VENIWHERE: Venezia la nuova frontiera del Work-from-Anywhere

Rivolto a chiunque avrà il piacere di scegliere la città come propria "base" per un periodo di almeno 6 mesi.

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Ph. Burkard Meyendriesch (Pixabay)

La pandemia ha insegnato a tante realtà che non si può dipendere al 100% dal turismo. Venezia vuole diventare un nuovo punto di riferimento per lo smart working “mondiale”

VENIWHERE: Venezia la nuova frontiera del Work-from-Anywhere

# Veniwhere, perché a Venezia?

Immaginate di essere uno dei tanti lavoratori che, costretti dallo smart working durante la pandemia (diciamo) appena passata, hanno scoperto che, anziché dover lavorare dalla camera da letto, in realtà potreste svolgere il vostro lavoro in qualsiasi angolo del mondo.

Immaginate, inoltre, che una delle città che più vi hanno incuriosito quando ci avete trascorso un weekend, magari a Carnevale, sia Venezia. Vi sarete di certo chiesti: “Come si fa a vivere a Venezia? Chi vive a Venezia? Dove si fa la spesa? Come ci si sposta tra i vari quartieri (sestieri…) della città?”

# Veniwhere, work from Venice

Immaginate infine che un’azienda del calibro di Cisco, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Fondazione Università Ca’ Foscari e la Fondazione Venezia, faccia partire un nuovo progetto, proprio a Venezia: questo prende il nome di Venywhere.

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Credits: @Enzo_Pedrocco(FB)

Lo scopo del progetto è quello di offrire al popolo sempre più numeroso dei nomadi smart workers la migliore esperienza possibile nell’ecosistema veneziano, in maniera totalmente sostenibile. Vuole diventare un collante tra Venezia e chi deciderà di passare un periodo della sua vita in questa fantastica città.

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# veniwhere.it

Il sito istituzionale del progetto conta già più di 15000 visite e più di 1200 iscritti. Proprio nel sito vengono dettagliati i pilastri su cui si basa il progetto e l’interesse verso di esso si sta dimostrando sempre più grande. Il portale ha l’obiettivo di rendere facile l’ “atterraggio” e la permanenza a Venezia a chiunque avrà il piacere di scegliere la città come propria “base” per un periodo di almeno 6 mesi. Consulenza mirata per i primi step legati ai visti e permessi, alla scelta del miglior conto corrente in Italia. Un aiuto concreto nella ricerca di casa, corsi, sport e attività locali. Spazi di lavoro condivisi, networking e volontariato. Il tutto al fine di creare una comunità di persone che vorranno sperimentare un nuovo modo di vivere il lavoro e la città in forma attiva e coinvolgente.

Credits: @massimo_venezia(FB)

#A chi è destinato Veniwhere

La pandemia ha fatto emergere quale sia il rischio, per una città come Venezia, dato dal dipendere al 100% dal turismo. Questo progetto vuole creare delle nuove dinamiche per quanto riguarda la fruizione di Venezia. I target principali a cui Venywhere si rivolge sono quattro:

  • lavoratori dipendenti. Chiunque abbia la possibilità di svolgere il proprio lavoro per periodi prolungati lontano dalla sede dell’azienda per cui lavora, e decide, da solo o in compagnia, di vivere un’esperienza più unica che rara
  • i freelance e i nuovi “nomadi digitali”: liberi professionisti, artisti, o chiunque possa lavorare in qualsiasi angolo di mondo, influenzato dall’atmosfera unica che solo Venezia può offrire
  • aziende interessate a spostare settori interi per periodi prolungati a Venezia
  • gli stessi residenti veneziani, che potranno contare sul progetto come supporto al loro lavoro remoto, facilitandone la permanenza in città
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Credits: @Fabrizia_Vassallo(FB)

# Fondazione Venezia e Università Ca’ Foscari

Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia, sottolinea come Veniwhere rappresenti “una dimensione alla cui crescita la nostra Fondazione continua a contribuire, che renda Venezia capace di attrarre persone con elevato capitale umano, interpreti dei nuovi modelli del lavoro e portatrici di idee e di progetti, a cui offrire impieghi pregiati e accoglierle quali nuovi residenti di una città vivace, inclusiva, contemporanea.”

Massimo Warglien, professore a Ca’ Foscari, ideatore e coordinatore del progetto, aggiunge: “Venywhere vuole contribuire a disegnare il futuro di Venezia come città del lavoro contemporaneo. Venezia offe una occasione unica di integrare lavoro e vita quotidiana, reinventando lo spazio lavorativo”.

# Cisco a Venezia

Dalle parole dell’amministratore delegato di Cisco Italia, Gianmatteo Manghi, si può capire quali siano le garanzie offerte dall’azienda: “per Cisco realizzare un modello di lavoro moderno e inclusivo ha sempre rappresentato una priorità irrinunciabile: lo dimostra il fatto che da sei anni siamo primi nella classifica Great Place to Work“, ha dichiarato. “Era dunque naturale che prendessimo parte in maniera proattiva al progetto Venywhere, grazie al quale avremo modo di testare ulteriormente le nostre tecnologie di collaboration e di raccogliere i dati necessari per definire le linee guida del futuro del lavoro”.

Continua la lettura con: Il WORKOTIUM: lo smart working in un RESORT di LUSSO

LUCIO BARDELLE

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Lucio Bardelle
Nasco a Dolo (VE) nel 1979. Padre padovano, mamma vicentina, cresco nella terraferma veneziana. Studio Economia a Venezia, poi viaggio, per lavoro e per piacere. Vivo una decina d'anni tra Bologna, Lombardia e Roma, poi torno a Venezia. Sono appassionato di musica rock, suono la chitarra e il basso. Scrivo per una associazione locale a sostegno del cittadino (Oltre il muro), creata da Pietro, uno dei miei migliori amici, infortunatosi 15 anni fa durante una partita di calcio.