Ikea sviluppa Höga, l’AUTO elettrica che possiamo MONTARE da soli (video del concept)

400 pezzi da assemblare in una forma insolita e con un prezzo leggerissimo

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Credits: https://www.tomshw.it/

Ikea ci ha oramai abituati a nuovi e rivoluzionari prodotti ma quello che non ci si aspettava è che potesse prevedere di vendere tra i suoi scaffali, in un futuro prossimo, una automobile. 

Ikea sviluppa Höga, l’AUTO elettrica che possiamo MONTARE da soli (video del concept)

# 400 pezzi da assemblare in una forma insolita

Da un’idea del designer statunitense Ryan Schlotthauserin, in collaborazione con la Renault, è in fase di sviluppo una vettura che sarà composta da poco meno di 400 pezzi da assemblare per potersi poi metter al volante pronti a qualunque spostamento. Sarà un modello versatile, pensato per qualunque esigenza, mosso da un motore elettrico e con una forma decisamente insolita con i suoi 230 centimetri di altezza e 180 di lunghezza.

# Il precedente: il New York Taxi di Giugiaro

Per i cultori della storia automobilistica la memoria va alla concept car New York Taxi, progettata dalla italdesign di quel genio di Giorgetto Giugiaro. Sviluppata sullo chassis del furgone F12 Alfa Romeo la vettura prevedeva un telaio base al quale abbinare diversi allestimenti e, soprattutto, era studiata per poter ospitare fino a 6 passeggeri anche con difficoltà motorie oltre che velocipedi e altro ancora senza che i passeggeri dovessero compiere particolari evoluzioni per salire e scendere dal mezzo. Questa premessa è doverosa perché, senza togliere alcun valore al progetto franco-svedese, va riconosciuta l’originalità, anche relativa, dei disegni di Giugiaro.

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# “Höga”: prezzo e caratteristiche

Tornando alla vettura IKEA per la quale è stato scelto il nome “Höga” che nella lingua scandinava vuol dire alto, pare avrà un prezzo al pubblico di 5300 euro, decisamente economica rispetto a qualunque vettura, specie se propulsa con motore elettrico e sempre che si decida di produrla, cosa al momento non data per scontata.

Si prevede venga consegnata in una scatola in legno di circa un metro di altezza il cui peso al momento non è indicato, e probabilmente la parte relativa alla funzione meccanica sarà un unico blocco già montato. La vettura si presterà perfettamente per uso privato ma anche per il car sharing data la versatilità d’utilizzo.

# Stile Bauhaus

Certamente la filosofia del mezzo ha una notevole influenza della corrente Bauhaus, famosa in terreno teutonico tra il 1920 e la fine del 1933 per il suo stretto legame con il razionalismo e il funzionalismo. Inoltre, tipico di IKEA, sposa la praticità portata spesso all’estremo anche se, in questo caso e come già accennato, si eviterà di far applicare oltre misura i clienti montando pezzi di motore o ingranaggi vari servendo la base del veicolo già completamente assemblata.

Continua la lettura con: le mini case di Ikea

ROBERTO BINAGHI

Leggi anche: Renault e IKEA lavorano a Höga, la macchina elettrica che ti puoi montare da solo

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.