National Geographic: “Cosa c’è di NUOVO a MILANO, la città in Italia che non riposa mai sugli ALLORI”

La guida: cosa vedere, dove mangiare, che cosa fare nella città più alla moda d'Italia

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Articolo su Milano del National Geographic, una delle riviste più prestigiose del mondo. Questa la guida su Milano. 

National Geographic: “Cosa c’è di NUOVO a MILANO, la città in Italia che non riposa mai sugli ALLORI”

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Estratti tradotti da: A guide to Milan and what’s new in Italy’s most fashionable northern city – National Geographic

# La differenza tra Milano e il resto del Paese

È troppo moderna. È troppo incentrata sulla moda. È frenetica, priva della dolce vita, non sembra italiana. Milano ha ricevuto le stesse vecchie critiche per decenni, e per decenni la capitale imprenditoriale italiana se le è scrollate di dosso. Perché chi conosce davvero la città sa che non è affatto così. La differenza tra Milano e il resto del Paese è che laddove la maggior parte delle città italiane mette in mostra il proprio patrimonio, Milano si tira indietro, desiderando che tu scopra il suo gradualmente.

# I quartieri simili a villaggi

Uscendo da Piazza del Duomo, sede della cattedrale di marmo, puoi muoverti sui tram d’epoca della città e passeggiare per i quartieri simili a villaggi che si estendono a spirale dal centro: ognuno ha la propria identità, dall’artistica Brera al cool ticinese. Sbircia attraverso ogni porta aperta e potresti vedere un palazzo, un giardino nascosto, una villa degli anni ’30 – o un chiostro rinascimentale delle dimensioni di una piazza appena aperto al pubblico dopo secoli di silenzio.

Credits: witoor.com (foto di Andrea-Bighi)
Bike Night Milano

# Ha razionalizzato uno stile “Made in Italy” che ha entusiasmato il mondo

Questa è l’altra cosa di Milano: è in continuo cambiamento. Questa città mutevole ha visto molte vite: dalla Mediolanum romana (tracce delle cui mura si trovano nel museo archeologico) a una città-stato così potente che il sovrano Ludovico Sforza convinse Leonardo da Vinci a migrare qui come suo ingegnere, lasciando il murale più famoso del mondo, L’Ultima Cena, sulla sua scia. Milano ha avuto un ruolo fondamentale anche nell’Unità d’Italia, ha creato ricchezze inimmaginabili durante la Rivoluzione Industriale ed è stata sottoposta a pesanti bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Questi ultimi lasciarono una pagina bianca dopo l’altra affinché i designer degli anni Cinquanta potessero affinare la loro creatività, razionalizzando uno stile “Made in Italy” che ha entusiasmato il mondo.

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# Stare a Milano significa unirsi a questa eterna ricerca della perfezione, non riposare mai sugli allori, come fanno molte altre città italiane

E Milano continua a reinventarsi. Le potenze globali, da Pirelli a Prada, hanno donato gallerie di livello mondiale, disponendole attorno alle ossa del passato industriale di Milano: una distilleria di gin riconvertita qui, una fabbrica di treni là. I locali benestanti onorano i loro morti facendo donazioni a gallerie o aprendone di proprie: la Fondazione Luigi Rovati, inaugurata nel 2022, è senza dubbio il museo etrusco più bello d’Italia. Questo è un luogo di costante perfezionamento, e non solo nelle collezioni di moda in continua evoluzione: i lavori sul Duomo, la chiesa più grande d’Italia, iniziarono nel 1386 e terminarono solo nel 1965.

Stare a Milano significa unirsi a questa eterna ricerca della perfezione, non riposare mai sugli allori, come fanno molte altre città italiane, ma tendere una mano al futuro. Leonardo voleva farne parte. Lo farai anche tu.

La guida: cosa c’è di nuovo a Milano

# Cosa vedere e fare a Milano

Credit: fondazioneprada.org
  • Duomo: andare sulle terrazze, visitare gli scavi del battistero del IV secolo nel sottosuolo, mentre l’adiacente Museo del Duomo è pieno di versioni originali di molte delle statue avvistate sulle terrazze
  • Quadrilatero d’Oro: le vie dello shopping, delimitato da Via Sant’Andrea, Via Senato, Via Manzoni e, la più famosa di tutte, Via Monte Napoleone.
  • Pinacoteca di Brera: una delle gallerie più belle d’Italia. La sua collezione comprende una gamma eccezionale di opere rinascimentali, da Mantegna a Raffaello, e prosegue con Caravaggio fino ad Hayez. L’edificio in sé è un’opera d’arte: un palazzo del XVII secolo costruito come collegio dei gesuiti.
  • L’Ultima Cena e la vigna di Leonardo Da Vinci: prenota in anticipo per vedere il murale che ha cambiato il corso della storia dell’arte, raffigurante il momento in cui Gesù predisse il suo tradimento. Dall’altra parte della strada c’è ciò che resta della vigna che Ludovico Sforza regalò a Leonardo come ringraziamento per le sue opere. Le visite si snodano attraverso il palazzo quattrocentesco della Casa degli Atellani e terminano nel piccolo vigneto, coltivato con il vitigno Malvasia che Leonardo coltivava lì.
  • Castello Sforzesco: è ora un museo, che ospita sculture medievali lombarde, il dipinto forestale di Leonardo nella Sala delle Asse (stanza della torre) e l’ultima scultura di Michelangelo, la Pietà Rondanini, carica di emozione. A nord ovest si apre sul Parco Sempione, il polmone verde della città.
  • Fondazione Luigi Rovati: il nuovo museo di Milano combina l’arte etrusca e contemporanea – potresti vedere un vaso di Picasso accanto a uno di 2.500 anni, per esempio – in un centro di cultura e gastronomia incentrato sul design. Stupenda la sezione etrusca sotterranea, che rispecchia le tombe antiche. Andrea Aprea è al timone dell’eccezionale ristorante panoramico con una stella Michelin e con un bistrot in giardino.
  • Fondazione Prada: Miuccia Prada ha incaricato l’archistar Rem Koolhaas di trasformare un’antica distilleria di gin a sud del centro in un deposito di arte contemporanea. Un nuovo palazzone ospita la collezione permanente, che comprende opere di Damien Hirst e Jeff Koons, mentre le mostre temporanee si trovano nella distilleria, accanto al caffè progettato da Wes Anderson.

