Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

Secondo il "Government Response Stringency Index" l'Italia risulta la prima al mondo per durezza di restrizioni con 94 punti. 100 significa lockdown totale. Sorpresa invece sui dati della Svezia paragonati ai suoi vicini

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Indice dei livelli di restrizioni di Ourworldata

A chi parla di modello svedese, la critica più frequente è che rispetto agli altri stati scandinavi la Svezia ha registrato più decessi. Ma in base ad un indice che misura il livello di restrizioni adottate da tutti governi del mondo, Finlandia e Norvegia hanno concesso ai cittadini più libertà della Svezia. Risultato? Una gestione ancora più efficace del virus in termini di vite umane e anche l’economia ha registrato perdite minori. Riportiamo qui sotto la traduzione dell’articolo che riporta questa ricerca insieme ai risultati del “Government Response Stringency Index” che indica la gravità delle politiche restrittive. 

Uno studio internazionale: in ITALIA le misure anti Covid più restrittive del mondo. NORVEGIA e FINLANDIA provano che l’approccio svedese FUNZIONA

Pubblichiamo traduzione estratti dell’articolo di Jon Miltimore per “Foundation for economic education” – How Finland and Norway Proved Sweden’s Approach to COVID-19 Works

# Il virus non sembra preoccuparsi delle politiche che vengono messe in atto: Belgio, Spagna e Italia sono tra i paesi più colpiti nella nuova ondata anche se hanno attuato i lockdown più duri

Il coronavirus è arrivato con la sua seconda ondata e molte nazioni in tutto il mondo stanno assistendo ad aumenti allarmanti di casi e morti che in molti casi superano i massimi raggiunti a marzo, aprile e maggio. Dall’inizio della pandemia, i governi di tutto il mondo hanno cercato di domare il virus. Tutti hanno fallito, a vari livelli.

Il virus non sembra preoccuparsi delle politiche che vengono messe in atto. Il Belgio, ad esempio, ha il secondo tasso di mortalità per COVID-19 più alto al mondo anche se ha implementato uno dei lockdown più severi al mondo, con un punteggio di 81,5 su 100. Italia e Spagna hanno avuto lockdown ancora più duri ed entrambi i paesi sono anche tra i più colpiti dal virus. 

# Secondo il “Government Response Stringency Index” l’Italia risulta la prima al mondo per durezza di restrizioni con 94 punti. 100 significa lockdown totale. 

Indice dei livelli di restrizioni di Ourworldata

Grazie a una funzione creata da “Our World in Data”, un team di ricerca con sede presso l’Università di Oxford, si può capire il grado di restrizioni adottate nei diversi Paesi. Mentre la maggior parte del mondo è entrata in lockdown a marzo, i funzionari svedesi hanno scelto di rinunciare hanno optato invece per un approccio “più leggero” che si basava sulla cooperazione con i cittadini, a cui sono stati forniti informazioni sulla salute pubblica e che sono stati incoraggiati a comportarsi in modo responsabile.

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Our World in Data mostra che il rigore della risposta del governo svedese non ha mai raggiunto i 50 punti, con un picco di circa 46 da fine aprile a inizio giugno, mentre Stati Uniti una media di 70 da marzo a settembre e addirittura la Spagna è arrivata a 85 e Italia a 94 punti.

# Nonostante l’approccio soft, la Svezia ha registrato meno morti di Spagna, Belgio e Italia. Ma più dei suoi vicini: Finlandia e Norvegia

Tuttavia, il tasso di mortalità pro capite della Svezia è inferiore a quello di Spagna, Belgio, Italia e altre nazioni nonostante il fatto che non abbia avviato un blocco. Di conseguenza, all’economia svedese è stata risparmiata gran parte dei danni subiti da queste nazioni. Nonostante l’apparente successo della strategia svedese, gli svedesi si sono trovati attaccati perché sebbene la Svezia abbia subito meno morti di molte nazioni europee, ha subito più dei suoi vicini nordici, Finlandia e Norvegia. Questo è vero, ma deve essere contestualizzato.

# Norvegia e Finlandia hanno adottato misure ancora meno restrittive della Svezia, con l’indice massimo a 40 punti

Norvegia e Finlandia hanno alcuni dei tassi di mortalità COVID-19 più bassi al mondo, con 54 morti per milione di cittadini e 66 per milione rispettivamente. Ben al di sotto della media in Europa di 240 per milione e del tasso svedese di 605 per milione. Ciò che questi critici non riescono a capire è che sia la Finlandia che la Norvegia hanno adottato politiche meno restrittive della Svezia per la maggior parte della pandemia, non più restrizioni.

Il rigore delle restrizioni in Norvegia è stato inferiore a 40 dall’inizio di giugno ed è sceso fino a 28,7 a settembre e ottobre. Il rigore delle restrizioni della Finlandia ha seguito un modello simile, fluttuando attorno al 30 per la maggior parte della seconda metà dell’anno, prima di risalire fino a 41 verso la fine di Ottobre. Quindi è vero la Finlandia e la Norvegia hanno un numero di morti inferiore alla Svezia, ma in realtà hanno lasciato ancora più libertà dell’altro Stato scandinavo.

# Anche l’economia dei due Paesi ne ha beneficiato. Nel secondo trimestre la contrazione del Pil di Norvegia e Finlandia è stata inferiore a quella della Svezia e della metà rispetto a quella dell’Unione Europea

Il risultato si è riflettuto anche a livello economico. Nel secondo trimestre del 2020, Norvegia e Finlandia hanno visto le loro economie contrarsi rispettivamente del 6,3% e del 6,4%. Si tratta di circa la metà del calo dell’11,8 per cento dell’Unione europea e ben al di sotto di quello registrato da Spagna -18,5% e Regno Unito -19,1%. È persino inferiore a quello della Svezia, che ha registrato un calo dell’8,6%.

# L’OMS sconsiglia l’utilizzo di lockdown per contenere la diffusione del virus

I lockdown hanno conseguenze impreviste gravi e mortali. Inoltre, si sono dimostrati assolutamente inefficaci nel domare il virus, motivo per cui l’Organizzazione mondiale della sanità ne sconsiglia l’uso. La realtà è che gli esseri umani non sono disposti ad accettare quanto siano impotenti a fermare questo virus. Non sono disposti ad ammettere di non poterlo controllare.

Decenni fa, nel suo discorso di accettazione del premio Nobel, l’economista F.A. Hayek avvertì dei pericoli di tale arroganza. “Se l’uomo continuasse a vivere nell’ignoranza dei limiti della sua conoscenza, genererebbe un “sforzo fatale per controllare la società – uno sforzo che lo rende non solo un tiranno sui suoi simili, ma che potrebbe benissimo renderlo il distruttore di una civiltà … ” Una lezione mai così attuale.

Traduzione estratti dell’articolo di Jon Miltimore per “Foundation for economic education” – How Finland and Norway Proved Sweden’s Approach to COVID-19 Works

Continua la lettura con: Svezia: LIBERI per COSTITUZIONE

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