il nuovo muro di Berlino

Un effetto collaterale del passaporto vaccinale

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Il muro di Berlino serviva per proteggere la disinformazione del gruppo sovietico dalla civiltà occidentale, considerata un mostro diabolico di depravazione.

I tedeschi dell’est erano convinti che dall’altra parte ci fossero malati, drogati, delinquenti, e quindi il loro sistema li preservava dal contagio del male dell’occidente. Mentre tra chi viveva a Ovest non c’era nessuna preoccupazione per il contatto con quelli dell’Est.
La censura viene da chi ti vuole proteggere e in nome di questa protezione l’autorità vuole decidere al posto tuo.

Questo potrebbe succedere anche con il passaporto vaccinale. Se dovesse realizzarsi l’intenzione di consentire il libero accesso a viaggi, cinema, impianti sportivi e, in generale, consentire piena libertà di movimento e di lavoro solo a chi ha ricevuto il vaccino, si potrebbe riprodurre virtualmente in Europa quello che accadeva con il muro di Berlino.

Ci sarebbe un’Europa con cittadini di serie A e un’Europa con cittadini di serie B. Configurando una nuova forma di selezione degli individui sulla base dell’adesione alle strategie sanitarie stabilita dall’autorità.
I cittadini di serie A saranno tutti quelli che accetteranno la protezione offerta dal sistema per avere più sicurezza e per poter tornare a una vita normale.
I cittadini di serie B saranno quelli che saranno disposti a rinunciare a tutto tranne che alla libertà di scelta.
In nome della maggiore sicurezza l’Europa farà ritorno a un passato di discriminazioni?

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