Saremo mai PRONTI per le AUTO ELETTRICHE? La TESTIMONIANZA: “Sono una FREGATURA”

La testimonianza di un attuale possessore di auto elettrica. Non troppo entusiasta. In dieci anni risolveremo i suoi problemi?

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Ph. OnzeCreativitijd

L’Unione Europea ha deciso. Dal 2035 circoleranno solo auto elettriche. Quelle a combustibili fossili saranno bannate, con l’unica eccezione delle supercar e delle auto artigianali. La domanda che molti si fanno è: tra dodici anni saremo pronti? Perchè i dubbi sono molti. Come quelli sollevati il 15 febbraio da Francesco Venier, economista dell’Università di Trieste. A cui aggiungiamo la testimonianza di un attuale possessore di auto elettrica. Non troppo entusiasta. 

Saremo mai PRONTI per le AUTO ELETTRICHE? La TESTIMONIANZA: “Sono una FREGATURA”

Ph. andreas160578

Il Prof. Francesco Venier dell’Università di Trieste sul suo profilo illustra le ombre principali sulla scelta dell’Unione Europea di imporre ai cittadini europei l’utilizzo esclusivo di auto ad alimentazione elettrica. 

Venier si chiede se “In dieci anni risolveremo i seguenti problemi?”:

#1 Problemi di fornitura di energia elettrica (+50%)

Elettrificare l’intero parco auto comporterebbe un aumento del consumo di energia elettrica da 302 TWh a 450 TWh (+50%) stiamo costruendo questa capacità?

#2 Costo elevato per famiglie a reddito medio basso

Le auto elettriche attualmente hanno un prezzo più elevato rispetto alle auto a benzina o diesel. Questo comporterà difficoltà per le famiglie con un reddito limitato nell’acquisto di un’auto. Stanzieremo nuovi incentivi e faremo nuovo debito pubblico?

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#3 Tempi di ricarica 10 volte superiori rispetto a un pieno di benzina

La ricarica delle auto elettriche richiede una adeguata infrastruttura. I tempi per la ricarica sono, con i supercharger, 10 volte quelli di un pieno. Decuplichiamo le pompe in autostrada e colleghiamo i “distributori” a cabine da decine di MWh?

#4 Autonomia dimezzata rispetto alle auto a combustione

Le auto elettriche hanno un’autonomia in media dimezzata rispetto a quelle a combustione. Serve un ulteriore raddoppio dei punti di ricarica in autostrada (quindi 20 volte più degli attuali distributori se fossero tutti supercharger). Lo stiamo facendo?

#5 Chiusura aziende e perdita di migliaia di posti di lavoro

Ridimensionamento della filiera: Cancellazione della produzione di motori a combustione interna e delle loro componenti vuol dire chiusura o ridimensionamento di aziende e perdita di migliaia di posti di lavoro. Come impiegare gli addetti licenziati?

Lo stesso vale anche per la “scomparsa di migliaia di posti nei servizi di manutenzione e distribuzione distribuzione carburante. Cosa faranno gli attuali addetti per vivere?”

# La testimonianza di un possessore: “Le auto elettriche sono una fregatura”

Alle domande sul futuro si aggiungono problemi riscontrati da chi già possiede un’auto elettrica, come Roberto Girardi, presidente di AIPI FVG, che riporta questa testimonianza:

“Da un anno sono possessore di una auto Full Electric di ultima generazione: una Peugeot E-208 con una batteria da 50 KWh.
Mi sono fatto convincere dalle fandonie raccontate sul fatto che le auto elettriche sarebbero molto più convenienti di quelle con motore termico. Ebbene, posso dire con certezza, scontata sul mio portafogli, che le auto elettriche sono una colossale fregatura.”

