BOLOGNA è la città con il portico più LUNGO del MONDO (con lo zampino del DEMONIO)

Il lungo porticato: un percorso di purificazione o di dannazione

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Credits: jenna.on.trail IG - Portico di Bologna

Tra i record del capoluogo emiliano questo è uno dei più suggestivi. Scopriamo per quanto si estende e quale simbolo rappresenta.

BOLOGNA è la città con il portico più LUNGO del MONDO (con lo zampino del DEMONIO)

# Il capoluogo emiliano è conosciuto anche come “la città dei portici”, oltre 100 km tra centro storico e le aree fuori porta

Credits: marta_sicuranza IG – Portici Bologna

Bologna è riconosciuta come la città dei portici, da qualsiasi parte ci si giri nel centro storico noterete come questo tipo di architettura assieme alla scelta dei mattoncini rossi per la costruzione di molti edifici sia un elemento caratterizzante della città. Ce ne sono di tutti gli stili e dimensioni e la loro lunghezza complessiva supera i 100 km: 42 nel centro storico e 62 contando quelli delle aree fuori porta, i primi edificati in maniera indipendente da privati nell’alto Medio Evo. Tra tutti, 12 tratti sono stati selezionati con un’accurata ricerca tra quelli centrali e quelli più periferici e candidati per entrare a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco: entro l’anno si saprà l’esito.

Tra questi c’è il portico più lungo del mondo, di via Saragozza, che dal centro porta fino al Santuario della Madonna di San Luca sovrastando addirittura la strada all’altezza dell’Arco del Meloncello.

# Via Saragozza, il portico da record: lungo quasi 4 km con 489 scalini e 666 arcate, numero simbolo del demonio

Credits: Ma Broru – Flickr – Portico di Bologna

Il portico di Via Saragozza è il più lungo del mondo, costruito nel XVII secolo per agevolare la processione che porta l‘effige della Madonna con Bambino da San Luca fino alla Basilica di San Petronio, misura infatti 3.796 metri, con 666 arcate, 15 cappelle e servono 489 scalini per percorrerlo tutto.

Credits: ale_samo_92
IG – Arco Bonaccorsi

La partenza è dall’Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza e l’arrivo è sulla cima del Colle della Guardia, dove si eleva il celebre Santuario della Madonna di San Luca. Una curiosità sul numero delle arcate, il 666 non sembra per nulla casuale, ma al contrario conterrebbe un forte simbolismo: la strada che si snoda giù dal colle della Guardia rappresenterebbe il demonio schiacciato dalla Madonna durante la sua discesa dal Santuario di San Luca.

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# Il Santuario di San Luca è la meta finale della camminata, usata anche come percorso di purificazione

Credits: Vanni Lazzari – Flickr Santuario di San Luca

La meta finale della camminata sotto il portico è il santuario di San Luca, costruito in un sfarzoso stile barocco e al cui interno si può vedere l‘effigie della Madonna col Bambino.

Credits: viaggiosostenibile.com – Portico di via Saragozza

Questa camminata è spesso usata anche come percorso di purificazione o pegno da pagare per gli sbagli commessi, sia perché si raggiunge il complesso religioso sia perché dopo la faticosa salita c’è una splendida ricompensa ad aspettarvi: il panorama di Bologna dall’alto con i suoi tetti rossi e i suoi colli.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.