L’EVOLUZIONE dei TRENI della METRO di Milano

Vediamo i modelli che hanno segnato la storia e quelli che segneranno il futuro della metropolitana meneghina

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Il primo convoglio della metropolitana milanese ha compiuto il viaggio inaugurale con i cittadini il 1° novembre del 1964. Da allora i treni si sono evoluti stando al passo con lo sviluppo della città. Vediamo i modelli che hanno segnato la storia e quelli che segneranno il futuro della metropolitana meneghina. 

L’EVOLUZIONE dei TRENI della METRO di Milano

# I treni “Tradizionali” a “sagoma intera”

Le prime elettromotrici della linea 1, 2 e 3 sono conosciute con il nome di “Tradizionali”, e sono state realizzate in serie differenti ed entrate in servizio alle inaugurazioni delle diverse linee tra il 1964 e gli inizi degli anni ’90. I convogli della M1 detteranno gli standard per la costruzione del materiale rotabile per tutte le linee delle metropolitane italiane costruite “a sagoma intera” dagli anni ’60 in poi.

#M1 dalla serie 100/200 alla 600/700

Credits: arcgis.com – Immissione M1 in Castello

Per la linea M1 furono costruite in 9 diversi lotti dal 1962 al 1989, dalla serie 100/200 alla 600/700, con le prime serie che presentavano i fari sporgenti, una soluzione abbandonata in quelle successive. Oggi rimangono in servizio quelli del 4º-5º lotto e del 7º-9º lotto revampizzati.

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#M2 dalla serie 300/400 alla 500, le prime pensate per un servizio suburbano

Credits mentelocale – Treno M2 1973

I convogli per la M2 furono costruiti in 4 diverse serie (divise in 6 lotti) dal 1970 al 1991, i treni dei primi 4 lotti erano dotati di sole tre porte per lato e la seduta trasversale in quanto pensati per il servizio suburbano visto che inizialmente la M2 era in prevalenza fuori dal centro città, e quindi con la necessità di ospitare più passeggeri seduti rispetto alla M1. Dal 2011 quasi tutti i treni sono stati revampizzati, mentre tra il 2018 e il 2020 le vetture “Tradizionali” sono state accantonate con l’entrata in servizio dei nuovi Leonardo.

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#M3 dalle serie 8000 alla 8100 con i primi treni intercomunicanti

Credits: @milanotrasporti
metro san donato – Serie 8110

I treni della M3, dalle serie 8000 a 8100, sono stati costruiti in due lotti distinti (divisi in tre serie) dal 1989 al 2004. Sui tutti i treni a sinistra e a destra della veletta sono presenti degli indicatori luminosi a forma di freccia che indicano il lato di apertura porte. La serie 8100 è stata la prima ad avere le carrozze intercomunicanti nella metropolitana milanese.

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# 2009: arriva MeNeGhino, il primo treno di nuova generazione

Credits: ilpost.it – Meneghino linea gialla

Nel 2009 ha debuttato nella metropolitana milanese Meneghino, un soprannome coniato interponendo alle tre lettere dell’acronimo MNG (Metropolitana di Nuova Generazione) le vocali e ed aggiungendo in finale due sillabe per ottenere il termine MeNeGhino. Prodotto da AnsaldoBreda e da Firema, circolano su tutte le linee pesanti: 20 sulla M1, 15 sulla M2 e 11 sulla M3. Il convoglio misura 105 metri, è composto di 6 casse ognuna dotata ogni dotato di 8 porte elettroniche per un totale di 24 per lato. Il primo treno della metropolitana a recuperare energia elettrica durante la frenatura, fino a un massimo del 50%. 

# 2014: Leonardo, l’evoluzione del Meneghino

Credits marco.colombini77 IG – Leonardo al Deposito Atm San Donato

L’ultimo modello di treno entrato in funzione per le prime due linee metropolitane è stato “Leonardo”, a dicembre 2014, l’evoluzione del Meneghino. Le caratteristiche sono le medesime, salvo essere più lungo di 2 metri, mentre a livello estetico il cambiamento è sostanziale. I profili frontali sono in evidenza, con una cornice del colore che racchiude il logo ATM e si chiude sopra i faretti che tornano leggermente sporgenti. Le livree sono di due tipologie sia per la M1 che per la M2. Le sedute sono più essenziali, con un unico blocco ondulato, le pareti bianche e sono ridotti gli ostacoli visivi. La flotta di treni si compone di 72 treni: 26 per la M1 e 46 per la M2. 

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# I treni della M5

Credits Atm – Metro M5 nel deposito

I treni della M5, essendo questa linea la prima di Milano con un sistema di guida driverless, non prevedono la cabina per l’autista da nessun lato del convoglio, ma solo un pannello di controllo da usare in caso di emergenza. A differenza delle tre linee “pesanti” M1, M2, M3, le banchine sono lunghe solo 50 metri contro i 110 delle prime tre linee di Milano, e i treni impiegati sono quindi più corti. I convogli di tipo “MAAB” (Metrò Automatico AnsaldoBreda) delle serie 5550 hanno solo 4 casse e misurano infatti 48 metri di lunghezza per 2,65 di larghezza. Un’altra caratteristica distintiva è il fatto che le carrozze hanno anche sedute a salotto e altre richiudibili. Ad oggi sono 21 i convogli in servizio sulla M5. 

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# I futuri convogli della M4

Treno M4

I treni della futura M4 saranno sostanzialmente identici a quelli della linea M5. Le uniche differenze riguarderanno la livrea esterna, dove il bianco non sarà più il colore predominante, la lunghezza sarà di 50,5 metri invece di 48 e non saranno presenti sedute a salotto. Il numero di convogli previsti a regime, quando la linea sarà interamente operativa, è di 47.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.