MILANO in PRIMAVERA: 5+1 luoghi dove viverla al meglio

Le risposte alla domanda “Dove ami andare a Milano in una bella giornata di primavera?“

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Credits: @thelanzinho_ Collina dei ciliegi

È arrivata la primavera e con essa anche la voglia di uscire. Nonostante il tempo un po’ incerto, gli alberi in fiore ravvivano i colori della città e mettono allegria ai milanesi. Ma quali sono i posti ideali dove trascorrere un caldo pomeriggio di un weekend primaverile a Milano? Tralasciando i parchi più conosciuti della città, abbiamo chiesto ai nostri lettori sulla Fanpage Facebook di Milano Città Stato “Dove ami andare a Milano in una bella giornata di primavera?“ e questi sono stati i risultati.

MILANO in PRIMAVERA: 5+1 luoghi dove viverla al meglio

# Il Giardino nascosto Aristide Calderini

Credits: @gilardisonia
Giardino Aristide Calderini

È uno degli angoli nascosti della città. Nei pressi del Museo Archeologico, in mezzo alle rovine romane dell’antica Mediolanum, c’è il giardinetto Aristide Calderini. Come raggiungerlo? Anziché proseguire lungo Corso Magenta, bisogna svoltare in via Nirone e arrivare poi in Via Sant’Agnese. Qui si troverà un piccolo angolo verde tra colonnati e resti di un palazzo quattrocentesco. Un posto romantico ma dove si rispira anche tanta storia. Il giardino è delimitato infatti da un colonnato e da delle statue che lo decorano e dietro ad esse si intravedono mattoni rossi, resti di una costruzione molto più grande. Si tratta di un palazzo probabilmente realizzato dal Bramante, bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver ripulito la zona dalle macerie, sono rimasti il portico d’ingresso, qualche colonna e alcune statue, diventati poi l’odierno Giardino Aristide Calderini e dove è stata aggiunta anche una scultura di Arnaldo Pomodoro. Il Giardino Aristide Calderini incanta tutti i passanti inconsapevoli della sua esistenza, soprattutto in primavera.

 

# I Giardini della Guastalla

Credits: @anpe4965
Giardini della Guastalla

Usata per la pausa pranzo dagli studenti della Statale, dai bambini che escono da scuola e da chiunque voglia rilassarsi tra i profumi dell’erba fresca e dei fiori, sono i Giardini della Guastalla. In origine parco chiuso dedicato all’aristocratico collegio delle nobili fanciulle, i giardini della Guastalla sono stati riqualificati nel Novecento e ora sono punto di ritrovo per molti milanesi. Si estendono per circa un ettaro e il loro punto forte è certamente la peschiera, lo specchio d’acqua popolato da pesciolini e circondato da una balaustra barocca. Anche questo parco nasconde un pezzo di storia: al suo interno infatti si possono vedere il tempietto neoclassico di Luigi Cagnola e l’edicola seicentesca contenente un gruppo scultoreo raffigurante la Maddalena assistita dagli angeli.

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# Il giardinetto di Palazzo Reale

Credits: milanolife.it
Giardino Palazzo Reale

Caratteristico e raccolto è poi il giardinetto di Palazzo Reale, nel secondo cortile aperto sulla via Francesco Pecorari. Inaugurato in occasione dell’Art Week 2017, il piccolo spazio verde e pubblico nel cuore di Milano è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Orticola di Lombardia e disegnato dell’architetto paesaggista Marco Bay. In primavera i suoi alberi “a ombrello” creano l’ombra ideale per poter leggere un libro in tutta tranquillità.

 

# Il Parco del Portello e la panchina più lunga del mondo

Credits: @albertolameriechimoderni
Parco Portello

E perché non rilassarsi sulla panchina più lunga del mondo in una calda giornata primaverile? Forse non tutti sanno che a Milano, precisamente al Parco del Portello, c’è una panchina lunga ben 208 metri e, se quindi in una giornata primaverile non ci si vuole sedere sul prato, al Parco del Portello c’è la soluzione. Con una panchina così grande è impossibile non trovare posto. In più, tra queste collinette artificiali che ricordano vulcani, si può fare una bella camminata e, quando gli alberi sono in fiore, il Parco del Portello regala quel non so ché di atmosfera giapponese.

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# Un angolo nipponico alla collinetta dei ciliegi

Credits: @thelanzinho_
Collina dei ciliegi

Rimanendo in tema giapponese, un altro angolo nipponico lo si può trovare in zona Bicocca, dove c’è la fioritura dei ciliegi più bella di Milano. Lungo viale Sarca è stato infatti creato un parco cittadino che, nelle calde giornate primaverili, è popolato dagli studenti dell’università lì vicino che vogliono prendersi una boccata d’aria. Dall’atmosfera giovanile, particolarmente interessante è però la storia che c’è dietro a questa collinetta. La collina dei ciliegi è infatti un avvallamento artificiale, risultato dall’accumulo dei materiali derivati dalla ristrutturazione della fabbrica Pirelli che nel 2007 è stata smantellata. Non è nient’altro che una sovrapposizione dei detriti che erano stati smantellati e che hanno creato questa collinetta, diventata poi parco. Immersa nel rosa delle piante in fiore, la collinetta dei ciliegi è l’ideale per trovare un mix di tranquillità e vitalità.

 

# L’abbazia di Chiaravalle immersa nella natura

Credits: @humphreyaxelpacetti
Abbazia di Chiaravalle

Spostandosi infine un po’ più lontano dal centro città, ideale per una giornata di primavera  è prendere la bicicletta e dirigersi verso la zona sud-est di Milano. Qui ci sarà un altro dei tesori milanesi che, di nome, è conosciuta ma che in pochi visitano ancora. È l’Abbazia di Chiaravalle (sì è nella città di Milano, non siamo ancora in provincia) che se ne sta lì solida e un po’ severa ad aspettare i pellegrini. Si tratta di un complesso monastico cistercense che è stato costruito intorno all’anno mille e che oggi è la principale attrazione del borghetto di Chiaravalle. Ma perché bisognerebbe andarci proprio in primavera? Perché qui si potrà respirare un’atmosfera completamente diversa da quella della città: campi, prati e antichi borghi, rendono infatti Chiaravalle una piccola oasi immersa nella natura.

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BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.