# La fregatura delle colonnine: “costano il doppio rispetto alla rete domestica”

Queste le motivazioni di tale conclusione tranchant:
“Innanzitutto voglio spendere una parola sulla indegna malafede speculativa rappresentata dal costo addebitato all’utente per la energia erogata dalle colonnine pubbliche.
A fronte di un costo medio della energia domestica pari ad € 0,52/KWh, ho dovuto riscontrare che per le ricariche alle colonnine pubbliche viene praticato un costo pari ad euro 0,89/KWh, ovvero quasi il doppio.”

# Ci vuole mezza giornata per fare una piena ricarica

“Riguardo poi alla infruibilità delle auto elettriche, faccio presente che i motori elettrici di nuova generazione necessitano di batterie con una capacità di almeno 40kwh, che, a causa della rilevanza di tale capienza, necessitano di essere ricaricate quasi esclusivamente presso i punti di ricarica veloce visto che, con una ricarica lenta, per raggiungere il 100% ci vorrebbero almeno 14 ore.
Quindi il problema della scarsissima disponibilità di punti di ricarica pubblici viene enormemente acuito dalla necessità di accedere esclusivamente ai punti di ricarica veloce, che sono circa il 20% della totalità.”

# Se si fa un lungo viaggio con un’auto elettrica ci vuole il doppio del tempo

“Da ciò deriva che se devi fare un viaggio, o ti prendi due giorni per fare 400 km oppure ti fermi almeno un paio di volte per ricaricare nelle postazioni di ricarica veloce, con una attesa per ogni ricarica di minimo un’ora (purtroppo anche la storia che con 20 minuti si raggiunge l’80% della ricarica è un’altra fandonia: ce ne vogliono almeno 40).”
 
“Si aggiunga poi che sulla rete autostradale italiana i punti di ricarica veloce sono rarissimi, il che significa che ogni volta che si ha bisogno di ricaricare si deve uscire dall’autostrada e percorrere a volte diversi chilometri aggiuntivi per raggiungere la postazione.
In sostanza un viaggio che con un motore termico richiederebbe tre ore di percorrenza, con un motore elettrico, se si è fortunati a trovare le colonnine funzionanti e libere, se ne impiegano almeno sei!”
 
I problemi di ricarica sono noti. Ma le auto elettriche sono davvero più economiche nel loro utilizzo?

# A parità di chilometri, una carica elettrica costa 4 volte un pieno di GPL e dopo 8 anni l’auto vale zero

Mettiamo a paragone una piccola utilitaria con batteria da 40kWh ed autonomia di 170 km (che è la reale autonomia su percorso extraurbano rispettando i limiti di velocità, alla faccia della autonomia di 350 km dichiarata dalla casa), con la stessa utilitaria con motore termico a benzina e Gpl:
A) un “pieno” di energia effettuato collegandosi ad una utenza domestica costa € 20,80 (€ 0,52 x 40kwh = € 20,80);
B) un “pieno” di energia effettuato collegandosi alle colonnine pubbliche costa € 35,60 (€ 0,89 x 40kwh = € 35,60);
C) un pieno di 40 litri di benzina costa € 74,40 (€ 1,86 x 40lt = € 74,40);
D) un pieno di 40 litri di Gpl costa € 29,44 (€ 0,736 x 40lt = € 29,44).
Nel paragone va considerato un “piccolo particolare”: con un pieno di energia si percorrono al massimo 170 km, mentre con un pieno di benzina si percorrono almeno 680 km (considerando un consumo medio di 17 km/l) e con un pieno di Gpl se ne percorrono 560 (calcolando un consumo di 14 km/l).
E qui casca l’asino:
– costo a km di una ricarica domestica = € 0,122 (€ 20,80 ÷ 170km = € 0,122)
– costo a km di una ricarica pubblica = € 0,217 (€ 35,60 ÷ 170km = € 0,209)
– costo a km di un pieno di benzina = € 0,109 (€ 74,40 ÷ 680km = € 0,109)
– costo a km di un pieno di Gpl = € 0,052 (€ 29,44 ÷ 560km = € 0,052).
 
