TRAP-ARCH: la nuova frontiera dell’urbanistica milanese?

Alla Triennale si parlerà di come la musica rap e trap fa riscoprire l'architettura dimenticata

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Credits: triennale.org Frah Quintale, Edificio in Piazza Leonardo Da Vinci 3, Milano

Venerdì 16 aprile alle ore 18:00, la Triennale di Milano lancia un evento molto particolare sul proprio canale Youtube: “(T)rap&Architecture”. Si tratta di un incontro digitale che vede come argomento principale come la musica, in particolare quella rap e trap, si unisce alla città di Milano, riferendosi alle sue architetture e in generale al contesto urbano. Il tutto si allargherà in un dibattito politico, antropologico e sociale sulla città e sulla nostra cultura. Ma, com’è descritta Milano nella musica dei giorni d’oggi?

“(T)rap&Architecture”: l’ARCHITETTURA MILANESE incontra la MUSICA TRAP

# Rap e trap: un mix tra cinismo e verità

Credits: orticamemoria.com
Dialoghi: Rap a Milano – Murales Ortica

Quando il rap, ampliato ora anche al trap, iniziò ad affermarsi, era visto come un genere musicale che si potesse adattare solo a contesti di emarginazione sociale. È vero che si tratta di musica che nasce dalle periferie e da contesti degradati, ma che può essere ascoltata da tutti, soprattutto quando la musica diventa un mezzo di denuncia. Se si pensa agli Articolo 31, tra i primi gruppi rap più famosi in Italia, questi cantano: “Milano sguardo distratto” e “Milano Milano quando sono lontano voglio tornare, Milano quando ci sono voglio scappare“. Ma anche i nuovi cantanti spendono parole sul capoluogo lombardo, come Marracash che canta “La mia città è così contemporanea, moderna, dinamica, veloce. Così asettica e piena di design. In due parole: sushi e cocaina”.

# L’architettura milanese diventa lo sfondo delle canzoni

Credits: thesportswear.it
Rkomi videoclip Milano Bachata

Potrebbe apparire difficile pensare ad un legame tra architettura, intesa come rappresentazione di luoghi simbolici e dimenticati, e musica trap o rap. Eppure, in un momento storico dove prevale solo l’incertezza, sia l’architettura che la musica rap e trap hanno innescato un processo di trasformazione radicale. Il connubio, poi, diventa più facile nel momento in cui si pensa ai videoclip delle canzoni dei nuovi trapper o rapper. Con un’attenzione maniacale al background milanese, i videoclip sono diventati lo strumento comunicativo per eccellenza dell’architettura dimenticata. Ed è da questo punto che partirà il digital talk organizzato dalla Triennale con curatrice del progetto Bianca Felicori.

# “(T)rap&Architecture” alla Triennale di Milano

Credits: collater.al
Milano (T)rap&Architecture

L’evento di venerdì 16 aprile, powered by adidas Originals, vedrà come ospiti i cantanti Frah Quintale, Rkomi e The Night Skinny e avrà come obiettivo, oltre a ragionare sulle problematiche della città attraverso la musica, quello di riscoprire i luoghi ormai dimenticati di Milano, dalle periferie ai quartieri centrali. L’idea dell’evento nasce da un interesse personale della curatrice Bianca Felicori, che vuole rappresentare contemporaneamente quella che era, amante della musica rap, e quello che è, architetta. Il dibattito sarà poi accompagnato da una documentazione fotografica e video ad hoc, realizzati da Marco Aurelio Mendia e Van Khokhlov, che hanno seguito i 3 protagonisti in alcuni luoghi di Milano.

Fonti: collater.al

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BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.