MONOPATTINI in sharing a Milano: si rischia lo STOP

Il TAR di Milano impone un nuovo stop ai monopattini elettrici in sharing della città

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Il TAR di Milano impone un nuovo stop ai monopattini elettrici in sharing della città. Secondo i giudici era sbagliato dall’inizio il criterio con il quale furono accolte le manifestazioni di interesse delle società candidate a gestire il servizio.

MONOPATTINI in sharing a Milano: si rischia lo STOP

# Il ricorso presentato dalla società Lime, esclusa dagli operatori, a monte dello stop

La società americana Lime aveva presentato ricorso contro la mancata assegnazione del servizio come operatore di sharing di monopattini in città, e tra le numerose contestazioni contenute nel ricorso il TAR accoglie quella sul criterio cronologico adottato per selezionare i vincitori. La Giunta milanese, infatti, selezionò come società autorizzate Helbiz, Bit e Wind in base all’ordine temporale con cui fu presentata la documentazione richiesta e in base a questo secondo il TAR non venne garantito “l’interesse pubblico e quello dell’utenza di poter beneficiare del miglior servizio possibile“.

Nel dettaglio la sentenza del TAR non solo annulla la determina dirigenziale del 2 dicembre 2019, quella con cui fu approvato l’elenco degli operatori autorizzati, ma anche l’Avviso Pubblico lanciato dal Comune il 25 ottobre dello stesso anno e la delibera della Giunta comunale datata settembre 2019 che fissa i criteri di selezione. “Il fatto che l’attività di noleggio di dispositivi per la micromobilità elettrica non sia stata qualificata dal Comune come attività di servizio pubblico non deve far ritenere che lo stesso Comune possa completamente disinteressarsi degli interessi che interferiscono con essa“. Per i giudici  sarebbe stato necessario adottare “una serie di accorgimenti volti ad assicurare che la scelta degli operatori da ammettere alla fase sperimentale ricadesse su coloro che, non solo garantiscano uno standard minimo di qualità, ma siano anche in grado di garantire il miglior servizio possibile“. In conclusione per il TAR “è evidente l’inadeguatezza del criterio cronologico prescelto dal Comune, criterio che, come correttamente rileva l’interessata, affida la selezione al caso“.

# Cosa succederà ai monopattini in circolazione?

La giunta di Milano ha dato incarico all’Avvocatura di Stato per avere un’interpretazione della sentenza e valutarne le conseguenze ed è scontato un contro ricorso, ma il rischio concreto è che i monopattini elettrici in sharing debbano debbano subire un ennesimo stop alla circolazione. Infatti non sarebbe la prima volta, perché in principio fu proprio il Comune a mettere in standby i servizi di sharing già attivi in città in quanto ancora essente una normativa nazionale a riguardo. In seguito a gennaio, con la notifica del ricorso presentato al TAR e arrivato adesso a sentenza, con un parziale accoglimento, che rimette nuovamente in dubbio un servizio di micromobilità entrato a pieno titolo nel nuovo sistema di trasporto individuale post Covid-19. 

Vedremo ora cosa succederà ai 6 operatori presenti a Milano e ai 2.250 monopattini in condivisione che circolano sulle strade della città.

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Fonte: vaielettrico.it

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.