7 cose che una RAGAZZA di CAMPAGNA rimpiange venendo a vivere a MILANO

Per una ragazza di campagna appare quasi assurdo chiamare i parchi cittadini “verde”

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ragazza di campagna

“Milano è bella…”, difficile negarlo, ma quel “… ma non ci vivrei” che spesso segue la classica frase, un po’ stereotipata, detta dai non cittadini, forse non è del tutto sbagliata. Sì perché per i milanesi è facile vivere in città, conoscono le sue abitudini, i suoi abitanti e i posti più nascosti, i luoghi della movida, ma anche quelli dove stare un po’ tranquilli, per qualcuno che viene da fuori a volte la città invece può non piacere. Perché? Se si prova a pensare ad una ragazza di campagna che arriva di colpo in città, potrebbe facilmente nascere la rivisitazione 2.0. del famoso film “Ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto, e forse anche qua ci sarebbe del comico.

7 cose che una RAGAZZA di CAMPAGNA rimpiange venendo a vivere a MILANO

Considerando che nella città metropolitana i campi non mancano, trovare una ragazza di campagna che decide di trasferirsi a Milano non è qualcosa di così inusuale. Mossa dalle opportunità, dalla probabile vicinanza all’università e dalla speranza di staccarsi da quel paesino che rinchiude e limita le sue idee, ci sarà per forza qualcosa che pensando ai suoi amati campi le mancherà. Ecco 7 cose che una ragazza di campagna rimpiange venendo a Milano.

#1 I campi, gli alberi, gli spazi aperti

campi campagne milanesi

Seppure anche in città c’è il verde, per una ragazza di campagna appare quasi assurdo chiamare i parchi cittadini “verde”. Van bene gli alberi, i prati e magari anche qualche animaletto che corre, ma basta alzare la testa e si vedono punte di grattacieli, case e smog. Probabilmente quello che mancherebbe di più ad una ragazza di campagna che si trasferisce a Milano sono i suoi campi, le distese di prati puliti, quasi come se non ci fosse la mano dell’uomo, la stradina dietro casa che ti porta nella calma della natura.

#2 Il panorama

tramonto sulla Muzza

Vivere a Milano significa anche scoprirla e pian piano ci si accorgerebbe non solo di quello che mostra a tutto il mondo ma anche delle bellezze che nasconde. Arrivare in piazza Duomo e ammirare quella cattedrale immensa che ti si staglia davanti è una meraviglia, ma anche gli alberi e la natura di casa non sono male. Altro esempio, dove va una ragazza di campagna a vedere il tramonto? Non basta certo il tramonto sui Navigli o in qualche punto panoramico della città per farle dimenticare quel tramonto pulito di casa, quel sole che scompare dietro l’albero o che si tuffa nel canale d’acqua.

#3 La solitudine e i propri spazi

ragazza
(da pixabay)

Milano è caotica, un po’ come tutte le città. Difficilmente si riesce a stare veramente soli per perdersi nei propri pensieri. Ecco, una ragazza di campagna a casa non avrebbe mai pensato che trovare un posto isolato fosse così difficile. In campagna si hanno i propri spazi, di solito si abita in un paesino di così pochi abitanti che risulta quasi difficile trovare gente piuttosto che non trovarla. E seppure molto probabilmente la ragazza si è trasferita a Milano proprio per trovare quella socialità e quel caos che ai giovani piace, sicuramente rimpiangerà un po’ la tranquillità di casa.

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#4 I ritmi e i suoni della natura

gallo
(da pixabay)

A Milano ti sveglia la sveglia, o al massimo il traffico, in campagna ti sveglia la luce o addirittura il gallo. Un’immagine un po’ idilliaca e stereotipata, ma che nasconde un fondo di verità. Anche in campagna ci si alza con la sveglia e non più con il gallo, anche se a volte lo si sente cantare e si capisce che da lì a poco inizia la giornata, però rimane il fatto che la natura scandisce i ritmi e tempi della giornata. La fretta milanese non la si trova di certo anche in campagna.

#5 L’aria che si respira

aria pulita (da pixabay)

È innegabile che l’aria di Milano non sia delle migliori, ma per una ragazza di campagna è ancora peggio, proprio perché lei sa cosa significa vivere in un luogo con l’aria pulita. Ovviamente non sarà l’aria di montagna, ma in campagna l’aria che si respira è completamente diversa. A Milano gli odori stessi sono diversi, si sente un prevalere di smog e auto, in campagna ci sono addirittura quei periodi dove prevale l’odore di concime e letame, ovviamente un odore poco piacevole anche questo e che alcuni campagnoli vorrebbero evitare, ma che sicuramente è meglio dell’odore di smog della città.

#6 I conoscenti

Credits: @cinramp
Bar di paese

Il bello di Milano sono i suoi quartieri che sembrano quasi dei piccoli paesi a parte, ma la ragazza di campagna rimpiangerà comunque casa sua dove tutti conoscono tutti e soprattutto tutti sanno di tutti. Nei borghi o comunque nei paesi più piccoli, uscire di casa e salutare chiunque si incontri per strada è la normalità e questo di certo manca a Milano. Non importa che età si abbia, in campagna due chiacchiere con qualcuno le scambi sempre. Certo anche Milano ha i suoi vantaggi, a Milano gli amici te li scegli, in campagna o nei piccoli paesi ti capitano (ci sono solo loro).

#7 La genuinità

campo di girasoli vicino Milano

La campagna è più genuina, inutile controbattere. Milano è bella è ricca di opportunità lavorative  e sociali. Quando una ragazza si trasferisce in città, entra in un altro mondo, un mondo che la aiuterà di certo a crescere. Ma è normale anche che rimpianga casa sua, l’autenticità del suo borgo, la bellezza dei suoi campi, la sicurezza del suo paese.

Continua la lettura con: 7 COSE per convincere un PROVINCIALE a venire a MILANO

BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.