La VITTORIA degli STUDENTI MILANESI: si ritorna a scuola

«Una vittoria incredibile!». L'inizio di una riconquista dei diritti da parte dei cittadini?

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Credits: chenews.it

Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso del comitato «A scuola!» contro l’ordinanza regionale dell’8 gennaio che aveva disposto la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 25 gennaio. Ora gli studenti potranno rientrare in classe.

La VITTORIA degli STUDENTI MILANESI: si ritorna a scuola

# Accolto il ricorso al Tar del comitato «A scuola!» contro l’ordinanza regionale che aveva disposto la Dad fino al 25 gennaio

Credits: milano.repubblica.it

Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso del comitato «A scuola!» contro l’ordinanza regionale dell’8 gennaio che aveva disposto la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 25 gennaio. Significa che gli istituti superiori possono riaprire, anche fosse per soli due giorni. Infatti nel caso in cui la cabina di monitoraggio dell’Iss riportasse da domenica la Lombardia nuovamente in zona rossa la scuola potrebbe riaprire solo per le giornate di venerdì e sabato. 

Nello specifico il Tar scrive che l’ordinanza è sospesa “nella parte in cui disciplina la didattica a distanza, imponendola al 100%, nel periodo compreso tra i giorni 11 e 15 gennaio“. Secondo il ricorso, infatti, la Regione non aveva potere di vietare le lezioni in classe dal 7 al 15 gennaio perché era in vigore un Dpcm che stabiliva il rientro al 75%. In aggiunta l’ordinanza denota “contradditorietà” e “irragionevolezza perché “per contenere gli assembramenti adotta misure incidenti sulla didattica in presenza, rispetto alla quale non evidenzia alcun peculiare pericolo di diffusione epidemiologica». Infine secondo il Tar l’ordinanza comprime “il diritto fondamentale all’istruzione e le misure adottate avranno “oggettiva ricaduta sulla crescita, maturazione e socializzazione degli studenti“.

# La giunta regionale valuta il ricorso contro la sentenza. L’opposizione preme per la riapertura delle scuole in sicurezza

Credits: salesianilombardiaemilia.it – Palazzo Regione Lombardia

La nota da Palazzo Lombardia:Prendiamo atto della decisione del Tar e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm“. L’opposizione per voce del capogruppo Pd Fabio Pizzul chiede che si faccia tutto il possibile per “riaprire le scuole nella massima sicurezzavisto che scuole e trasporti si erano già preparati per il 7 gennaio mettendo in campo “un serio e capillare screening per vigilare sulla eventuale nascita di focolai“. 

# Dall’Ufficio scolastico Regionale trapela cautela, ma la co-fondatrice del comitato «A scuola!» esulta: “Una vittoria incredibile

Credits: chenews.it

Nonostante l’ordinanza dall’Ufficio scolastico Regionale trapela cautela con la direttrice Augusta Celada che invita “ad attendere che ci sia una più concreta definizione dello scenario amministrativo” e anche dal presidente lombardo dell’Associazione Nazionale Presidi Massimo Spinelli che dice “Un rientro subito dopo la pubblicazione di una sentenza non è così automatico. Io non vedo grossi passi avanti nei trasporti e nell’istituzione di una rete di prevenzione sanitaria nelle scuole».

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La co-fondatrice del comitato «A scuola!» Lisa Jucca, che riunisce oltre 200 persone, tra genitori e docenti Lisa Jucca, commenta l’esito positivo del ricorso stilato da una rete di dieci legali, tra cui alcuni genitori e membri del comitato. “È una vittoria incredibile. Puntiamo a riportare il focus sulla scuola e a trovare dei punti di equilibrio tra diritto alla salute e diritto all’istruzione: quest’ultimo in questo periodo drammaticamente soccombente. Speriamo di creare un precedente anche in altre Regioni“.

Fonte estratto articolo: Corriere Milano

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