Che fine ha fatto la michetta milanese?

Il tramonto di un simbolo di Milano?

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rugol_milano IG - Michetta

Il pane è un alimento di base che viene consumato in tutto il mondo da molte generazioni. Oltre ad essere un alimento nella dieta umana, il pane ha una storia importante e svolge un ruolo importante nella cultura e nella società. Chi di noi non è mai entrato, almeno una volta nella vita, da un panettiere (o dal prestinè per noi milanesi)? Impossibile trovarne qualcuno. Ma se le generazioni di oggi hanno la possibilità di trovare e scegliere tra svariati tipi di pane, ce n’è uno che è rimasto scolpito nell’immaginario collettivo meneghino e che purtroppo non si trova più così facilmente in giro. Sto parlando della mitica michetta.

Che fine ha fatto la michetta milanese?

# Una storia secolare

credits backmagicit -kaisersemmel

La michetta milanese è un pane tradizionale noto per la sua forma unica tondeggiante e la morbida consistenza della sua pasta. Molto amata nella città di Milano e in tutta la regione lombarda, la michetta ha una lunga e ricca storia che la rende un simbolo culinario dell’arte della panificazione locale.

La sua origine esatta non è del tutto certa, tuttavia, ci sono varie teorie sulla sua creazione. Secondo una di queste, la michetta sarebbe stata inventata durante il Rinascimento, quando le donne aristocratiche dovevano avere un proprio “panino elegante” da sfoggiare per essere accettate nei circoli di alta società. Con l’obiettivo di creare un pane elegante da offrire alle donne, i panettieri milanesi avrebbero creato la michetta con la sua forma particolare e il sapore unico.

Un’altra teoria sostiene che la michetta sia nata dalla combinazione degli ingredienti per il pane con l’aggiunta di strutto, uno dei principali ingredienti utilizzati nella panificazione a Milano. L’aggiunta di strutto renderà la pasta della michetta meno dura e piuttosto morbida, caratteristica che la distinguerebbe da altri tipi di pane. Inoltre, ci sono prove storiche che sulle ricette di panificazione milanesi la quantità di strutto utilizzata era decisamente maggiore rispetto alle ricette di altre regioni.

Tuttavia, nonostante queste teorie, l’origine esatta della michetta rimane ancora un mistero.

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# Il successo meneghino e non solo

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Ciò che è certo è che la michetta è un pane molto apprezzato nella cucina italiana. La sua forma unica, con la crosta croccante e dorata e la morbida pasta interna, rende la michetta un pane molto versatile che può essere apprezzato in molti modi. La sua forma tondeggiante, in particolare, la fa facilmente distinguere da altri tipi di pane presenti in Italia e nel resto del mondo.

La michetta milanese solitamente ha un diametro di circa otto centimetri, con lievito utilizzato per l’impasto che viene lasciato riposare per alcune ore. Grazie alla sua pasta morbida, la michetta milanese è un pane liscio, difficile da tagliare con i coltelli, ma che si spezza facilmente a mano, caratteristica che la rende stuzzicante e piacevole da mangiare.

La michetta milanese si può gustare in numerosi modi, ma spesso viene accompagnata da salumi locali, come salame e prosciutto, oppure da formaggi come il gorgonzola o la crescenza. Altrettanto spesso, viene usata per preparare panini, toast o tramezzini, oppure servita con zuppe e minestre.

In passato, la produzione della michetta milanese era molto limitata, poiché veniva prodotta solo da una piccola ma selezionata cerchia di panifici tradizionali. Oggi, però, molte pasticcerie e panetterie milanese producono la michetta, che è diventata uno dei prodotti di panificazione più amati e noti anche a livello nazionale e internazionale. Infatti, la michetta milanese è stata presente in numerosi programmi televisivi italiani dedicati alla gastronomia e ai prodotti tradizionali.

Inoltre, la diversità delle sue varietà ha permesso la creazione di prodotti a base di michetta, come la famosa “focaccia alla salentina” o la celebre pasticceria “michettina”, un dolce simile a un biscottino piccolo, croccante e molto aromatico.

