Le 7 COSE che IMBARAZZANO i MILANESI

A Milano ci sono molte regole sociali implicite. Ma quali sono le cose che bisogna assolutamente evitare per non fare imbarazzare un milanese? Ecco la top 7

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credit: Ivan Aleksic/Unsplash

A Milano vigono delle regole sociali implicite che se non vengono rispettate imbarazzano e spesso infastidiscono i cittadini. Ma quali sono le cose che bisogna assolutamente evitare? Ecco la top 7.

Le 7 COSE che IMBARAZZANO i MILANESI

#1 Chi guida piano, non parte subito al verde e tiene il cappello in macchina

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Regola numero uno a Milano: al semaforo appena scatta il verde si parte senza perdere tempo e non si intasa il traffico guidando lentamente, perché il milanese è sempre di fretta. E poi c’è il prototipo dell’imbranato alla guida: chi non toglie il cappello in macchina (probabilmente over 70). Pensa andare in giro con qualcuno che non parte subito al verde, guida piano e tiene su il cappello…

#2 Chi urla dal balcone per comunicare con qualcuno in strada

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Immagina: dopo una lunga riunione di famiglia per confrontarsi sulla lista della spesa, decidi di avviarti verso il supermercato. Qualcuno in casa però si illumina, a scoppio ritardato, e si accorge di aver dimenticato proprio quella cosa lì, quella cosa importante. Allora esce sul balcone e urla “prendi anche le uovaaaaa”. Non ti sembra di aver già vissuto questa scena? PROBABILMENTE NO. Perché i milanesi non sopportano chi comunica dal balcone alla strada senza usare il citofono. Non siete il Papa.

#3 Chi non parla inglese, ma finge

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Oggi essere di Milano vuol dire essere internazionale e non parlare inglese non è accettabile. Ma il milanese tollera ancora meno chi l’inglese non lo sa, però finge e utilizza parole anglofone piuttosto casualmente, come si estraggono i numeri della tombola. Quando sai che qualcuno l’inglese lo parla come Renzi ma dice sempre call, pitch, smart, networking, asset… ma va a ciapà i rat.

#4 Chi ci mette troppo per rispondere a messaggi o mail

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La comunicazione tramite mail o messaggi per il milanese di oggi è fondamentale e deve essere efficiente oltre che efficace. Una variabile determinante è il tempo: non si può rispondere dopo una settimana. E’ un po’ come se chiedessi a qualcuno tra quanto passa il treno e lui ti rispondesse quando il treno è già partito. Rapidità.

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#5 Chi guida il monopattino in mezzo al traffico

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Andare in giro per la città, soprattutto ad orario di punta, è come muoversi in una giungla e poi ci sono loro: gli intrepidi monopattinisti che guidano in quegli strettissimi spazi tra una macchina e l’altra. L’automobilista che vede i monopattini che gli sfrecciano a fianco è consapevole che tutti gli altri automobilisti stanno pensando proprio le sue stesse cose. E allora come può il milanese non imbarazzarsi per loro?

#6 Chi in una conversazione capisce cose semplici in tempi biblici

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A Milano non si usano troppo le metafore o i giri di parole, si cerca di andare dritti al punto sempre per la ricerca di efficienza. Le conversazioni tra milanesi non sono enigmatiche eppure c’è sempre qualcuno che anche per capire cose piuttosto semplici ci impiega tempi biblici. Dis’ciules.

#7 Chi tenta di superare le code

credit: dissapore.com

Tralasciando il periodo storico non particolarmente caratterizzato da code interminabili ovunque, si sa che bisogna muoversi con anticipo per non arrivare in ritardo a causa delle code. Eppure non tutti sembrano capire che il milanese è un orologio umano, calcola ogni minuto e anche i secondi se necessario, e provano a superare la coda. E non fraintendiamoci, il problema dei milanesi non è la cortesia. Il problema dei milanesi sono le tempistiche. A meno che tu non abbia ricevuto una chiamata da tua moglie che sta per partorire mentre tu sei in fila al supermercato, non azzardarti a superare il milanese.

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ROSITA GIULIANO

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Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.