Quindi, tirando le somme, un pieno di carica elettrica alla colonnina costa il quadruplo di un pieno di GPL.
 
Il tutto senza considerare che una auto elettrica costa il 30% in più rispetto ad una pari modello termica e che una auto termica può durare anche 15 anni mentre una auto elettrica all’esaurimento delle batterie o della garanzia sulle medesime (dopo non più di 8 anni) vale zero.”

Continua la lettura con: “Volevo un’auto elettrica ma dopo un solo giorno di prova ho comprato un Diesel”

LA FENICE

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2 COMMENTI

  1. Ho capito che sei anti-EV, ma vista la disinformazione, ecco un po’ di correzioni, con risposte alle tue domande:

    #1: Si, si sta facendo. ti svelerò un segreto, ogni paese migliora la sua produzione di energia ogni anno, di solito. In Italia tra il 2021 e il 2022 è stato un 4% di incremento sul consumo. In 10-11 anni, arrivi tranquillamente al 50% totale.

    #2: Ti svelo un altro segreto! Anche lo smartphone quando è uscito i primi anni costava tanto. Poi i prezzi sono scesi. Sembrerà incredibile, ma è successo, succede, e continuerà a succedere uguale per le macchine elettriche!

    #3: ad oggi non c’è alcuna necessità di decuplicare le stazioni. Ce ne sono abbastanza per il parco auto EV in circolazione (ma stanno aumentando, proprio per prevenire questo problema). Tra 10 anni è molto probabile che il problema non si porrà nemmeno (batterie stato solido, battery swap, autonomie aumentate, ecc.)

    #4: c’è un benzinaio ogni 25km per il termico. Succederà uguale per l’EV. Non vedo alcun problema. Non c’entra nulla l’autonomia (per ora dimezzata) dell’EV.

    #5: Si chiama progresso. Aziende/mestieri muoiono, se ne creano altri. Ma magari per te ha senso tornare all’età del cavallo, prima ancora delle macchine termiche. Ci hai mai pensato ai poveri stallieri disoccupati ?

  2. Poi parliamo delle fandonie scritte da Roberto Girardi:

    #1: Già ora i prezzi non sono più quelli di 0.89€
    Stanno scendendo. 2 anni fa erano la metà. Stiamo pagando l’aumento dell’elettricità.
    Chiaro che non puoi pagarla come a casa, eh.
    Ma puoi fare un abbonamento, e pagare molto meno. Questo con quasi tutte le colonnine.

    #2: ci sono 3 velocità di ricarica, non 2. Quella lenta è corretta, ma è la presa shuko, di casa. Quindi non so te, ma significa che posso sempre aver la macchina carica di mattina quando parto, se la lascio caricare di notte. Anche senza wall box.
    Quella intermedia ti carica in 4-6 ore, non 14. Tutte le colonnine fanno questo tipo di ricarica.
    Quella rapida in 30-45 minuti.
    Se fai lunghi viaggi usi quelli rapidi. Se non li fai, non hai bisogno di ricarica rapida.

    #3: che strano oh.. io per fare 400 km li faccio in 4 ore, anche con l’EV.
    Ne faccio anche 1000 se voglio in 10 ore.
    Sarò marziano io o è in malafede l’articolo ? (domanda retorica).

    #4: il costo energia elettrica è fluttua tanto in questi ultimi mesi, ma ora si sta assestando / abbassando nuovamente.
    Se paghi abbonamenti o ricarichi a casa, paghi parecchio meno. Paghi anche meno del GPL sempre se hai il fotovoltaico a casa.

    Se vuoi mi puoi intervistare. Numeri alla mano io ho risparmiato e continuo a risparmia svariate migliaia di Euro ogni anno, anche con l’aumento del costo elettricità, da 2 anni a questa parte.
    Questo non significa che l’EV non abbia difetti o punti negativi. Ma io non tornerei mai indietro. Il che non significa comprarsi la prima EV che il tuo concessionario ti propina in mano.

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