Corso Buenos Aires, la futura “Red Street” di Milano: come procede la riqualificazione?

Le ultime novità sul progetto e come si sta trasformando Corso Buenos Aires

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Riqualificazione Buenos Aires

La rivoluzione della principale arteria dello shopping milanese è nella seconda fase per quanto riguarda la realizzazione della pista ciclabile. Gli altri interventi previsti sono in fase di ridefinizione. Queste le ultime novità sul progetto e come si sta trasformando Corso Buenos Aires.

Corso Buenos Aires, la futura “Red Street” di Milano: come procede la riqualificazione?

# Terminata quasi tutta la ciclabile protetta, in stand by alcuni tratti

Credits Roberto Lorenzetti FB – Cordoli ciclabile Corso Buenos Aires

Dopo i primi test a maggio del 2021, sul tratto compreso tra via Scarlatti e Pergolesi, con vasi in cemento a bordo marciapiede a simulare la larghezza della strada per valutarne l’impatto sulla viabilità futura, nel 2023 è stata realizzata (quasi tutta) la prima fase di cantieri.

Nel dettaglio è stata costruita una pista ciclabile in sede protetta, prevista su entrambi i lati della via, con una larghezza di circa due metri e con cordoli larghi 50 cm e alti 17. In realtà manca ancora il tratto tra Piazza Argentina e Piazzale Loreto e quello tra Viale Tunisia e Piazza Oberdan lato dispari.   

I lavori hanno previsto anche il ristringimento della carreggiata ad una corsia per senso di marcia e l’eliminazione della sosta lungo corso Buenos Aires. Alcuni spazi per il carico e lo scarico per gli esercizi commerciali, per la sosta dei disabili e le piazzole per gli alberghi sono stati mantenuti, altri sono stati spostati nelle vie limitrofe.

# Nella seconda fase prevista riasfaltatura di colore rosso della ciclabile

 

Il progetto di riqualificazione prevede un vero e proprio restyling, che andrà a unirsi al piano di trasformazione di Piazzale Loreto in un’agorà verde, e nella seconda fase attualmente in corso è previsto la riasfaltatura della ciclabile in pasta rossa.

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Urbanfile – Ciclabile Buenos Aires

I lavori dovrebbero concludersi a dicembre 2024.

# Sconosciuti i tempi per l’allargamento dei marciapiedi e la posa di piante in vaso

Credits Urbanfile – Test di maggio 2021 su Corso Buenos Aires

In realtà nel progetto era previsto anche l’allargamento dei marciapiedi per creare un grande boulevard pedonale, da realizzare con pavimentazione in pietra, come annunciato dal Comune di Milano a giugno 2023. Si aggiunge poi la posa di piante o piccoli arbusti in vaso partendo con i primi 30 sul tratto occupato dalle rinnovate Corti di Baires per poi estendersi a tutto il corso.

Credits realestatehero – Corso Buenos Aires

Manca ancora una data di avvio per questa parte dei lavori, che si sarebbero dovuti concludere sempre entro dicembre 2024, ma sono in via di definizione i dettagli dell’intervento dato l’impatto che avrà sulla viabilità tenendo conto del concomitante cantiere di Piazzale Loreto.

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# Inaugurato il progetto “le Corti Segrete” che riqualifica le ex Corti di Baires

Il primo tassello del corso rinnovato è la rigenerazione delle vecchie Corti di Baires nelle nuove “Corti Segrete”, terminato nel 2023. Proprio in questo punto si dovrebbero vedere i primi effetti della rivoluzione del “boulevard milanese”, nel tratto dove era stato eseguito il test nel 2021.

Credits l22.it – Corti segrete

Il complesso si sviluppa su un totale di 13.500 mq e comprende: 166 appartamenti di lusso. 4 suggestive corti interne con giardino e percorsi pedonali. Presenti negli spazi comuni una nuova conciergerie/reception, una sala multifunzionale per eventi, uno spazio di co-working e una sala fitness. Gli spazi commerciali, che occupano una superficie di circa 9.000 mq con ogni negozio distribuito su tre livelli, sono stati interamente occupati.

Foto redazione – Corti Baires lato lungo

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.