21 fatti su Lambrate che non conoscevi

Il quartiere più anarchico e rivoluzionario di Milano è ricco di curiosità che solo pochi a Milano conoscono

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Il quartiere più anarchico e rivoluzionario di Milano è ricco di curiosità che solo pochi a Milano conoscono. Foto cover urbanfile.org

21 fatti su Lambrate che non conoscevi

Credits Andrea Cherchi – Lambrate

#1 Lambrate è un quartiere di grande identità a Milano. Viene considerato il quartiere più “anarchico” della città e viene anche definito la Brooklyn italiana, con il soprannome di Lambrooklyn o di Lambrangeles. 

#2 Il quartiere prende il nome dal fiume Lambro. Lambro viene dal greco ambros e significa limpido. “Bei Gamber del Lamber!” si udiva risuonare nei mercatini di Milano fino alla seconda guerra mondiale. Venivano infatti venduti sulle bancarelle i gamberi del Lambro, a quei tempi non ancora inquinato dalle grandi fabbriche.

#3 La popolazione in origine di Insubri e Boi è sempre stata molto risoluta e difficile da domare. Il territorio fu conquistato nel 222 a.C., in seguito a un aspro assedio di Mediolanum, dai consoli romani. La conquista fu contrastata da Annibale al quale la popolazione locale si alleò. Fu solo nei primi anni del II secolo a.C. che Insubri e Boi si assoggettarono alla dominazione romana.

#4 Ai tempi della romana Mediolanum Lambrate era un porto fluviale, poi fu suddivisa tra Lambrate Inferiore (intorno alla chiesa di San Martino) e Lambrate Superiore (intorno alla villa Folli). Venne aggregata a Milano sotto Napoleone e di nuovo resa autonoma fino alla definitiva annessione alla grande città nel 1923.

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#5 I confini di Lambrate erano delimitati da due grandi arterie: la Milano-Bergamo a Nord, con partenza dalla Porta Orientale e la Milano-Brescia a Sud, con partenza da porta Tosa. 

#6 Alla fine degli anni Venti, sull’area della vecchia Polveriera spagnola divenuta cascina, si cominciò a costruire la nuova sede dei Martinitt, istituzione fondata nel XVI secolo per gli orfani di Milano. I Martinitt arrivarono a Lambrate presso la sede di via Pitteri, inaugurata il 24 ottobre 1932.

#7 Lambrate termina con il tipico suffisso dell’area milanese: -ate. Questo suffisso deriva dalla lingua celtica: si indicherebbe con il suffisso -ate luoghi posti nei pressi dell’acqua. Ad esempio, Lambrate vicino al Lambro. 

#8 Una spinta decisiva per la rinascita del quartiere l’ha data il suo inserimento tra i Design Districts di Milano. Il Fuorisalone di Lambrate è nato come progetto di rivalutazione immobiliare. Hanno dato il via un’agenzia immobiliare, un giornalista e una quindicina di designer olandesi interessati a spostarsi ‘dalle cantine di via Tortona’ che erano diventate troppo care. 

#9 Il quartiere ospita un “viale a forma di piazza”. Si tratta di Viale delle Rimembranze, una piazza perfettamente circolare che prende il nome di viale. La piazza di Viale delle Rimembranze è definita da molti “la porta d’ingresso di Lambrate”, è da considerare come un giardino della memoria, “al quartiere che ha pagato un forte tributo di vite, rappresentate dai platani che, con tre cerchi concentrici, orlano il centro della piazza.

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#10 Via Conte Rosso è la strada iconica di Lambrate. I vecchi lambratesi usavano l’espressione “andare in piazza” per indicare il passeggio o lo “shopping” in via Conte Rosso.

