SAN MARINO: da quasi mille anni simbolo mondiale di LIBERTÀ

“Vi lascio liberi da ambedue gli uomini”

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Credits: @visitsanmarino IG

Già nel suo motto, la Serenissima Repubblica di San Marino, o semplicemente San Marino, ha un riferimento alla libertà: nella bandiera e sullo stemma la parola latina è proprio “Libertas.

Fondata il 3 settembre del 301 da Marino, un dalmata in fuga dalle persecuzioni di Diocleziano contro i cristiani, la terra ospitava la comunità che nacque sul Monte Titano. Ecco il motivo per cui San Marino è anche detta “la Repubblica del Titano”. Poi, fu donata da una certa Felicissima, ricca proprietaria terriera riminese, alla comunità stessa, che la nominò “Terra di San Marino”.

SAN MARINO: da quasi mille anni simbolo mondiale di LIBERTÀ

# La libertà e l’indipendenza, dono di un Santo

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Secondo la leggenda, San Marino avrebbe pronunciato, poco prima di morire, la frase “Vi lascio liberi da ambedue gli uomini”, riferendosi all’Imperatore ed al Papa.

Questa frase è stata ritenuta il fondamento della piena indipendenza della Repubblica, già quando la richiesta di tributi proveniente da un convento nei dintorni di Pesaro fu respinta in quanto “Il Santo li ha lasciati liberi”.

# “Non dipendere da nessuno”

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Risale grossomodo all’XI secolo il motto “nemini teneri, “non dipendere da nessuno”, ancora oggi sinonimo dell’anima di San Marino. Infatti, già dall’anno 1000 le terre intorno al Titano si governavano da sole, attraverso l’Arengo, istituzione che riuniva i capifamiglia e deteneva il potere legislativo, esecutivo e giudiziario.

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Tuttavia, le sempre maggiori necessità amministrative resero l’Arengo di fatto ingestibile, affidando al Consiglio Grande e Generale un potere sempre maggiore. Ed è dal 1243 che furono istituiti i Capitani Reggenti, che gestivano il potere amministrativo e giudiziario e che rappresentavano San Marino anche all’estero.

Un’altra data simbolo è il 1291: il Papa riconobbe finalmente San Marino. E, nel 1351, fu dichiarato libero Comune.

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Pur avendo iniziato ad agire come emanazione dell’Arengo, il Consiglio Grande e Generale ha visto crescere il proprio potere e si è sempre preoccupato di avere fra i suoi membri un’equa rappresentanza della città e del contado. Al crescere del potere, è cresciuta anche la responsabilità.

Il XV secolo ha visto anche l’unica espansione del territorio sammarinese. Ad oggi, il Titano è una repubblica con un’estensione di circa 62 chilometri quadrati e circa 34 mila abitanti.

Dal 2008, l’UNESCO ha riconosciuto San Marino come Patrimonio dell’Umanità in quanto “testimonianza di una repubblica libera già dal XIII secolo”. Infatti, la costituzione sammarinese risale al 1600 ed è la più antica al mondo. L’unicità di San Marino si vede anche nella doppia datazione dei documenti ufficiali. Pensate, oltre alla data gregoriana si indica solitamente anche la data a partire dalla fondazione della Repubblica con la formula d.f.R., ossia dalla “fondazione della Repubblica”.

# L’autonomia e l’indipendenza sammarinese nei secoli

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La libertà sammarinese “da ambedue gli uomini” venne dimostrata in diverse occasioni. Per esempio, il tentativo di annessione da parte dello Stato Pontificio, animato dal Cardinale Giulio Alberoni, fallì grazie all’interessamento delle altre potenze d’Europa e delle proteste ante la Santa Sede.

E fu in epoca napoleonica che il Titano si guadagnò la stima dell’Imperatore dei Francesi, che si offrì addirittura di ampliarne i domini fino al mare. I Capitani Reggenti dell’epoca rifiutarono, volendo preservare l’unicità della loro Repubblica. Ma continuarono a rispettare il Grande Corso, che dispose anche di far mantenere l’esenzione dai tributi per San Marino.

La libertà sammarinese si è espressa anche nella neutralità che il Titano ha mantenuto durante le due guerre mondiali, pur attirandosi le ire di alcuni dei potentati d’Europa e venendo bombardata per errore dagli Alleati. Questi erano stati informati che i tedeschi controllavano il Titano, cosa mai avvenuta.

Invece, durante la Prima guerra mondiale, alcuni volontari sammarinesi scelsero di arruolarsi con l’Italia, in quanto la promessa di conquista della Dalmazia avrebbe sottratto Arbe all’Impero Austro-Ungarico, isola natale del Santo che diede origine alla Repubblica.

# San Marino e l’Italia

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I rapporti di San Marino con l’Italia sono disciplinati dalla “Convenzione di Amicizia e Buon Vicinato”, stipulata nel 1939 e successivamente aggiornata, modificata e integrata. Sono stati generalmente più che buoni, tranne che in alcuni casi, come quando il Ministro dell’Interno, Mario Scelba, bloccò militarmente il Titano, finché i piani per un casinò, appena aperto, non fossero stati abbandonati. Gli accordi del 1953 tra Italia e San Marino sancirono la rinuncia da parte del piccolo Stato al casinò e ad un’emittente televisiva, che poi nascerà nel 1991 in joint venture con la Rai.

San Marino è un esempio di come la forza di un’idea di libertà ed indipendenza, se ben seguita, coltivata e protetta con intelligenza, può durare secoli ed ottenere risultati assolutamente spettacolari.

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ANTONIO ENRICO BUONOCORE

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Antonio Enrico Buonocore
Traduttore di lingua inglese ed esperto di fondi europei, crede fermamente che la cultura salverà il mondo. Una parola alla volta, se necessario.