerie? Purtroppo, no!

Facciamo un salto temporale e arriviamo al settembre 2023 quando si ritorna a parlare della chiusura imminente. Questa volta si fa fatica a crederci, memori dell’anno precedente, si preferisce pensare che alla solita diceria. Eppure, giorno dopo giorno, sempre più persone confermano la notizia, spuntano le ragioni più fantasiose: non hanno più clientela, non hanno eredi interessati a proseguire la tradizione di famiglia, hanno problemi eccomici, sono stanchi. Le ragioni non si sapranno mai ed io, come tutti gli anni, sono andato fiducioso a ordinare i miei tre panettoni e due pandori. A dire il vero mi sono guardato in giro e non ho mai visto un cartello o un qualunque segnale che facesse presagire e confermare l’imminente fine di un dolce sogno.

Purtroppo, qualche giorno fa è arrivata la notizia ufficiale: la storia di Migliavacca è giunta al capolinea.

# Gli ultimi sei mesi

La motivazione ufficiale della famiglia è questa: “la nostra attività non chiude ma la cediamo semplicemente perché ormai Luigi e Alessandro sono in pensione e al giorno d’oggi è davvero faticoso se non impossibile trovare persone con la voglia di lavorare nei we e durante le feste. Non chiudiamo assolutamente per motivi economici”

L’unica piccola bella notizia è che la chiusura di Migliavacca non sarà immediata, notizie recenti hanno confermato che le mura sono state già vendute al nuovo proprietario che si dice voglia aprire una nuova pasticceria. La permanenza dei Migliavacca dovrebbe durare fino e non oltre a giugno 2024, giusto il tempo di vendere macchinari e la merce invenduta, poi le saracinesche chiuderanno definitivamente.

Migliavacca è considerata un’azienda di successo e un punto di riferimento nel settore. La chiusura di Migliavacca avrà sicuramente un impatto significativo sull’industria e sulla comunità locale, anche se per i dipendenti la famiglia assicura che: “i dipendenti attuali non saranno in alcun modo licenziati ma è stata data loro la possibilità di scegliere se continuare a lavorare con la nuova gestione (quando si troverà) o prendere una nuova strada”. Nonostante la triste notizia, si spera che la cessione riesca e continui sui solchi della tradizione di prodotti di qualità che hanno soddisfatto i clienti per molti anni. Me compreso.

 

Continua la lettura con: Chiude un altro ristorante storico di Milano

MICHELE LAROTONDA

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Michele Larotonda
Direttore de Il BARNABÓ, un blog d’informazione di attualità e cultura pop. Ha scritto e diretto cortometraggi che hanno avuto visibilità in manifestazioni specializzate a Milano,Roma e Varese. Autore del format I DUE DELLA STANGATA andato in onda su Radio 2.0. Ha scritto tre romanzi, Il Sognoscuro (Link Edizioni, 2018), Da un’altra parte (Pav Edizioni, 2020) e Tutto quello che non ti ho detto (Pav Edizioni. 2023). Sito web: www.ilbarnabo.it