Milano è una città moderna, all’avanguardia, che guarda al futuro e che nei prossimi anni continuerà a trasformarsi. Tuttavia, non va dimenticato che la città meneghina ha anche un lungo passato ricco di storia, che si riflette non solo nei suoi monumenti e nella sua arte, ma anche e soprattutto nei borghi che la costellano.

Milano, anche se spesso i suoi grattacieli e le recenti riqualificazioni possono farlo dimenticare, è composta da almeno 70 borghi storici che raccontano un diverso lato della città. Alcuni di questi erano un tempo comuni distaccati da Milano, altri erano dei semplici quanto affascinanti cascinali. Fatto sta che molti di questi complessi stanno andando in rovina, abbandonati dal Comune, o comunque non ricevono la dovuta attenzione.
Alcuni di questi borghi sono stati raccontati nel libro “Milano. La città dei 70 borghi” di Roberto Schena, con fotografie di Ettore Tamagnini. Sono piccoli angoli di una Milano che resiste al tempo che passa, dei quali questa è solo una selezione:
ASSIANO (Municipio 7)

Con una storia che risale alla dominazione romana, Assiano è un borgo circondato da parcheggi e centri commerciali che continua a mantenere la propria natura selvaggia, anche se lasciato a se stessa. “Scampato” alla riqualificazione dell’Expo, questo territorio è formato da 450 ettari di prati, popolati da cicogne, gazze ladre e aironi: un cascinale che resiste all’espansione edilizia.
CHIARAVALLE (Municipio 5)
Un’abbazia medievale circondata dalla campagna, un luogo che sembra sospeso nel tempo: è Chiaravalle, una zona che fa in tutto e per tutto parte di Milano, anche se a vederla sembra che non abbia niente a che fare con il resto della città.
GHISOLFA (Municipio 8)
Un tempo questa zona faceva parte dei Corpi Santi, un comune che fino al 1873 comprendeva le cascine e i terreni agricoli che circondavano Milano. Oggi i milanesi riconducono a quest’area solamente il cosiddetto Ponte della Ghisolfa, ma un tempo era la sede di una cascina particolarissima, costruita durante il XIX secolo con le sembianze di un castelletto medievale. Purtroppo durante il Secondo Dopoguerra la cascina venne demolita e oggi, al suo posto, è stato costruito il parcheggio di un supermercato.
MACCONAGO (Municipio 5)

In questa zona rurale si trova un castello a pianta quadrata addirittura più antico del Castello Sforzesco, costruito tra il 1330 e il 1340 dalla nobile famiglia Pusterla. Dopo un lungo periodo di abbandono, oggi la piccola fortezza viene utilizzata per eventi, cerimonie e ricevimenti.
MUGGIANO (Municipio 7)
Fino agli ultimi anni del secolo scorso, Muggiano (dal nome romano “Modianus”) era una zona rurale formata da numerose cascine. Oggi invece è un quartiere residenziale, con tanto di centro sportivo all’avanguardia. Rimangono tuttavia le medievali Cascine Guascona e Guasconcina.
QUINTO ROMANO (Municipio 7)

Come molti altri toponimi milanesi, il nome di “Quinto Romano” indica la distanza che separa questo borgo dal centro della città: cinque miglia romane. Ancora oggi mantiene un aspetto prevalentemente rurale e si trova in mezzo a quattro importanti aree verdi di Milano: il Parco delle Cave, il Boscoincittà, il Parco di Trenno e il Parco Sud.
QUINTOSOLE (Municipio 5)

Di fianco a Via Ripamonti e poco prima del comune di Opera si trova il borgo di Quintosole che, pur trovandosi dell’area metropolitana di Milano, è parecchio isolato dal resto della città. Purtroppo in stato di abbandono, questo borgo è dotato di edifici antichi e pittoreschi, come una casa risalente al Medioevo, un casino di caccia del XV secolo e una piccola chiesa del Seicento.
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VANESSA MARAN

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