Le 5 MERAVIGLIE di BRERA visibili PASSEGGIANDO

Le cinque perle architettoniche più affascinanti del quartiere del cuore di Milano

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Palazzo Cagnola - TripAdvisor

In un soleggiato lunedì di novembre ho vestito i panni di un’appassionata turista e mi sono addentrata in quel quartiere dove l’arte, la cultura e l’architettura si fondono in un connubio di bellezza senza tempo: Brera.

Avvolta tra palazzi storici e ville eleganti mi sono chiesta: quali possono essere considerate le cinque perle architettoniche più affascinanti di Brera? Questa la mia personale classifica.

Le 5 MERAVIGLIE di BRERA visibili PASSEGGIANDO

#5 Il quartier generale di Radetzky

Palazzo Cagnola – TripAdvisor

Celebre per essere stato sede della cancelleria asburgica durante i moti del 1848 e quartier generale di Radetzky, Palazzo Cagnola in via Cusani 5 presenta una struttura non rara nel panorama neoclassico milanese. Costruito nel 1824 dall’architetto Pietro Pestagalli come residenza signorile per la famiglia Cagnola, l’edificio incanta e invita a osservare il bel cortile con portici, al di là del quale si intravede un secondo cortile dove sembra ci fosse un passaggio segreto che permise a Radetzky di scappare per poi arroccarsi nel Castello Sforzesco durante le Cinque giornate di Milano. Il primo cortile, quello con i portici, è preceduto da una pregevole cancellata che riporta l’emblema della famiglia Cagnola. La facciata accoglie due portoni d’ingresso, sopra ognuno dei quali c’è una balconata, ed è arricchita da eleganti lesene scanalate che danno un senso di maggiore verticalità.

L’edificio è di proprietà privata e, salvo occasioni particolari, non può essere visitato all’interno.

#4 Tra i più antichi del Borgonuovo

Palazzo Landriani – Milano da Vedere

Più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, Palazzo Landriani in Via Borgonuovo 25 a un primo sguardo potrebbe sembrare tra i meno appariscenti, eppure osservandolo con più attenzione ho potuto ammirare le diffuse tracce degli oltre cinque secoli di storia che ha attraversato. Acquistato dai nobili Landriani all’inizio del Cinquecento, nello stesso secolo è stato ricostruito su progetto di Cesare Cesariano a seguito di un incendio, per poi essere rimaneggiato nel secolo successivo. Ciò che rende il fronte particolare è proprio la presenza di due stili architettonici appartenenti a due diversi secoli: sulla sinistra conserva la parte cinquecentesca e sul resto della facciata quella seicentesca.

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Oggi il palazzo ospita l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, realtà culturale radicata da più di 200 anni nella città di Milano e fondata nel 1797 da Napoleone Bonaparte, desideroso di raccogliere le scoperte e di perfezionare le arti e le scienze, su modello dell’Institut de France.

#3 L’edificio a due facce

Uffici e Disco – TripAdvisor

Il complesso della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde si articola in due blocchi stilisticamente diversi tra loro risalenti a epoche differenti. La sede storica, costruita nel 1870, si trova dal lato di via Monte di Pietà ed è stata ribattezzata dai milanesi “Ca’ de sass” (letteralmente “casa di pietra”) per il suo caratteristico rivestimento in pietra. A realizzarla l’architetto Giuseppe Balzaretto, noto per essere stato anche l’artefice dei Giardini Pubblici di Porta Venezia, ispirandosi allo stile rinascimentale fiorentino, di cui riprende la mole massiccia, il bugnato ben marcato e le finestre a bifora. Svoltando l’angolo verso via Verdi si scorge l’ala più recente e monumentale del complesso composta da un grande portico e costruita durante il Ventennio fascista di cui ricalca i canoni. Sulla facciata, tra le colonne, si scorgono i decori che riportano gli stemmi delle province e dei maggiori centri lombardi.

Nell’insieme un edificio enorme che suscita in me diverse emozioni a seconda della facciata che si osserva e che mantiene sempre un aspetto severo e solido.

#2 I Cusani ieri, la NATO oggi

Credits: eguideescperience.it – Esterno Palazzo Cusani

Tra le poche espressioni del barocco milanese, Palazzo Cusani, costruito nel Seicento per la famiglia Cusani, invita l’occhio a scoprirne i particolari e il sontuoso apparato decorativo. Le forme “esuberanti” della facciata esterna a tre piani indicano l’influenza romana dell’architetto Giovanni Ruggeri: lo stile, infatti, ricorda il tardo-barocco romano, dalle finestre ai balconi rigonfi. Curiosa la presenza dei due portali identici, che si dice siano stati voluti dai due fratelli della famiglia vista la reciproca volontà di non incontrarsi neppure all’ingresso del palazzo. Anche la facciata posteriore dell’edificio possiede una particolarità, in quanto conserva incastonate tre palle di cannone scagliate dalle artiglierie di Radetzky durante le Cinque giornate di Milano.

Vista l’onerosità del mantenimento del palazzo, sotto il Regno d’Italia, gli eredi della famiglia Cusani lo hanno venduto al Ministero della Guerra. Oggi l’edificio è  sede di rappresentanza della NATO.

#1 Dal ‘600 a Giorgio Armani

Palazzo Orsini – TripAdvisor

Il primo posto della classifica è occupato da Palazzo Orsini, in via Borgonuovo 11, una tra le più prestigiose dimore nobiliari di origine seicentesca. Dopo la famiglia Orsini, ne sono diventati proprietari i principi Pio (di origine spagnola), ai quali si deve la sistemazione attuale della facciata, che risale a metà dell’Ottocento e fu progettata da Luigi Clerichetti. La facciata ha uno stile neoclassico ed contrassegnata da eleganti e raffinate finestre con cornici, lunette, timpani e architravi. Il palazzo guadagna il suo primo posto anche per i suoi meravigliosi interni prodotti da Luigi Canonica. Ho avuto l’occasione di visitarli durante il Fuorisalone 2023 attraversando l’elegante cortile porticato, salendo il grandioso scalone e godendo della visita delle varie sale riccamente decorate da affreschi.

Il palazzo è sede storica della Giorgio Armani SpA e ha aperto le sue porte al pubblico solo quest’anno.

Continua la lettura con: I 10 PALAZZI più BELLI di Milano

FRANCESCA MONTERISI

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Francesca Monterisi
Classe 1996, milanese d’adozione. Mi piace ascoltare e osservare, prima ancora che parlare. Scrivo e realizzo video cercando di dar voce a storie vere e racconti creativi.