SALA scrive all’EUROPA: “città più eque e più green”. Nessun cenno all’AUTONOMIA e a poteri all’altezza di una città internazionale

La richiesta di Sala è di ricevere finanziamenti per avere città più eque, sostenibili e verdi. Iniziativa ambiziosa che però, forse, è ricca di richieste di facile consenso ma priva di una visione più coraggiosa e necessaria. Quella di richiedere che le città abbiano più potere in Europa, in particolare Milano che, rispetto alle altre metropoli di cui Sala fa da portavoce, di poteri non ne ha nessuno

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Credits: repubblica.it - Beppe Sala

Mossa a sorpresa del sindaco Sala. Nella veste di sindaco di Milano e di rappresentante del C-40, che riunisce le più importanti metropoli mondiali, si è rivolto alla Merkel appena diventata Presidente del semestre europeo per chiedere che i fondi del Recovery Fund vadano investiti nelle città e utilizzati al 100% per politiche green.

La richiesta di Sala è di ricevere finanziamenti per avere città più eque, sostenibili e verdi. Iniziativa ambiziosa che però, forse, è ricca di richieste di facile consenso ma priva di una visione più coraggiosa e necessaria. Quella di richiedere che le città abbiano più potere in Europa, in particolare Milano che, rispetto alle altre metropoli di cui Sala fa da portavoce, di poteri non ne ha nessuno. Anche perchè in questa emergenza, il pericolo maggiore per Milano più che da politiche poco green viene dalle politiche messe in atto dal governo di Roma, a cui Milano sta delegando una fetta importante del suo futuro. Perchè il sindaco continua a far finta di niente e lasciare che Milano sia completamente impotente e lasci ogni decisione che la riguarda nelle mani dei governanti regionali e nazionali?  

SALA scrive all’EUROPA: “città più eque e più green”. Nessun cenno all’AUTONOMIA e a poteri all’altezza di una città internazionale

Pubblichiamo articolo di Piero Colaprico per “La Repubblica” – Sala: “Ho scritto a Merkel, i soldi del Recovery Fund premino le città green”

# L’appello del Sindaco di Milano “Finanziate solo i progetti che vanno nella direzione della sostenibilità ambientale”

Una lettera alla cancelliera federale della Germania Angela Merkel e al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ex primo ministro del Belgio. La firma Giuseppe Sala, mayor of Milan , a nome del C-40, l’organizzazione che riunisce i primi cittadini di quaranta città internazionali. Ne è il portavoce: e, in meno di trenta righe lancia un doppio appello. Una sorta di “Fidatevi di noi”, che guidiamo le grandi città e vediamo con i nostri occhi quello che succede. E quindi, di rilancio: finanziate solo i progetti che vanno nella direzione della sostenibilità ambientale.

L’idea base dei sindaci è dunque ottenere una svolta “green” nelle scelte politiche del post-Covid. E che queste scelte, partendo dall’Europa, possano influenzare il resto del pianeta. Il ragionamento è lineare. In Europa e nel mondo i sindaci hanno rappresentato “la prima linea” durante la pandemia da coronavirus e nelle loro strade ne hanno subito gli effetti. Non che sia finita, ma “la nostra ambizione”, guardando al futuro, è – si legge nella lettera ai due leader internazionali – offrire rapidamente una ripresa, che dev’essere “forte, ecologica e giusta”. Quindi, l’obiettivo è “fare in modo che la società che esce dalla crisi del Covid sia migliore”.

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Link: Lettera C40

# “Considerate l’opportunità che i fondi del Recovery vadano ai Paesi, ma possano premiare progetti che partono dalle città”

Spiega Sala, intervenendo a Radio Popolare: “Ho scritto alla cancelliera, che ha la presidenza di turno del Consiglio europeo: abbi fiducia nelle città perché stanno facendo questa battaglia, quindi considerate l’opportunità che i fondi del Recovery vadano ai Paesi, ma possano premiare progetti che partono dalle città“. “Se ci ascolteranno, non so – aggiunge il primo cittadino – ma la nostra organizzazione è forte, ci sono sindaci rilevanti da tutto il mondo e continueremo a spingere in questa direzione“. Ed ancora: Le città vogliono essere protagoniste perché pensano di essere un esempio sulle azioni che si possono fare sulla sostenibilità“.

Da tempo, il C-40 ha creato una task-force e ha un’agenda di priorità. Con questa lettera, emerge l’idea di chiamare i governi nazionali, le banche centrali e le istituzioni a condividerla. Quindi, il Consiglio europeo di oggi e domani “è un’opportunità“, si legge nella lettera, per mostrare la leadership globale e provare a migliorare la salute del pianeta. Quindi “l’Unione europea deve decidere un budget realmente verde, con il 100 per cento dei fondi per la ripresa” che vada ad aiutare de-carbonizzazione e a ridurre l’inquinamento.

# “Richiamiamo i leader europei a fare investimenti prioritari nelle città resilienti e nella sostenibilità, in infrastrutture di trasporto pubblico e di energia pulita”

Noi – scrive Sala a nome dei sindaci – richiamiamo i leader europei a fare investimenti prioritari nelle città resilienti e nella sostenibilità (…) e in infrastrutture di trasporto pubblico e di energia pulita per assicurare che gli investimenti creino società e comunità più inclusive e giuste e che finiscano gli investimenti pubblici in combustibili fossili“. La lettera ha un allegato, che specifica meglio ogni passaggio. Per esempio, la parte del trasporto pubblico, propone di “agevolare l’acquisto di bus elettrici» e favorire “spostamenti in bicicletta e a piedi“. E, a proposito di energia pulita, si chiede ai governi nazionali di “interrompere con decisione l’investimento nelle industrie ad elevate emissioni di CO2 e che impegnano combustibili fossili“.

A maggior ragione dopo la sofferenza globale da Covid, e la crisi economica che ne deriva, c’è la voglia degli amministratori pubblici delle metropoli di farsi sentire di più, ribadisce il sindaco-rappresentante della compagine di C-40. Un ruolo guida che, come puntualizza Sala, “è un riconoscimento per la nostra citta‘”. “Siamo pronti a lavorare con voi – è ancora l’appello rivolto a Merkel – e non vediamo l’ora di collaborare per una Europa più verde, più salutare, più sicura e più equa“.

Leggi articolo originale: La Repubblica

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