Design in Metropolitana: 5 cose per cui la Linea 1 di Milano è unica al mondo

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Chissà se i visitatori del Fuorisalone si sono accorti di essere stati letteralmente trasportati dal design.

Non è cosa nota a tutti, infatti, che tra i disegnatori e autori della metropolitana meneghina c’è uno dei massimi ‘Compassi d’Oro’ della storia italiana, Franco Albini.

Coadiuvato da Franca Helg,insieme a Bob Noorda, Albini ha disegnato e inaugurato la prima linea della metropolitana il 1° novembre 1964, “dando vita a uno standard che ha fatto scuola in tutto il mondo“, commentava la maison Nava in occasione dei 50 anni dell’infrastruttura meneghina e che alla ‘metro’ ha pure regalato un orologio da collezione (foto cover).

Ma questa non è l’unica straordinaria coincidenza tra il mezzo pubblico numero uno di Milano e il Design.

#1. A Franco Albini e a Bon Noorda si deve il disegno del primo logo della metropolitana, quello ben rappresentato in questa fotografia della Stazione di Amendola Fiera (1963 circa).

#2. Il sistema di Albini (progetto tecnico, disegno e comunicazione) della Linea 1 della metropolitana, la prima ad essere realizzata, rappresenta tutt’oggi un pionieristico esempio di sistema unificato che integra elementi architettonici, grafici e d’arredo.
Per la prima volta a Milano il design veniva utilizzato per la realizzazione di un servizio pubblico. Prima di lei, solo l’aeroporto di Heathrow, a Londra, aveva seguito un vero e proprio progetto di segnaletica.

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#3. Il font (il carattere) utilizzato per i nomi delle linee e delle stazioni è il Noorda, una versione personalizzata dell’Helvetica, ideato di nuovo da Bob Noorda.

#4. I colori della prima linea della metropolitana, bianchi e rossi, sono i colori di Milano.

#5. I tondini grigi della pavimentazione vennero testati sulla resistenza ai tacchi delle signore.


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Paola Perfetti
Giornalista, content editor, pr, social media manager. Dopo aver avviato alcune start up editoriali ho preso l'arte – in cui sono laureata – e non l'ho messa da parte: nel 2009 ho fondato Milanoincontemporanea.com. Perché sono innamorata cotta di Milano.