Il piccolo CINEMA di paese che continua a proiettare FILM senza pubblico

Da quando è iniziato il lockdown non ha mai smesso di proiettare film

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Credits: Stefania Bortolotti Google

Bassa pianura bolognese. Di questi tempi spesso avvolta dalla nebbia, dove il silenzio si fa ancora più pesante specie in quest’epoca in cui tutti i luoghi di cultura e di intrattenimento sono chiusi. A far sentire il rumore e la vita ci pensa allora un piccolo cinema di paese, il Mandrioli. Ecco la sua vicenda.

Il piccolo CINEMA di paese che continua a proiettare FILM senza pubblico

# Non si viene non solo per vedere un film, ma per vedere un film al Mandrioli

Credits: streetview google

Il proprietario del cinema Mandrioli, a Cà Dé Fabbri in provincia di Bologna ci mise piede per la prima volta quando era uno studente e da 17 anni questo luogo porta con sé titoli spesso introvabili e processioni di persone che arrivano qui non solo per vedere un film, ma per vedere un film al Mandrioli.  

  

# Da quando è iniziato il lockdown il cinema Mandrioli non ha mai smesso di proiettare film

Credits: Stefania Bortolotti Google

Vedere un film al Mandrioli però da tempo non è più possibile come nel resto d’Italia. Qui nella bassa pianura bolognese il silenzio si fa ancora più pesante anche a causa delle nebbie che rendono l’atmosfera ancora più ovattata, per questo il titolare Moris Donini ha deciso di continuare a proiettare film a porte chiuse: per non far mancare al paese le voci dei personaggi.

Credits: Stefania Bortolotti Google

Ogni sera, dalla cabina di regia sulla strada fa partire una pellicola e si distende a guardarla nel buio della sala, nell’attesa che prima o poi anche il pubblico arrivi a riempirla. La voce dei film del cinema Mandrioli si è alzata durante il festival di Sanremo, menzionato dai membri dello Stato Sociale insieme agli altri luoghi della cultura in Italia a cui è stata spenta la voce. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.