I BORGHI del VINO in Italia assolutamente da visitare

Un viaggio allo scoperta di uve antiche e borghi medievali

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Carema. Credits: montemaletto_carema IG

Un viaggio allo scoperta di uve antiche e borghi medievali. 

I BORGHI del VINO in Italia assolutamente da visitare

# A Carema, nel Canavese, si produce il Carema Doc, una delle più piccole produzioni d’Italia – Piemonte

Credits sandropisani_com – Carema

Carema è un borgo di circa 800 abitanti, tra Piemonte e Valle d’Aosta, dove si produce un vino dai sorsi aromatici e colori dal rubino al granato: Carema Doc, che con poco più di 20 ettari ha una delle più piccole produzioni d’Italia ed è tutelata come presidio slow food. Il paese è circondato da terrazzamenti eroici, in uno spettacolare anfiteatro naturale, tra muretti in pietra a secco e strutture a pergola, chiamate topie, sorrette da caratteristiche colonne in calce e pietra. Attraversato dalla via Francigena, l’antico borgo medioevale è anche la porta del Sentiero dei Vigneti, itinerario panoramico ad anello che domina la Dora Baltea e la conca di vigneti per quattro chilometri.

 

# Giglio di Castello è famoso per il suo vino bianco Ansonica – Toscana

Credits joe_sebastiani – Giglio Castello

A Giglio Castello, borgo arroccato su una collina a 405 metri di altitudine sull’Isola del Giglio, viene prodotto l’Ansonica, il vino tratto dall’uva locale a bacca bianca. Oggi sono rimasti solo 25 degli oltre mille ettari vitati di un tempo, ma vale la pena una visita una breve passeggiata tra sughere e pini per raggiungere questo minuscolo appezzamento di località Saetta. Una volta arrivati, oltre a poter degustare dell’ottimo vino, si potranno scorgere i contorni della Corsica, di Montecristo e dell’Elba.

 

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# Nel 2011 il Casavecchia di Pontelatone è diventato DOC – Campania

Credits tripadvisor – Pontelatone

Sui colli a nord di Caserta, in Campania, nasce il Casavecchia di Pontelatone che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di vino DOC nel 2011. Si caratterizza per un profumo intenso e persistente e i suoi sentori di liquirizia, carrube e sottobosco. Nel borgo di Pontelatone, dove viene prodotto, è presente ancora la torre medioevale  con la porta d’accesso. Se dopo un buon bicchiere di vino si vuole proseguire un viaggio nella storia si può visitare la frazione Treglia, l’antica Trebula, passeggiando intorno alle mura ciclopiche costruite dai Sanniti.

 

# I borghi calabresi dove si produce il Bivongi Doc – Calabria

Credits francis_mike_92 IG – Bivongi

Nella Calabria sud-occidentale, a 700 metri d’altezza sul monte Consolino, troviamo le vigne dove si produce il “Bivongi Doc”. Nel piccolo borgo di Bivongi dove viene prodotto questo vino rosso calabrese, si può visitare e essere ospitati in un antico monastero Greco-Ortodosso che risale al X secolo ancora abitato e l’antico stabilimento termale dei Bagni di Guida percorrendo la salita che porta alla cascata del Marmarico, la più alta della regione con i suoi 144 metri.

Credits desidera.gianlucapaolisso IG – Stilo

Ma ci sono altri territori compresi nella Doc Bivongi: Stilo, gioiello a pianta quadrata ricco di affreschi disteso a gradinate sulla pietra tufacea, Mesciacqua a 350 metri d’altezza e infine Caulonia, piccolo paesino dell’entroterra.

 

Fonte: Viaggi Corriere

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.