Quando Milano sognava di fare MINDhattan

Ma il 50% dell'area non doveva essere destinata a parco circondato da grattacieli?

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Milano Progetti e Cantieri - Vecchio progetto post Expo2015
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C’è chi parla di un’altra occasione persa nella Milano del dopo Expo: come poteva essere il post 2015 e la differenza con il masterplan definitivo.

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Quando Milano sognava di fare MINDhattan

# Il progetto originale: un po’ Central Park, un po’ Defense parigina

Milano Progetti e Cantieri – Vecchio progetto post Expo2015

Tutti i milanesi si aspettavano un grande polmone verde circondato da grattacieli, un po’ come ritrovarsi al Central Park di Manhattan con una spruzzatina di Defense parigina. L’area di poco più di 1 milione di mq sarebbe dovuta diventare, a conclusione di Expo2015, al 50% parco, esteso poco meno del doppio rispetto al Sempione, e il resto edifici alti per ridurre il consumo di suolo. Le promesse si sono però infrante contro la necessità di rientrare nei costi sostenuti per l’acquisto dei terreni riempiendo il più possibile gli spazi: quindi niente torri iconiche e addio all’idea di una rigogliosa e scenografica area verde.

# La differenza tra le ultime suggestioni e il masterplan definitivo

 
Primo masterplan post Expo2015

Nelle ultime suggestioni, insieme all’Ospedale Galeazzi, Human Technpole e Campus della Statale, si potevano ancora vedere le sagome di oltre una decina tra grattacieli o torri nel nuovo polo di MIND, Milan Innovation District. 

Masterplan Mind definitivo

In quello definitivo firmato da Mario Cucinella Architects (Gruppo di lavoro MCA, Land, Systematica, ARUP), la conferma che non ce sarebbe stata nemmeno l’ombra, nonostante l’ipotesi dell’arrivo del quartier generale di Intesa San Paolo, poi sfumata. Il progetto di rigenerazione dell’area un tempo occupata dai padiglioni dell’Esposizione Universale prevede una disposizione di tutti gli edifici attorno al decumano, l’asse longitudinale, con corpi bassi dal design tutto sommato banale destinati al lavoro, all’innovazione, all’abitare e alla cura.

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Zenith

L’unico palazzo degno di nota è Zenith, che con i suoi 13 piani fuori terra e 56 metri di altezza sarà l’edificio in legno più alto d’Italia e uno dei più alti in Europa.

# La “beffa” del parco lineare più lungo d’Europa, suddiviso tra giardini e aiuole

Credits: lifegate.it – 1- Parco lineare

Spariti i grattacieli, il verde che fine ha fatto? Nel progetto viene spiegato come la “natura si insinua tra le linee creando così un contrasto tra artificio e natura.”Un elemento distintivo della nuova città di MIND è infatti il Common Ground, una struttura che attraversa l’intera area per una larghezza di 10 metri, offrendo un’ampia zona pubblica con quello che viene definito il parco lineare più grande d’Europa, lungo circa 1,5 km, esteso anch’esso lungo il decumano come le costruzioni.

Altra immagine parco lineare MIND

In un gioco di numeri e incastri, lo spazio a verde rimane quello previsto in origine, circa 460.000 mq, solo che si sviluppa al livello zero degli edifici dove si trovano hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room e piazze, suddiviso tra giardini e aiuole. Insomma, non proprio un grande polmone verde. All’esistente vengono aggiunti 3mila alberi, 4 parchi tematici (sport, cibo e salute, orto botanico e parco attrezzato), e 4mila mq di specchi d’acqua. Milano ha forse perso l’occasione di osare, in un’area dove non c’erano i limiti, i vincoli e soprattutto il rischio di finire sotto inchiesta come successo per circa 150 progetti immobiliari in città.

Continua la lettura con: La «città del futuro» alle porte di Milano: le ultime novità in arrivo, dal parco lineare all’edificio in legno più alto d’Italia 

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Grattacieli e verde sarebbero stati visivamente belli mentre tante aree dedicate allo sport e al tempo libero – da utilizzare soprattutto nei torridi fine settimana estivi o negli umidi giorni invernali – sarebbero stati molto graditi dai residenti e avrebbero pure portato utili.

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