Una delle RIFORME più ATTESE: i MUNICIPI di Milano

Senza nome, senza identità, senza autonomia

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Le grandi città d’Europa danno grande importanza ai loro quartieri. Chelsea, Kensington, Greenwich, Kreuzberg, Friedrichshain, Christiania… Più identità e autonomia si concede ai quartieri, più si rende attrattiva l’intera città. Questo lo sanno tutti, tranne… a Milano. 

Ogni municipio di Milano è grande quanto una delle principali città della Lombardia, eppure soffre di tre problemi fondamentali, non all’altezza di una città che deve mirare al cuore d’Europa. Vediamoli. 

Una delle RIFORME più ATTESE: i MUNICIPI di Milano

Simili a una media città italiana per numero di abitanti ma privi di identità, di autonomia e di fondi. Questa in sintesi la caratteristica dei 9 municipi di Milano che soffrono di tre problemi principali che zavorrano l’intera città.

#1 Vittime del centralismo

Una delle caratteristiche degli amministratori in Italia è di essere autonomisti contro chi sta sopra e centralisti contro chi sta sotto. Un esempio è la Regione Lombardia. Rivendica poteri e risorse in autonomia dal governo di Roma ma se si parla di dare più autonomia alle città, in particolare a Milano, si tappa entrambe le orecchie. Classico caso di doppiopesismo italico che riguarda anche l’amministrazione comunale. Spesso rivendica più potere dalla regione ma poi tiene in suoi municipi al guinzaglio. Anche se hanno abitanti simili a Bergamo, i municipi hanno a disposizione uno spazio di libertà da amministratore di un condominio. E il budget è di pochi spiccioli. Cosa ridicola e senza alcun paragone se si guarda al di là delle Alpi. E pensare che dare una maggiore autonomia ai municipi potrebbe innescare una sana competizione oltre a consentire che ognuno possa valorizzare le sue diversità distintive. Ma, come detto, la vera rivoluzione per la politica italiana sarebbe la coerenza: chiedere e dare più autonomia, sopra e sotto. Caro Comune, vogliamo dare un segnale concedendo potere ai singoli Municipi?

#2 Confini confusi

Ogni municipio a Milano è uno spicchio che parte dal centro e arriva ai confini della città, per cui nella stessa zona fanno parte aree centrali e zone periferiche. Non si capisce dove ci si trovi e in base a quale principio siano state messe assieme parti della città così diverse tra di loro: la Bocconi con il Gratosoglio, Porta Venezia con Lambrate, Porta Nuova con Dergano, Citylife con Quarto Oggiaro. L’unica con una certa omogeneità è il Municipio 1 che per molti coincide con l’intera Milano. Almeno per politiche attivate. Perché non provare a ridisegnare i confini dei municipi per aree omogenee? Così si potrebbe rispondere in modo più adeguato ed efficace ai bisogni dei propri cittadini. 

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#3 Senza nome

Il terzo problema è il naming: a Milano i nomi dei municipi non ci sono. Sono dei numeri a identificarle.
Quello della scarsa identificazione delle zone di Milano non è un tema marginale, anzi. Dalla maggiore identità delle singole parti della città ne può derivare un miglioramento per l’immagine dell’intera città oltre che stimolare una concorrenza al rialzo sulla qualità della vita nei diversi quartieri. Ecco allora qualche proposta per rendere un po’ meno anonime le zone di Milano. In attesa che si traccino dei confini più sensati.

1: Centro Storico

Il municipio zona 1 di Milano comprende tutto il Centro storico, partendo dal centro geografico di Milano di Piazza Duomo sino alla Cerchia dei Bastioni.
Principali luoghi di interesse: Duomo, Brera, Parco Sempione, Giardini di Porta Venezia, Castello Sforzesco, Quadrilatero della Moda, Ticinese.
Proposta di nome: Centro Storico

2: Martesana

Il municipio zona 2 va da piazza della Repubblica fino a Crescenzago, Turro, Greco e Precotto. Principali luoghi di interesse: Stazione Centrale, Villaggio dei Giornalisti, Naviglio Martesana.
Proposta di nome: Martesana

3: Lambrate – Città Studi


Il municipio zona 3 va da Porta Venezia a Lambrate, passando per Città Studi.
Principali luoghi di interesse: Politecnico, Ortica, Parco Lambro, Corso Buenos Aires, Lambrate.
Proposta di nome: Lambrate – Città Studi

4: East Side (o Distretto Orientale)

Il municipio zona 4 va da Porta Vittoria al parco Forlanini, comprendendo anche porta Romana, Corvetto e Santa Giulia. Principali luoghi di interesse: Parco Forlanini, Porta Romana, Porta Vittoria, piazza cinque giornate.
Proposta di nome: Distretto Orientale 

5: Parco Sud

Il municipio zona 5 va da Porta Ticinese fino al parco Agricolo, passando per Chiesa Rossa e il Gratosoglio. Luoghi di interesse: Abbazia di Chiaravalle, Parco Sud, Bocconi.
Proposta di nome: Parco Sud

6: Naviglio Grande

Il municipio zona 6 va dalla Darsena, fino a Barona, Lorenteggio e Giambellino.
Luoghi di interesse: Darsena, Porta Genova, Naviglio Grande, Iulm, San Cristoforo, Solari
Proposta di nome: Naviglio Grande.

7: Green District

Il municipio zona 7 va da Porta Magenta a Baggio e Figino passando per San Siro.
Luoghi di interesse: San Carlo, Stadio, Parco delle Cave, Trenno, Bosco in Città.
Proposta di nome: Il distretto verde.

8: Sempione

Il municipio zona 8 va da Porta Volta a Quarto Oggiaro, passando per QT8 e il Gallaratese.
Luoghi di interesse: Montagnetta, CityLife, Portello, Chinatown, Lampugnano, Certosa.
Proposta di nome: Sempione.

9: Isola Post Industriale


Il municipio zona 9 va da Porta Nuova a Niguarda e alla Bovisa.
Luoghi di interesse: Porta Nuova, Isola, Parco Nord, Bicocca, Niguarda
Proposta di nome: Isola post industriale 

Continua la lettura con: I 7 quartieri più sorprendenti di Milano

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

1 COMMENTO

  1. La suddivisione venne fatta in base ai collegi elettorali, per garantire il più possibile il successo della coalizione che decise i confini

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