In ogni caso, la michetta milanese rappresenta un vero e proprio simbolo dell’arte della panificazione milanese, della sua cultura e della sua gastronomia. Senza dubbio, si tratta di un prodotto di panificazione di grande valore che si è inserito nell’identità storica e culturale di Milano. Anche se la sua origine esatta rimane ancora incerta, la michetta milanese è oggi un pane iconico, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Nel 2007 la michetta ha ottenuto dal Comune di Milano il riconoscimento De.Co. che significa “Denominazione Comunale”, assegnato ai prodotti gastronomici tradizionali milanesi. 

# Merce rara

panificiodanelli IG – Michetta

La scomparsa della michetta milanese come pane comune nei negozi di alimentari e nelle panetterie è un fenomeno che ha reso molto difficile trovarla oggi, a differenza di qualche tempo fa.

Uno dei motivi principali di questo declino è il cambiamento delle preferenze dei consumatori, che sempre più spesso cercano alimenti senza glutine o a basso contenuto di carboidrati. Queste tendenze alimentari hanno spinto molte panetterie a ridurre la produzione di pane tradizionale, come la michetta, in favore di prodotti alternativi.

Un altro fattore che ha portato alla scomparsa della michetta milanese è l’industrializzazione del settore del pane e l’aumento del commercio globale. Molte panetterie e pasticcerie artigianali hanno dovuto fare i conti con l’intensa concorrenza di grandi aziende alimentari e dei produttori di pane su scala industriale, i quali sono in grado di produrre grandi quantità di pane a prezzi competitivi.

In particolare, il costo di produzione della michetta è più elevato rispetto ad altre varietà di pane, siccome richiede un maggiore lavoro manuale. Ciò porta ad un prezzo del prodotto finale maggiore rispetto ad altre varietà di pane meno faticose da preparare. Molti consumatori, a causa di questo alto prezzo, preferiscono comprare vari tipi di pane più abbordabili.

Un altro fattore che ha contribuito alla scomparsa della michetta milanese è il cambiamento dei metodi di produzione del pane, usando macchinari specializzati per produrre grandi quantità di pane. Questa nuova tecnologia ha permesso di produrre enormi quantità di pane rapidamente e con un basso costo. Tuttavia, la produzione del pane tradizionale, che richiede ancora il lavoro manuale e l’utilizzo di tecniche di cottura molto selettive, non è in grado di competere con questi costi.

La crescente omogeneizzazione dei prodotti alimentari è un altro fattore che ha portato alla scomparsa della michetta milanese. Molte grandi aziende alimentari producono e distribuiscono prodotti alimentari in grande quantità in tutta Italia e in tutto il mondo, utilizzando un’unica ricetta e eliminando le parti tradizionali. Invalidando la possibilità di acquistare prodotti locali, come la michetta, i consumatori non sono in grado di apprezzare e conoscere questi tipi tradizionali di pane.

Fortunatamente, nonostante la scomparsa della michetta dalle panetterie locali, ci sono ancora molte panetterie e pasticcerie tradizionali di Milano che producono la michetta. Questi panifici artigianali e le pasticcerie sono i custodi della tradizione del pane milanese e continuano a fornire l’occasione per gustare una delle prelibatezze più famose della città.

In conclusione, purtroppo la scomparsa della michetta milanese è un dato di fatto. Sebbene ci siano molte ragioni alla base di questo declino, la michetta milanese resta ancora un simbolo importante della cucina milanese, della tradizione culinaria italiana e della cultura del pane in genere. Ancora oggi, molti panifici artigianali a Milano producono la michetta con le tecniche tradizionali, rendendo possibile gustare quest’unico pane tanto apprezzato dalla popolazione locale.

Continua la lettura con: BREVE STORIA della MICHETTA, il pane di Milano

MICHELE LAROTONDA

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Michele Larotonda
Direttore de Il BARNABÓ, un blog d’informazione di attualità e cultura pop. Ha scritto e diretto cortometraggi che hanno avuto visibilità in manifestazioni specializzate a Milano,Roma e Varese. Autore del format I DUE DELLA STANGATA andato in onda su Radio 2.0. Ha scritto tre romanzi, Il Sognoscuro (Link Edizioni, 2018), Da un’altra parte (Pav Edizioni, 2020) e Tutto quello che non ti ho detto (Pav Edizioni. 2023). Sito web: www.ilbarnabo.it

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