# Dove fare acquisti

i locali più top
Corso Como 10
  • 10 Corso Como: se non acquisti, goditi la galleria fotografica al piano superiore o il ristorante interno-esterno.
  • Il Meneghello: negozio, ora gestito dalla nipote Cristina, storica dell’arte, che vende carte artigianali e riproduzioni di mazzi storici dal 1500 in poi.
  • Cavalli e Nastri: tre negozi gemelli per uomini e donne nel distretto meridionale del Ticinese vendono di tutto, dalle sottovesti degli anni ’20 ai jeans in pelle Jean Paul Gaultier, mentre la filiale più appariscente di Brera inizia negli anni ’50, vendendo giacche Chanel e borse Louis Vuitton.

# Dove mangiare

Ristorante Berton
  • Salsamenteria di Parma: con due negozi in centro città, questa trattoria rende omaggio a Parma, capitale della cucina italiana. 
  • Caffè Bistrot: casual di nome, gourmet per natura. Il cuore della Fondazione Luigi Rovati è questo ristorante di Andrea Aprea, che offre una versione conveniente del suo locale stellato Michelin al piano superiore. Sedetevi in ​​giardino sotto l’albero di magnolia per provare piatti come la zuppa di piselli con seppie scottate e uovo di quaglia, o il risotto con zucchine, provolone e gamberi rossi dolci.
  • Ristorante Berton: il cibo stellato Michelin diventa giocoso in questo ristorante di Porta Nuova. Il menu degustazione di nove portate firmato dallo chef Andrea Berton, Non solo Brodo (non il solito brodo), porta l’eroe non celebrato della cucina al centro della scena, con brodi concentrati da sorseggiare, bere o agitare su ogni piatto. Il baccalà, affumicato a tavola con foglie di timo, è incredibile.

# Cosa fare dopo l’orario di lavoro

Credits: @travelus876
Il camparino
  • Camparino in Galleria: un campari seltz (Campari e soda) con un contorno di osservazione della gente in Galleria, o fuori con vista sul Duomo, è il classico aperitivo milanese.
  • Caffè Giardino: bar informale nel giardino della Triennale, il museo del design di epoca razionalista di Milano. Ci sono posti a sedere degli architetti Gaetano Pesci ed Ettore Sottsass, mentre una fontana dell’artista Giorgio de Chirico, che influenzò il movimento surrealista, si affaccia sul Parco Sempione.
  • Il Circolo Botanico: questo gin bar è una spanna sopra i vicini ritrovi lungo il canale del quartiere dei Navigli, che spesso diventano turbolenti. Ci sono più di 70 etichette racchiuse dietro il bancone circondato da piante e una normale lista di cocktail. 

# Dove dormire

Credits mazzantipiume IG – Nhow Hotel
  • Nhow Milano: era un’enorme fabbrica nel quartiere del design di Via Tortona, è stata ravvivata da colori vivaci nelle sue stanze a pianta aperta in stile industriale. Cerca le installazioni artistiche rotanti accanto agli ascensori su ogni piano, mentre il bar a bordo piscina sul tetto Vertigo attira gente del posto vestita a festa.
  • Antica Locanda dei Mercanti: antica locanda del XVIII secolo, un tempo utilizzata dai mercanti in visita, è stata trasformata in questo splendido hotel di 14 camere vicino al Duomo. 
  • Portrait Milano: costruito come seminario nel XVI secolo, questo luogo ha vissuto sotto molte forme prima della sua ultima reincarnazione come hotel di lusso. 

# Vivere Milano come i milanesi

Credits Andrea Cherchi – Tram su pavè
  • Il patrimonio industriale: Milano ha riconvertito alcuni affascinanti spazi industriali. Questi includono l’immenso Pirelli HangarBicocca, un’ex fabbrica che ora propone arte contemporanea a rotazione, e la Fabbrica del Vapore, un’officina di locomotive trasformata in centro culturale, con un bar tranquillo e un’enorme sala espositiva. 
  • Tram: Milano è nota per i suoi tram caratteristici, con un mix di veicoli di epoche diverse che attraversano il centro. Fatti un giro su un ATM Classe 1500 – i più vecchi in circolazione, sono un’unica carrozza, che sferragliano dagli anni ’20 – o un 4600 a bolla degli anni ’50.
  • Piazza Gae Aulenti: per un assaggio della Milano moderna, dirigiti verso la zona bordata di grattacieli intorno alla stazione di Porta Garibaldi. Incentrata attorno a un’enorme fontana, Piazza Gae Aulenti offre boutique (Chiara Ferragni, la risposta italiana a Kim Kardashian, ha un negozio), ristoranti, bar e viste privilegiate sul Bosco Verticale, un complesso di appartamenti immerso nelle piante, che lo hanno trasformato in un bosco verticale.

Estratti tradotti da: A guide to Milan and what’s new in Italy’s most fashionable northern city – National Geographic

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