Le SORPRESE di MILANO per chi arriva da fuori: 10 (+1) cose fondamentali da sapere per VENIRE A VIVERCI

Milano può rivelarsi molto inaspettata

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credits: guardachevideo.it

Spesso gli stessi milanesi non riescono a stare al passo con la celere trasformazione della città e chi viene da fuori, tornando magari qui dopo mesi, stenta a credere ai cambiamenti che sono costanti e imponenti. Ci sono, tuttavia, dei capisaldi su cui sembra che la città non cambi, qualunque sia l’amministrazione. Alcuni sono ben noti, altri sconosciuti.

Vediamo dunque insieme le cose da sapere prima di trasferirsi a Milano per non incappare in sorprese inaspettate. Sia quelle che fanno storcere il naso, che quelle che fanno esclamare “wow!” 

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Le SORPRESE di MILANO per chi arriva da fuori: 10 (+1) cose fondamentali da sapere per VENIRE A VIVERCI

#1 Non c’è la metro di notte

Credits: @ior_leibler_photography
Metro Milano

È la città della vita notturna, ma i mezzi di notte non vanno. O meglio, ci sono degli autobus notturni che percorrono tutta la città per non lasciare vagabondi o incalliti aficionados della chiusura locali, ma la metro, che poi è il mezzo più comodo è veloce, a un certo punto si ferma. Le corse terminano infatti poco dopo la mezzanotte e riprendono verso le 5.30 del mattino. Non il massimo, per una capitale europea che vuole aspirare a un progresso sempre più distintivo. Chi arriva da una grande metropoli internazionale può restare di stucco per questa cosa che può incidere il modo di organizzare le uscite serali. 

#2 Ci sono parchi che chiudono la sera

Credits: fondoambiente.it – Parco Lago Nord

Altra cosa che sorprende chi arriva dal Nord delle Alpi. Qui ne va della sicurezza. Nel caso si ceda all’irresistibile voglia di una passeggiata notturna a Milano, è possibile farla solo nei grandi parchi irrecintabili di periferia, come il Forlanini, Trenno o il Parco Nord. Per i parchi del centro, come il Sempione o l’Indro Montanelli, invece, è impossibile.  

#3 La raccolta differenziata è una religione

avvenire.it

Il noto dj e conduttore radiofonico Fernando Proce qualche anno fa spopolava con uno spot di promozione del suo programma in radio, uscendo da un finto cassonetto della spazzatura e assicurando che il suo programma faceva (fa) la differenza. Un simpatico sketch che potremmo prendere in prestito per dire che a Milano la raccolta differenziata è sacra. Guai, quindi, anche solo a confondere il colore dei vari rifiuti. Si viene guardati malissimo, sia dai milanesi che da chi non lo è ma vive qui da tempo. Perché qui la differenziata fa la differenza.   

#4 Non solo città della moda, ma anche dello Sharing

Credits: greencity.it

Dal monopattino alle bici, dalle auto al carrello spesa, dagli appartamenti ai passaggi in auto, la moda dello sharing a Milano imperversa da tempo. Chi arriva deve abituarsi in fretta. A Milano tutto è disponibile senza acquistarlo. Fra qualche anno si potrà noleggiare anche l’aria (che per carità, non è certo fra le più salubri d’Italia ma chissà. Un giorno qualcuno potrebbe concepire l’affitto di metri cubi d’aria di montagna puliti a domicilio) 

#5  Tutto può essere spedito e ricevuto comodamente a casa

Credits: www.blogsicilia.it

Alias, perché spostarsi da casa o scendere quando si può spedire e ricevere tutto comodamente a casa? L’innominabile megastore online su cui tutti ormai si servono da anni è oggetto di mille contestazioni (legittime) da chi pensa che abbia impigrito le persone, che abbia massacrato piccoli esercizi commerciali e via dicendo. Ma come si suol dire, un conto è condividere problematiche sociali moderne, e un conto è avere il paraocchi e non ammettere che le cose vadano proprio in un determinato modo: Milano per fortuna o purtroppo è e resterà la capitale italiana ed europea dell’e-commerce e, di conseguenza, del delivery. 

#6 La nebbia non c’è più

Non c’è davvero. Fidatevi. I tempi di Totò e Peppino sono ormai obsoleti come lo stesso periodo storico in cui era ambientato il famoso sketch alla Stazione Centrale “La nebbia c’è, ma non si vede”. Rispetto agli anni’80, grazie soprattutto al cambiamento climatico generale che sta avendo luogo sul pianeta, la nebbia resiste solo nei parchi limitrofi di periferia, ma in centro città ormai non si vede da decadi.  

#7 I Milanesi di origine milanese ci sono ancora

credits: diggintravel.com

Esistono, miei care e cari lettori forestieri. Udite udite, non è vero che a Milano sono tutti o quasi di origine “straniera”. Secondo un sondaggio di metà anni ‘ 2000, i milanesi doc erano tre su dieci. Non ci è dato sapere come siano cambiate le percentuali, ma quel che è certo è che in molti sono ancora convinti che qui ci siano solo persone con origini di fuori Milano. Ogni 10 persone almeno due o tre sono milanesi DOC. 

#8  Tenere la destra sulle scale mobili

credits: traveller.com

La mitica scena di Pozzetto che ne “Il Ragazzo di Campagna” viene sbattuto fuori a calci e spintoni dalla metro di piazza San Babila non è poi così diversa dalla realtà. A Milano le scale mobili, le ciclabili e perfino i marciapiedi sono vie di traffico dove se non tieni la destra rischi insulti.   

#9 A Milano la velocità aumenta

credits: guardachevideo.it

Come sopra. In ognuno dei posti elencati, c’è chi va piano e chi corre al lavoro o all’appuntamento a cui non può far tardi. Trovare una persona che non sia un pensionato che passeggia lentamente a Milano in zone ad alta densità di pedoni, bici o monopattini è raro come una mosca bianca 

#10 Non fare l’imbruttito 

credit: ilmilaneseimbruttito.it

Milano non è imbruttita, anzi. Alla gran parte dei milanesi non piace molto quel tipo di personaggio ironico e stereotipato creato dalla celebre pagina web, la quale ha messo in bocca a tanti non milanesi modi di dire ed espressioni che sono delle macchiette come i personaggi dei film di Vanzina. A quel che mi risulta poi, sono anche tifosi del Milan (ve lo dice un nerazzurro fino al midollo) quindi come potrei perdonarvi se vi ispirate a loro? Datemi retta, amici che verrete presto a Milano. Per trovarsi bene qui non serve comportarsi da imbruttiti

#10+1 Il parcheggio non esiste

L’undicesima chicca che chiude il cerchio di questa squadra di cose da sapere. Potremmo parlare di tutto e del contrario di tutto, ma esattamente come il traffico nel film Johnny Stecchino, c’è una piaga, una grande piaga che stenta a gettare la spugna. Mi avete già capito, vero? Stiamo parlando del parcheggio. Che a Milano, semplicemente, non esiste. Quindi, più che un undicesima cosa da sapere, vi do un bel consiglio. A Milano sono tutti benvenuti, ma vi prego: non veniteci in macchina. Anche perché tra assenza di parcheggi, area B, area C, ZTL varie, è impossibile sfuggire alle multe. 

Continua a leggere con: 5 cose che i milanesi NON SOPPORTANO di Milano

CARLO CHIODO

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Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).