Il prima ed ora di PIAZZA SAN BABILA. Qual è più bella?

Piazza San Babila è stato un simbolo di diverse epoche nella storia di Milano

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Credits: www.pinterest.it

Ci sono piazze, talmente suggestive, che non possono non essere visitate per comprenderne il rilievo storico. Però, ce ne sono altre che, pur sbandierando agli occhi dei passanti un notevole valore architettonico, devono essere raccontate.

Una di queste è Piazza San Babila, un luogo che racconta la storia e la cultura di Milano. Insomma, è come un libro: al suo interno si possono leggere le vicende del passato fino ad arrivare ai giorni nostri, quando è diventata simbolo di una città più vivace e modaiola.

Infatti, in 40 anni, Piazza San Babila è stata teatro dello shopping, di eventi di attivismo politico, dei tanto amati aperitivi milanesi, delle nascite di sottoculture giovanili di massa…

E tutto questo l’ha fatta cambiare. Non è più la Piazza San Babila di una volta, ma è il cuore dell’attuale Milano glamour. Qual è la versione più bella?

Il prima ed ora di PIAZZA SAN BABILA. Qual è più bella?

# Inizialmente fu solo uno slargo davanti alla Basilica, ma il primo grattacielo di Milano fu realizzato qui

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Inizialmente, non si trattava di una piazza, ma di uno slargo davanti alla Basilica dedicata a San Babila Vescovo. Su di esso si affacciavano le Case Veneziane che, costruite nel 1859, volevano omaggiare le costruzioni lagunari, a seguito della mancata annessione di Venezia all’Italia.

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Ma poi, dagli anni 30, nacque Piazza San Babila, un esempio perfetto di architettura fascista: riusciva a trasmettere a chi la osservava un forte senso di severità ed austerità. E, al posto delle Case Veneziane, fu realizzato da Gio Ponti un massiccio edificio in contrapposizione con ciò che sarebbe sorto sull’altro lato: il primo grattacielo di Milano, la Torre Snia Viscosa. Con i suoi 60 metri di altezza, non fa sicuramente concorrenza agli attuali giganti architettonici, ma fu sicuramente quanto di più futuristico si potesse progettare all’epoca.

Torre Snia Viscosa. Credits: @vittoriocastracane IG

# Anni settanta: quando la politica si faceva in piazza 

Credits: storiedimenticate.it

Purtroppo, durante la Seconda guerra mondiale, Piazza San Babila fu colpita dai bombardamenti. Ma, nonostante questo, l’inconfondibile linea architettonica fascista sopravvisse.

E dagli anni Sessanta entrò nel vivo della storia politica milanese: al civico 13 di corso Monforte, i dirigenti del Movimento Sociale Italiano aprirono una sede della Giovane Italia che, grazie alla sua posizione centrale, fu da subito molto frequentata. Ma, all’università Statale, si iniziavano a sentire le voci dei giovani che parlavano di rivoluzione. Per intenderci, iniziò la battaglia tra comunisti e fascisti.

Non bastò chiudere la sede di corso Monforte: i ragazzi rimasero in San Babila, dando vita ai Sanbabilini. Fu un periodo di scontri sempre più violenti che, in 5 anni, mise la piazza al centro delle trame oscure della storia recente.

# Piazza San Babila fu il primo simbolo dei paninari e della Milano da bere

Credits: milano.corriere.it

A partire dal 1975, la San Babila nera iniziò a svanire grazie all’opera di “bonifica” avviata da polizia e carabinieri.

Ma poi, nel 1981, quando la piazza sembrava sulla buona strada per recuperare la sua quotidianità, si verificò un’altra vicenda, all’apparenza insignificante, ma che segnò per sempre anche il contesto italiano. Infatti, fu inaugurato Burghy, il primo negozio di hamburger d’Italia e la moda esplose.

I “Paninari” segnarono l’avvento di una nuova epoca, quella della Milano da bere, del Drive In.

# Il cambiamento, anche architettonico, è insito nella storia che evolve

Credits: beethecity.com

Quindi, come tutte le piazze italiane, anche Piazza San Babila è stata il cuore del fermento politico e della crescita culturale della sua città. Non si tratta solo di architettura che muta nel tempo, ma della storia che evolve.

Oggi, Piazza San Babila è il cuore della Milano glamour, con i suoi negozi, con i suoi bar, con i giovani che ancora si incontrano qui, esattamente come in passato… Nulla è cambiato, se non l’ammodernamento degli edifici, che devono stare al passo con una città che corre continuamente. Grazie speciale a: storiedimenticate.it.

Continua la lettura con: La strana FONTANA di Piazza San Babila e il suo significato misterioso 

ALESSIA LONATI

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Alessia Lonati
Studentessa di Management e Design dei Servizi, i libri e la musica ispirano le mie giornate. È il dialogo con le altre persone ciò che amplia la mia conoscenza del mondo: mi consente di scoprire sempre nuove realtà. Una mia convinzione è "Panta rei", tutto scorre.