#11 In via Conte Rosso esiste una “cappelletta miracolosa”: nel 1944, durante un’incursione degli alleati, una bomba sfondò il tetto e si fermò senza esplodere sopra l’altare della piccola Cappelletta che ancora oggi sorge al termine della via. Luogo di culto cristiano fu anche uno dei punti in cui si radunarono i milanesi scacciati dalla loro città dal Barbarossa. 

#12 In via Conte Rosso si trovano diversi locali, come la celebre Trattoria La Cappelletta e Lo Spirollazzo di Anna&Leo che fa il Tiramisù con birra e pasta di Pandoro, chiamato BIRRAMISU’.

#13 La Lambretta, uno dei simboli del boom economico, deve il suo nome al fiume Lambro. Era prodotta dalla Innocenti che sorgeva a Lambrate, poco distante dal fiume: nel 1933 a Lambrate si aprì la più grande fabbrica di tubazioni d’acciaio senza giunti che nel dopoguerra si convertì alla produzione del famoso scooter che fu battezzato Lambretta dall’artista Daniele Oppi e lanciato sul mercato nel 1947.

#14 I record mondiali della Lambretta. Nel 1949 la Lambretta conseguì 13 record sulla strada di collegamento tra Roma e Ostia, 9 nella classe 125 cc a quattro velocità e quattro nella classe di fino a 175 cc. Portata in pista dal 27 settembre al 5 ottobre 1950, la nuova Lambretta aerodinamica conquistò 22 record mondiali.
Il primato assoluto di velocità di una Lambretta è di 201 km/h sull’autostrada tra Monaco e Ingolstadt. Il modello TV fu il primo scooter al mondo a montare i freni a disco anteriori.

#15 L’ultima Lambretta è “indiana”. In quasi 25 anni di produzione, la Lambretta fu costruita su licenza anche in Argentina, Brasile, Cile, India e Spagna. Sulla base della meccanica dello scooter, la Innocenti produsse anche una serie di motocarri che ebbero il nome di Lambro. In India la continuarono a produrre fino al 1994.
Alla Lambretta è stato dedicato il “Museo dello Scooter e della Lambretta“, nel comune di Rodano, in provincia di Milano.

#16 La stazione ferroviaria di Lambrate ha 12 binari che ne fanno la quarta più grande stazione milanese dopo Centrale, Garibaldi e Rogoredo. La stazione di Lambrate FS fu attivata il 27 settembre 1969, come parte della prima tratta della linea 2. Ha un sottopassaggio “infinito”, inaugurato nel 2010.

#17 Il Lambro è considerato “il parco più dinamico e anarchico di Milano”. Sono presenti, tra le varie attrazioni, cinque cascine e uno skatepark. Il Parco Lambro negli anni Settanta ha ospitato il “Re Nudo”, un mega festival di musica, definito la Woodstock italiana. 

#18 Il Birrificio di Lambrate è considerato la Mecca degli appassionati della bionda artigianale. Si tratta del più antico microbirrificio di Milano ed è uno dei posti migliori in cui passare una bella serata in compagnia, godendosi birre artigianali di qualità. Ha due sedi, entrambe a Lambrate: via Golgi e via Adelchi.

#19 A Lambrate è stato realizzato nel giugno del 2016 il primo murales con vernice antismog d’Italia: opera di street art di Fabrizio Modesto su iniziativa di Vivaio.

#20 A Lambrate si trova lo Zero Gravity, per vivere l’esperienza degli astronauti. Palestra di tappeti elastici in cui è possibile anche seguire corsi di parkour, acrobatica e poledance. Si trova in via Peroni 48.

#21 Lo Scalo Lambrate diventerà un MAXI-PARCO con case accessibili. Sarà un nuovo quartiere di 19.000 mq con 307 nuove abitazioni di edilizia agevolata in vendita e affitto con patto di futura vendita, co-housing, in locazione a canone moderato, concordato e convenzionato, alloggi per studenti ed edilizia a canone sociale. Ci sarà anche un sistema di tre piazze-giardino collegate tra loro.

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ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.