VIA PADOVA: da “tunnel dell’orrore” a GALLERIA d’arte d’accesso a Milano

La nuova porta d’accesso alla città, al mondo

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credits: noloart.altervista.org

Da tunnel dell’orrore a galleria d’arte a cielo aperto. Dal primo settembre il ponte ferroviario di via Padova 89 diventerà “Via Padova Mondo”, il progetto di rigenerazione urbana sostenuto da Pulsee Luce e Gas. Ecco il perfetto connubio tra arte e spazio urbano, ma in cosa consiste?

VIA PADOVA: da “tunnel dell’orrore” a GALLERIA d’arte d’accesso a Milano

# Addio al tunnel da brivido di via Padova

credits: noloart.altervista.org

Milano è in vena di riqualificazioni, ma le novità non si fermano al centro storico: anche via Padova sta per trasformarsi. Il protagonista? è il tanto discusso ponte ferroviario 89. Soprannominato da molti il “tunnel dell’orrore”, questo ponte, che sembra dividere la città, è considerato poco sicuro e per questo evitato perfino da chi ci vive a fianco. Come molte costruzioni urbane trascurate che diventano presto luoghi di degrado e abbandono, il suo destino sembrava essere segnato, ma non sarà così.

Dal primo settembre via Padova dirà addio al suo sottopasso da brividi che si trasformerà in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto: Via Padova Mondo, ecco come si entrerà in città.

# La nuova porta d’accesso alla città, al mondo

credits: noloart.altervista.org

Sarà proprio l’insegna “Via Padova Mondo” ad illuminare la facciata del ponte. Ma è molto più di una semplice scritta, è un vero proprio invito ad entrare, un messaggio per quello che è di fatto uno degli accessi periferici della città.

Sono in molti a portare avanti questo progetto. L’idea nasce cooperativa Comin, sostenuta da Pulsee Luce e Gas, brand di Axpo Italia ideato dalla comunità di via Padova con capofila T12 Lab, ma è anche parte di un più ampio Patto di Collaborazione con il Comune di Milano. L’obiettivo è chiaro per tutti: creare un passaggio accessibile a tutti, una porta d’entrata alla città di Milano che riporti la bellezza nel quartiere rispecchiando la sua essenza: il multiculturalismo.

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# L’incontro fra arte, inclusività e rigenerazione urbana

credits: IG @nolomilano

Già con il nome viene posta enfasi sulla dimensione multiculturale simbolo del quartiere, con l’obiettivo di renderla un segno di riconoscibilità ed orgoglio. L’iniziativa nasce proprio per sottolineare l’importanza della condivisione come strumento di arricchimento, necessario a costruire community di valore.

Il suo obiettivo è infatti quello di creare un dialogo con il territorio, sviluppando al meglio il messaggio di inclusività sociale e di rigenerazione urbana dando identità al quartiere. E come farlo se non attraverso l’arte?

# Dal degrado a un “non luogo” di bellezza

credits: mitomorrow.it

Un vero e proprio cambiamento radicale per trasformare un luogo di degrado in uno spazio sicuro e inclusivo, un “non luogo” della bellezza. Difatti “Il progetto è frutto di un lavoro che mette insieme chi lavora da anni sulla coesione sociale del territorio e artisti di fama internazionale come Pao, Tomoko Nagao e Pablo Pinxit”.

Ad oggi l’opera di rigenerazione urbana del sottopasso è già iniziata con la ripulitura, preparazione e coloritura dei muri, per realizzare poi una gallery di poster art. E da qui ha inizio la vera e propria mostra d’arte che vedrà l’alternarsi di quattro opere sul gigantesco poster di via Padova da settembre 2022 a dicembre 2023.

# Sharing is Caring, il nuovo motto della città

credits: noloart.altervista.org

Una nuova energia sembra circondare questo quartiere e con l’intenzione di attivare processi virtuosi nella comunità, Via Padova Mondo interpreta perfettamente il concetto di «Sharing is Caring» che ha portato Pulsee, simbolo del quartiere, a essere protagonista nell’ambito della sostenibilità e responsabilità ambientale.

Non resta che aspettare la fine dell’estate per godersi una passeggiata artistica nella nuova galleria a cielo aperto e, per chi fosse interessato, a giugno partirà la call to action per cercare gli artisti che si alterneranno sul muro con le proprie opere.

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SARA FERRI

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Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.