Le 7 tappe imperdibili dell’ART WEEK a MILANO

Miart dal 1 al 3 aprile a Milano. Ecco la lista delle rassegne della settimana dell'arte da non lasciarsi sfuggire secondo la selezione di Elle Decor

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credits: IG @miartmilano

Milano si trasforma in una galleria a cielo aperto: dal 1 aprile a domenica 3 torna Miart a cura di Nicola Ricciardi. Dedicata al tema Primo movimento, l’esposizione fieristica milanese apre la stagione con oltre centocinquanta gallerie. Una 26esima edizione con un calendario ricco di appuntamenti, eventi e inaugurazioni che non interessa solo il padiglione 3 di Fieramilanocity, ma che coinvolge l’intera città. E per non farsi sfuggire nessun avvenimento dell’Art Week milanese, ecco la lista delle 7 esposizioni d’obbligo in giro per la città secondo l’esclusiva selezione di Elle Decor.

Le 7 tappe imperdibili dell’ART WEEK a MILANO

#1 YOU di Maurizio Cattelan alla Galleria Massimo De Carlo

credits: IG @francescoobi – YOU

Negli ultimi giorni ha già fatto il giro del web scatenando diverso scalpore, è You di Maurizio Cattelan. Non è la prima volta che l’artista stupisce con opere controverse, ma per questa occasione ci mette persino la faccia e ritrae se stesso impiccato nella sala da bagno dell’elegante sede di Casa Corbellini-Wassermann. Con YOU, che cade a 23 anni di distanza dall’ultima esposizione negli spazi di Massimo De Carlo, Cattelan, nelle sembianze di un fantocio, “indaga gli istinti umani fondamentali: l’amore, l’amicizia, il potere, la perdita e la sconfitta”.

L’installazione “è un’allucinazione, un’immagine simultanea di controllo e fallimento. Un generoso gesto di benvenuto o un triste e inevitabile addio, (…) un’ammissione di resa, o forse un’affermazione di gentilezza”. Visibile fino al 25 giugno 2022, “questo nuovo lavoro attesta la morte dei grandi poteri infondendo nuove energie nella forza dell’individuo“. Un’opera imperdibile visitabile alla galleria massimo De Carlo, Viale Lombardia 17, Milano

#2 FOREVER by Patrick Tuttofuoco alla Casa degli Artisti

credits: IG @thatscontemporary – FOREVER

Ci si sposta a Brera dove per l’occasione Casa degli Artisti e THAT’S CONTEMPORARY presentano Forever by Patrick Tuttofuoco. Questo progetto nasce dal dialogo con Umberto Sebastiano, con la direzione artistica di Martina Grendene, Giulia Restifo e Jessica Tanghetti. Forever nasce della ricerca di un nuovo medium per la propria espressione artistica, che Tuttofuoco sembra trovare nei Non-Fungible-Token. È il primo progetto NTF dell’artista che lo vede riflettere “su una dimensione spazio temporale nuova, in cui il corpo dell’opera, e la stessa fruizione, divengono smaterializzate mantenendo però un carattere di unicità, innato nei Non-Fungible-Token” come spiegato in una nota inviata alla stampa.

L’interesse per il tema dell’esperienza del tempo è caro a Tuttofuoco che, con la sua nuova rappresentazione, prova a tendere all’infinito. “L’idea è di andare oltre i confini materiali creando un nuovo campo d’azione che produce e al tempo stesso trascende l’esistenza dell’opera.” Una mostra del tutto innovativa visibile solo fino a domenica 3 Aprile alla Casa degli Artisti in Corso Garibaldi 89A / Via Tommaso da Cazzaniga.

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#3 USELESS BODIES? Di Elmgreen & Dragset a Fondazione Prada

credits: IG @fondazioneprada – Useless Body?

Per un totale di oltre 3.000 metri quadrati Fondazione Prada si trasforma ospitando una delle indagini tematiche più estese mai realizzate. Per l’Art Week 4 spazi espositivi e il cortile espongono la rassegna “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset. Già dal titolo si può evincere il tema della mostra incentrata ad esplorare la condizione del corpo nell’era post-industriale. Un’epoca, la nostra, in cui la presenza fisica sembra aver perso la sua centralità tanto da risultare ormai superflua.

Oltre ad indagare l’impatto che questo mutamento ha su ogni aspetto della nostra vita, gli artisti affrontano anche le modalità con cui gli individui si adattano fisicamente a un mondo sempre più dominato da un immaginario bidimensionale, in particolare in riferimento all’attuale pandemia. “In un’epoca in cui la mercificazione dei dati personali da parte delle aziende tecnologiche è di dominio pubblico – seppur inutilmente – e l’influenza di queste organizzazioni su ogni aspetto della nostra vita è sempre più dilagante, ci fa un po’ paura pensare al ruolo futuro dei nostri corpi”, dichiara il duo di artisti di Berlino. Una riflessione artistica che la Fondazione ospiterà fino al al 22 agosto 2022 in via Largo Isarco 2.

