I quartieri storici della prostituzione a Milano

Oltre un secolo fa, assieme ai quartieri eleganti della borghesia, si trovavano quelli più loschi e malfamati caratterizzati da osterie di bassa lega e bordelli

0

Oltre un secolo fa, assieme ai quartieri eleganti e rinomati della piccola borghesia, si trovavano quelli più loschi e malfamati caratterizzati da osterie di bassa lega e bordelli. Fu grazie alla legge emanata da Cavour nel 1859 che a Milano ebbe inizio la storia delle case chiuse. Ripercorriamo quelle torbide vicende. 

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

I quartieri storici della prostituzione a Milano

# La nascita delle case chiuse a Milano

bordello di brera
bordello di brera

Tutto ha inizio quando Cavour nel 1859 emanò una legge che permetteva la nascita di bordelli gestiti direttamente dallo Stato italiano, che si sarebbe occupato anche dell’aspetto sanitario e igienico, come era già successo con Napoleone Bonaparte dopo aver conquistato l’Italia settentrionale. Successivamente, con l’unificazione dell’Italia nel 1861, la legge trovò estensione anche nel resto delle regioni. 

# Quali erano i quartieri a “luci rosse” della città

milanoguida.it – Tariffario esposto in una casa chiusa

Si trovavano nelle aree più povere della città, come il Verziere, “decantato” nella poesia “La Ninetta del Verziere” da Carlo Porta, nelle vicinanza dell’attuale Università Statale.

Il Castelletto, in piazza Beccaria, era uno dei bordelli più popolari: la prostituzione era sì legale, ma le donne rischiavano multe salate se sorprese ad adescare i clienti in pubblico. Tra l’attuale Piazza Diaz e Santo Stefano c’era il Bottonuto, dove le prestazioni costavano 5 lire il giorno, fino a 10 nel caso di un albergo a ore. In via Vittoria Colonna il prezzo saliva a 50 lire, ma era incluso il pranzo, mentre in zona Porta Ticinese per trascorrere qualche ora con una ragazza presso il vicolo Calusca, il bordello che si trovava dietro la chiesa di Sant’Eustorgio, bisogna fare richiesta al protettore locale, il “menacapi”

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# La case chiuse più belle: con salottini privati e specchi sui soffitti

BreraLuciRosse

Nonostante i bordelli non fossero di i luoghi più rinomati, ce n’erano alcuni che si distinguevano per la loro bellezza, come quelli attorno a via Disciplini, che potevano offrire un salottino privato ai propri clienti, e quelli in via San Pietro all’Orto, vicino alla chiesa di San Carlo, le cui camere avevano degli specchi sul soffitto. Le case chiuse di via Chiaravalle invece erano molto apprezzate dagli alleati nella seconda guerra mondiale.

Continua la lettura con:

BOTTONUTO, il quartiere a LUCI ROSSE milanese (che non conosce più nessuno)

Brera era il centro della prostituzione milanese

I tre BORDELLI di Brera, quando era la Pigalle di Milano

MILANO CITTA’ STATO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Iscriviti: ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 


Articolo precedenteLa palla di cannone nel muro: un reperto straordinario della storia di Milano… da valorizzare
Articolo successivoAutonomia: Venezia chiede super poteri al Governo

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome