Berlino studia l’ABBONAMENTO OBBLIGATORIO al trasporto pubblico: un’idea anche per MILANO?

"Un biglietto cittadino" per tutti i berlinesi per finanziare nuove linee della metro. E se facessimo lo stesso per costruire circle line e M6?

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Il senato della capitale tedesca ha messo a punto uno studio che ipotizza i modelli di finanziamento migliori per finanziare l’espansione dei servizi di bus e treni in città. Tra questi l’abbonamento obbligatorio per tutti i cittadini. Si potrebbe replicare anche a Milano?

Berlino studia l’ABBONAMENTO OBBLIGATORIO al trasporto pubblico: un’idea anche per MILANO?

La mappa della metro di Berlino
La mappa della metro di Berlino

Nonostante l’estesa rete di trasporti che comprende una circle line, 10 linee ed un’estensione di 482 chilometri, circa 5 volte più di Milano, Berlino sta programmando future estensioni di linee metropolitane e servizi di autobus. Per finanziare questo obiettivo la coalizione rosso-verde al governo sta valutando l’introduzione di un cosiddetto “biglietto cittadino” per tutti i berlinesi, un biglietto che non sarebbe altro che abbonamento annuale di carattere obbligatorio che avrebbe validità per la BVG e la S-Bahn, pagato da tutti i cittadini della capitala tedesca. La proposta arriva da un’analisi non ancora pubblicata sul futuro finanziamento del trasporto pubblico locale (ÖPNV) commissionata dall’Amministrazione dei trasporti del Senato, a disposizione del Berliner Morgenpost, il costo annuale avrebbe un importo massimo di 761 euro.

In alternativa c’è l’ipotesi di un’ulteriore tassa di trasporto pubblico per i turisti, visitatori di Berlino dovrebbero pagare una tassa tra i cinque e gli otto euro a persona a notte, così come l’introduzione di un pedaggio urbano, per chiunque arrivi in centro con la propria auto dovrebbe poi pagare tra i cinque e gli otto euro al giorno.

# Tutte le estensioni in progetto per la U-Bahn

Credits jakob5200-pixabay – Metro Berlino

Il finanziamento attraverso una o più tra queste modalità previste dallo studio servirebbe per l’ampliamento di quattro linee metropolitane della U-Bahn:

  • il collegamento della Urban Tech Republic fino a Tegel con una succursale della U6,
  • l’espansione della U7 a est da Rudow al nuovo aeroporto BER
  • il prolungamento sempre della U7 ad ovest fino a Heerstraße Nord 
  • l’estensione della U8 al quartiere Märkische.

Tra le altre proposte c’era quella di estendere l’U1 da Warschauer Straße a Ostkreuz, una delle più grandi stazioni ferroviarie regionali in Germania che così avrebbe anche una connessione alla rete della metropolitana.

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# In attesa dell’autonomia Milano potrebbe far sua l’idea berlinese

Circle line Milano
Credits: wikipedia.org – Circle line Milano

Milano è in fase di completamento della sua quinta linea metropolitana, la linea M4, e nei prossimi anni vedrà la partenza dei cantieri di raddoppio della linea M5 fino a Monza oltre alla messa in servizio della semi-circle line. Per realizzare queste infrastrutture ha dovuto però chiedere finanziamenti statali e regionali, che coprono quasi l’intero costo dei progetti, nonostante un residuo fiscale monstre di quasi 40 miliardi, a causa dell’impossibilità di gestire le proprie risorse generate sul territorio. Non avendo le competenze della Regione non può nemmeno partecipare direttamente ai bandi europei.

Nonostante queste opere in cantiere però a Milano servirebbero molte più infrastrutture , come una circle line (sul modello berlinese) e la M6, oltre a un servizio migliore tipo rendere operativo H24 il sistema di metropolitane come succede già a Berlino e in altre metropoli. Purtroppo, a differenza di queste città, Milano sconta il fatto di non avere autonomia gestionale e finanziaria per programmare investimenti straordinari: questo sarebbe possibile applicando l’art. 132 della Costituzione Italiana che consente a territori con almeno un milioni di abitanti di richiedere lo status di Regione, in questo di prima Città Regione italiana.

Continua la lettura con: Milano in MENO TEMPO: le linee progettate e quelle che servirebbero per raggiungere Milano con più velocità

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.