#4 NESTS IN MILAN di Tadashi Kawamata

credits: IG @tadashi.kawamata

Il mistero dei nidi giganti ha avvolto Milano dal primo giorno, ma ormai l’installazione diffusa di Tadashi Kawamata, è conosciuta da tutti. Infatti, questi famosi nidi di legno fanno parte di Nests in Milan, la mostra organizzata dalla galleria Building a cura di Antonella Soldaini. La rassegna prevede quattro interventi organizzati sia negli spazi interni e sulla facciata di Building, che in quelli esterni di altri edifici vicini (Grand Hotel et de Milan, Centro Congressi Fondazione Cariplo e Cortile della Magnolia, Palazzo di Brera).

L’artista crea con assi di legno letteralmente dei nidi che inglobano varie porzioni del tessuto urbano. Ma queste installazioni articolate sono solo uno stimolo per una riflessione più grande riguardo la necessità universale di costruire, sia nel mondo animale che in quello umano, un luogo in cui trovare riparo, un nido. Ma Nessun timore, per chi ancora non li ha visti, i nidi occuperanno il centro fino al 23 luglio 2022.

Leggi anche: I NIDI GIGANTI sui palazzi di MILANO: cosa sono e dove ammirarli?

#5 40 BALLS di Richard Serra a Cardi Gallery

credits: IG @es_pr_communication – 40 Balls

Ampiamente conosciuto per modellare il metallo a suo piacimento, Richard Serra arriva a Milano curando in prima persona la sua esposizione alla Cardi Gallery. Dal titolo 40 Balls, l’artista americano presenta per la prima volta 40 nuovi disegni realizzati appositamente per l’occasione.

Nel corso della sua lunga carriera Serra, oltre alle sue iconiche sculture site-specific, ha approfondito con costanza anche la pratica del disegno indagando il reale attraverso la costruzione del segno grafico. Questa ricerca si ritrova anche in questi nuovi pezzi unici creati con la pratica più amata dall’artista e utilizzata dal 1971. La mano si lascia guidare dall’intuizione e utilizzando uno stick di vernice nera (pittura ad olio compressa, cera e pigmento) crea opere immediate con identità propria e un’energia singolare che sfidano qualsiasi associazione metaforica o emotiva. L’installazione si trova in Corso di Porta Nuova 38 e sarà presente fino al 5 agosto 2022

#6 MEUBLE PLUS di Yona Friedman alla Triennale Milano

credits: triennalemilano – mueble plu

Ovviamente anche Triennale Milano è protagonista dell’Art Week e tra le stanze all’aperto nel Giardino De Carlo va in scena Meuble Plus. Questa installazione dell’architetto franco-ungherese Yona Friedman entra a far parte della collezione permanente dell’istituzione ed è un esempio significativo dell’opera visionaria dell’artista. Il progetto, a cura di Maurizio Bortolotti, è stato reso possibile da Emilio Genovesi e Rodrigo Rodriquez che, con la realizzazione di questa opera in occasione dell’edizione 2018 della Design Week, ne avevano già previsto la collocazione in Triennale per renderla disponibile alla città di Milano.

Da sempre sensibile alle esigenze della comunità e smosso dalla volontà di miglioramento e soddisfacimento della collettività, l’architetto Friedman si concentra sul preesistente per creare ciò che lui definisce “utopie realizzabili”. In questo progetto l’idea dell’autore è di creare una soluzione di riparo per rifugiati costituita da tre moduli abitativi e realizzata con materiali riciclati.

#7 SUNSHINE STATE di Steve Mcqueen al Pirelli Hangar Bicocca

credits: IG @pirelli_hangarbicocca – Sunshine State

E per concludere in bellezza, la mostra che tutti stavano aspettando : Sunshine State dedicata a Steve McQueen. Presentata da Pirelli HangarBicocca fino al 31 luglio, questa rassegna espositiva a cura di Vincente Todolì è un’immersione nell’universo del regista e fotografo di fama mondiale organizzata in collaborazione con la galleria britannica Tate Modern. Varcando le porte della Fondazione si entra nel mondo visivo dell’artista che da sempre persegue l’obiettivo di comprendere e penetrare il reale e il senso più profondo dell’esistenza.

La mostra, composta da sei opere filmiche, affronta una moltitudine di temi cari all’artista, come il razzismo, la violenza, la costruzione dell’identità e della sessualità e lo stretto legame tra corporalità e soggettività, tra realtà e la sua raffigurazione. Mescolando il linguaggio delle arti visive e del cinema, con scelte stilistiche sempre diverse, l’artista parte dall’esperienza e dall’oppressione delle comunità nere per aprire una riflessione più ampia sull’essere umano e sull’identità.

Continua la Lettura con: Le 10 OPERE d’arte IMPERDIBILI a MILANO

SARA FERRI

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Sara Ferri
Laureanda in scienze psicosociali della comunicazione all’università Milano-Bicocca. Nutro da sempre un forte interesse per la psicologia, la filosofia e tutto ciò che riguarda la società. Sento il bisogno costante di comunicare, di scoprire nuove realtà e sono alla continua ricerca della bellezza collaterale. Per questo cerco di sperimentare ogni forma di espressione artistica, suono il basso in una band e amo viaggiare. Credo nella continua evoluzione e nel cambiamento e spero un giorno di poter contribuire a migliorare la vita delle persone anche attraverso la scrittura.